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| User Data registr.: 30-07-2006 Residenza: Legnago
Messaggi: 152
| Introduction F5J by GRUNER CNC-Service
Salve Babbo Natale è arrivato con un tempismo a dir poco alla "tedesca", fatto ordine sabato e dopo solo 4 gg lavorativi, lo vedo recapitato oggi, con mio sommo gaudio. ![]() Ho deciso di installare una motorizzazione forse un pò eccessiva, è un SK3 2836 da 1100 Kv, cio comporterà un peso maggiore di circa 10 gr in punta, poco male . Speremo . . Che elica consigliate ??Avete consigli da elargire sulla costruzione ???, poichè nn voglio attardarmi con l'inizio cantiere, bensì iniziare subito. Come servocomandi, dato che ne ho disponibili pensavo di montare HS 81 MG per i Flap e HS 85 BB per profondità e direzionale. Dite che possono andar bene?? Grazie. Angelo
__________________ Là dove osano le quaglie |
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| User Data registr.: 02-01-2004 Residenza: Vicino a Saronno
Messaggi: 6.998
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L'INTRODUCTION F5J ha 4 servi. Con un BEC da 2 o 3A vai tranquillo...con uno da 4 A ancora meglio. Io uso un BEC da 2A su Introduction F5J e un BEC da 4A su Inside F5J che ha 8 servi. Su questi modelli avere una batteria dedicata è veramente uno spreco. |
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| User Data registr.: 13-06-2009 Residenza: In Volo
Messaggi: 1.517
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Finalmente una degna risposta, grazie Claudio. Mi sono messo a fare 4 conti calcolando il B.L. ma poi alla fine il numero ottenuto nella realtà non sapevo come utilizzarlo. Proverò sicuramente sul Inside la tua procedura.
__________________ W la Valchiavenna |
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| Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
| Virata, comandi e varie per l'ottimizzo di un 2 assi con flap Citazione:
Mentre con carichi alari più alti e velocità maggiori la ricerca della virata ben coordinata era predominante, ora invece si cerca prevalentemente di "stare dentro", anche "a calci e pugni" e con il modello scomposto.... perchè, nonostante tutto, conviene.Il carico alare basso unito alle ali di ultima generazione più o meno flappate/flappabili rendono il modello molto più tollerante allo stallo e ad accettare assetti improbabili ![]() Questo cambia un po' le regole del gioco perchè in certe situazioni, pur di stare dentro, quindi essere nella zona di flusso verticale favorevole, sia fa un po' di tutto smanettando e, di fatto, non si vola mai coordinati. Diverso resta invece il comportamento da seguire in zone di ascendenza debole ma un po' diffusa dove il must è essere efficienti e sprecare il meno possibile. Anche qui, però, un modello che tende a segnalare bene e a cambiare direzione facilmente aiuta a cercare il punto migliore o a stare nella zona "buona" anche se piccola. Qui il 2 assi che vira bene e "facilmente" può aiutare non poco il pilota medio. Allo stesso tempo, con l'Introduction credo valga la pena di esplorare la possibilità del mix cabra+flap come anche sui modelli 3 assi. Per quelle che sono le mie esperienze degli ultimi 2 anni, posso dire che il mix cabra-flap, una volta messo ben a punto, spesso aiuta in maniera tangibile anche sui nostri Autonomy F5J Tante volte si cerca di chiudere il giro e si arriva magari in prestallo o a un inizio di scampanata. Alcune ali sono più tolleranti e altre meno e molti modelli in quella situazione perdono qualche metro per riprendere a volare ogni volta che accade. Però se ciò avviene in una termica debole e un po' rotta.... può fare la differenza tra salire o scendere .Spesso l'uso del flap unito al cabra permette, in caso di lieve scampanata, di far riprendere prima l'assetto di volo perchè la flappatura riattacca precocemente i "filetti fluidi perduti" e quindi minimizza la perdita di quota. Quindi, in caso di accenno di scampanata, un rilasco del comando e successiva istantanea pompata sul cabra mixato ai flap, la arresta in maniera da renderla quasi invisibile. Può essere strano pensare di recuperare uno stallo con una pompata a cabrare, ma con una buona messa a punto su modelli a basso carico alare con flap ... spesso funziona ![]() Quindi, al di là del mero guadagno in tasso di caduta ad ala flappata che è pressochè nullo, il vantaggio del flap-cabra è una migliore gestione degli assetti limite e una riduzione del danno in caso di stallo. Visto che il flap c'è e di solito fa solo da airbrake, sull'Introduction provare a usarlo mixato con il cabra non costa nulla se non una programmazione della radio. Per velocizzare il set up, può essere utile mettere questo mix su un interruttore a 3 posizioni (o in fasi di volo diverse) dove in una è disinserito e nelle altre due è mixato al cabra con percentuali diverse. In questo modo faremo la messa a punto base in condizione no mix e poi potremo provare l'inserimento del mix cabra-flap in % diverse e avere, nel corso dello stesso volo/termica, un feedback continuo della sua efficacia nelle varie configurazioni. Sono comunque messe a punto non banali, ma divertenti che danno un po' di pepe agli allenamenti in questo periodo senza gare e scarso di attività termica.
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
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| | #7 (permalink) Top |
| User Data registr.: 02-01-2004 Residenza: Vicino a Saronno
Messaggi: 6.998
| Collaudo
In una bella giornata di sole oggi, insieme a Raffaele (Hotpower), abbiamo collaudato il "nuovo" INTRODUCTION F5J. Inizialmente c'era una leggera brezza e abbiamo utilizzato una batteria da 800mAh mentre più avanti nel pomeriggio la brezza è cessata e in aria calma abbiamo utilizzato una batteria da 500mAh, più leggera di 20gr, portando il baricentro da 95mm dal BE (41%) a 105mm (46%). Occorre prenderci un pò la mano ad un setup così arretrato e forse occorrerà diminuire ulteriormente il DL, ma già così sono molto soddisfatto. Il modello segna abbastanza bene le deboli termiche (che sorprendentemente ci hanno accompagnato nel nostro collaudo) ma devo imparare a mantenerlo in aria buona senza smanettare troppo sui comandi. Avevo già provveduto ad impostare lo snap-flap (del quale Claudio ha ben descritto l'utilizzo nei suoi ottimi post) ma intendo iniziare ad utilizzarlo quando il modello sarà settato un po' meglio. Una modifica che invece ho fatto subito è quella di invertire il senso dei flap per frenare in atterraggio. Il kit prevede che i flap scendano a quasi 90° e così facendo sono sì efficaci ma, se non si alzano prima di toccare terra, grattano pericolosamente l'erba ed eventuali piccole asperità del terreno (il flap a 90° scende fino a quasi un cm da terra) e dovendo togliere i freni nella fase finale dell'atterraggio si rischia di non fermare il modello vicino al centro. Ho quindi impostato i flap per poter scendere di alcuni mm per mantenere la possibilità di flappare un pochino l'ala e per utilizzare lo snap-flap mentre per la funzione freno si alzano fino a circa 80 gradi. Oggi ho provato questo setup e il modello presenta un comportamento in atterraggio molto simile a quello del mio vecchio INSIDE dove il freno è ottenuto alzando entrambi gli alettoni e che trovo ottimo. ![]() Foto e video di Hotpower |
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| Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
| Citazione:
Credo sia più importante avere un modello facile e ben pilotabile rispetto a guadagni di peso del genere. Citazione:
, immagino che anche il flap così vada bene. In Autonomy F5J, non dovendo fare centro al metro/secondo e non volendo piantare di muso il modello, in effetti non dover togliere all’ultimo il flap è un vantaggio non trascurabile. Anche nei miei modelli con il flap non lo uso come freno per la parte finale di atterraggio proprio per quel motivo: a mezzo freno ho flap a 80 gradi abbassato e alettoni abbassati al max per rallentare in caso di bisogno e a full brake nella fase finale il flap rientra completamente e gli alettoni si alzano a 70 gradi in modo da tenerli alzati fino all’arresto del modello al suolo. Visto che la soluzione potrebbe essere utile per i “neofiti”, ne approfitto per domandarti se, come immagino, hai spostato la cerniera del flap dal ventre al dorso e quali modifiche hai dovuto fare alle parti del kit. Ci puoi mostrare qualche immagine a riguardo? Invece, per quanto riguarda la manovrabilità in volo, ne risente in maniera “visibile” sul cabra e picchia e sul controllo della direzione o è pressoché trascurabile il cambiamento a flap tutto alzato?
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | ||
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| | #9 (permalink) Top |
| User Data registr.: 02-01-2004 Residenza: Vicino a Saronno
Messaggi: 6.998
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Oggi ho fatto altri voletti e ho visto che con le batterie da 70gr il modello è sicuramente più tranquillo e ben pilotabile...il risparmio dei 20gr era solo per partecipare alla gara di chi ce l'ha più leggero!!! Per provare ho fatto molti atterraggi e il flap centrale verso l'alto (oggi ridotto a circa 70 gradi) funziona benissimo. L'effetto sul volo alla prima prova sembra devastante ma è sufficiente compensare generosamente con l'elevatore su cabra e il modello viene giù come un ascensore. Nessun effetto sulla direzione del modello che rimane sempre ben pilotabile. Nel brevissimo video (oggi Raffaele non c'era e ho dovuto fare da solo...e si vede! ) si vede bene che per centrare l'obiettivo (l'area marrone sul prato) negli ultimi secondi ho dovuto cambiare direzione un paio di volte e il modello ha risposto tranquillamente come se fosse senza freno. Per evitare il sole l'atterraggio era perpendicolare alla fine pista e pure con un pò di vento in coda. ![]() Naturalmente per invertire il senso del flap la cerniera è stata spostata sul dorso ed è stato necessario piegare un pochino il comando. ............. Ultima modifica di TermicOne : 31 gennaio 21 alle ore 17:26 |
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| | #10 (permalink) Top | |
| User Data registr.: 07-09-2010 Residenza: Rovereto (Trento)
Messaggi: 784
| Citazione:
Ho dovuto prima modificare il profilo della cerniere per consentire al flap di abbassarsi nella miscelazione snap-flap anche spostando la cerniera in nastro adesivo sull’estradosso della sezione alare, poi ho modificato squadretta e rinvio in modo da consentire una deflessione di 70/80 gradi verso l’alto, in posizione di atterraggio. Nella vecchia configurazione il flap (che sul mio bitrave è intero e azionato da un’unico servocomando) scendeva a 90 gradi con una miscelazione generosa a picchiare per mantenere il corretto assetto di discesa. Per la prova del nuovo sistema avevo prudenzialmente eliminato il mix con l’elevatore ed infatti il cambio di direzione richiede l’inversione della correzione, con una discreta escursione a cabrare. Dopo il necessario aggiustamento devo confermare che la nuova configurazione di atterraggio risulta meglio gestibile garantendo un ‘ottima controllabilità anche con il vento e la turbolenza presente questa mattina, ottimo suggerimento Luciano!
__________________ pave 52 | |
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