21 giugno 17, 21:37 | #41 (permalink) Top |
User Data registr.: 30-04-2012 Residenza: Buscate, campo del GAB Busto
Messaggi: 217
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Ciao, La discussione sul fatto che l'F3A sia o meno la Categoria Regina dell'aeromodellismo mi sembra sterile. Comunque, rimane il fatto che così è stata definita unanimemente per molti anni e per diversi buoni motivi. Anche nel mondo degli aeroplani veri la pratica dell'acrobazia è considerata come il modo più efficace per acquisire un superiore controllo dell'aeromobile e per consolidare le competenze di pilotaggio. Anche nel nostro mondo credo che questo sia vero. Acquisire la capacità di realizzare decentemente un programma acrobatico, secondo le regole F3A o IMAC, sicuramente migliora la qualità e la sicurezza del pilota. Il fatto che l'F3A in Italia, per i motivi che conosciamo, si sia progressivamente svuotata, non è una bella cosa e non depone a favore dell'aeromodellismo Italiano. Punto. Il fatto che molti Piloti si siano appassionati all'IMAC è una buona cosa. Il fatto che alcuni abbiano ancora la possibilità di volare F3A attraverso il Cisalpino è una buona cosa. Il passato non esiste, è solo memoria per chi ama raccontarla. Esiste solo il presente, mentre il futuro è un sogno di chi lo vuole realizzare, Manrico |
22 giugno 17, 00:14 | #42 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
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Rimane comunque la speranza che i nostri tre rappresentanti in AECI , appena eletti, facciano le giuste considerazioni e si attivino con iniziative che possano vedere in futuro la ripresa della F3A sia in campo internazionale che specialmente nazionale. Mi auguro che i pochi praticanti rimasti partecipino attivamente alle gare internazionali per non perdere totalmente l'esperienza che hanno acquisita. Paolo Dapporto | |
22 giugno 17, 01:02 | #43 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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avere un " grande passato " . Noi Italiani lo abbiamo, l'abbiamo avuto e potremo averlo di nuovamente. Spero sempre che tutti i vari "galli" dei nostri pollai si mettano d'accordo o si facciano da parte lasciando spazio a chi vuole ben operare.............. Speriamo ! Piero Muzio - FAI 241 | |
22 giugno 17, 20:29 | #44 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-07-2013 Residenza: Campo Volo di Palosco, Bergamo
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23 giugno 17, 16:51 | #45 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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Citazione:
Altrettanto interessante analizzare quantità/qualità dei risultati relativamente ottenuti. Ognuno trae poi le sue personali valutazioni al proposito. Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) | ||
24 giugno 17, 14:31 | #46 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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Trovo gente , piloti di moto in tuta di pelle e MV da molte migliaia di Euro fra le gambe, che non sanno nulla della Meccanica Verghera MV, poi MV Agusta, di Domenico Agusta.... e attribuiscono tutti i meriti ai F.lli Castiglioni......che certamente ne hanno ! però....... Appassionati ed anche neo ingegneri che nulla sanno dell' unico Savoia Marchetti in alluminio, anzichè tutto legno, costruito a Pontedera alla Rinaldo Piaggio, dal giovanissimo ing. Gabrielli , la G di tutti i Fiat Avio poi fino al G.81................... Potrei continuare all'infinito.............Esempi tangibili di vivere solo il presente ! Grazie Andrea e saluti. Piero Muzio - FAI 241 | |
25 giugno 17, 11:27 | #48 (permalink) Top |
User Data registr.: 30-04-2012 Residenza: Buscate, campo del GAB Busto
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Scusate, non intendevo certo scatenare un dibattito filosofico sui concetti di passato, presente e futuro. Ha certamente ragione Piero quando sostiene che gran parte della nostra conoscenza e competenza proviene dall'accumulo delle esperienze passate e dalla loro memoria; tuttavia, il passato come realtà non esiste più. Da nessuna parte. Per conseguenza, non si può certamente pensare di ricostruire l'F3A continuando a discutere sui motivi che hanno portato alla sua rovina in Italia e su chi ne è responsabile. Certo, è anche utile analizzare le dinamiche passate per fare in modo che non si ripetano, ma per ricostruire l'F3A sarà necessario lavorare oggi, nel presente, insieme a qualcuno che ci crede e che ci tiene per il futuro. Ricordare che il passato non esiste più come realtà serve a costruire il futuro con un rinnovato entusiasmo, senza farsi prendere dalla nostalgia per quello che non c'è più, dall'astio verso chi pensiamo non abbia agito bene e dall'amarezza che viene al pensiero che bisogna faticare per costruire qualche cosa che esisteva già. Per costruire efficacemente ci vuole la mente serena e lucida, l'amicizia dei compagni che condividono una nuova avventura e un'energia positiva applicata al presente. Manrico |
26 agosto 19, 22:57 | #49 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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| Già... ma la F3A che fine ha fatto?
Ho trovato in quinta pagina questa discussione che ci aveva appassionato e che si era interrotta nel 2017. Abbiamo visto il 2018 ed oggi il 2019 con un Campionato del Mondo F3A organizzato ed eseguito a Calcinatello in maniera egregia con il record assoluto di partecipanti e di nazioni presenti. E' stata una settimana di lavoro e di gare che sarà ricordata per tanti anni. Si è dimostrato ancora una volta che noi italiani, quando non ci rompono i maroni con veti e clientelismi di vario genere, riusciamo a fare cose egregie. Varrebbe la pena di raccontare, ognuno per quanto sa, cosa è successo in questo oscuro periodo e , se possibile, non lasciare in silenzio i fatti e gli accadimenti che hanno portato alla situazione attuale. Le ferie sono finite ed unizia un periodo di riflessione.............. Il silenzio e l'ombra favoriscono i soliti. Accendiamo le luci.!! Franco SALA
__________________ "Scorrono gli anni, volano i mesi ed i giorni. Ti svegli una mattina e pare che sia finito un'altro anno. Ma è soltanto un nuovo giorno...." (MarkChagall) |
27 agosto 19, 13:44 | #50 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-05-2014 Residenza: Lodi
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È certamente singolare che, proprio chi nel lontano 2010, ha dato il via con sistemi ignobili e creazione del flagello Pelloni alla disgregazione totale della F3a italiana, abbia ora organizzato, a quanto pare egregiamente, il campionato del mondo. Probabilmente l’Adolfo nazionale sa bene che ha molto da scontare per la condizione della categoria in Italia e, per chi è credente, la redenzione esiste. Bisognerà lavorare tanto sui giovani, pochi ma ricchi di talento e volontà. Certamente non si potrà spremere piloti come Vavala o Florian per il buon gusto del presidente ACAME e porli in una situazione di disagio in una competizione di tale calibro. A mio avviso è meglio presentarsi in campo internazionale anche con un solo junior, senza cadere nell’errore di portare piloti anche volenterosi, ma che non hanno mai retto tali competizioni. L’immagine in campo internazionale sicuramente ne guadagna, dando certezza di una ricostruzione che, anche se lenta, è iniziata. Saluti Carlo Bianconi |
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