Voglio diventare bravo ( io vi massacro tutti)

[folletto]

Non fate caso all'inciso, era il mio mantra sulla linea di partenza delle gare in moto, (normalmente poi mi sdraiavo alla prima curva....)
e' invece vero l'intento, voglio diventare bravo nel volo acro con alianti e chiedo ai sacri mostri come fare.
Lo so già che devo volare e volare e poi volare ancora, ma penso che non sia sufficiente, ci deve essere un modo per accellerare l'apprendimento delle tecniche di volo.
Aggiungo solo che sono determinato, che mi piace "soffrire" per raggiungere l'obiettivo.

[Skizzo]

credo non ci sia miglior scuola che la pratica...peccato che non si possa volare tutto l'anno..
Allenarsi un un f3a non guasterebbe..anche se l'aliante si comporta in modo diverso, piu o meno le manovre acrobatiche sono simili.

[folletto]

Originalmente inviato da sandali

credo non ci sia miglior scuola che la pratica...peccato che non si possa volare tutto l'anno..
Allenarsi un un f3a non guasterebbe..anche se l'aliante si comporta in modo diverso, piu o meno le manovre acrobatiche sono simili.

E' in effetti la prima cosa che ho pensato anche io ......

[Cornia]

Originalmente inviato da folletto

Non fate caso all'inciso, era il mio mantra sulla linea di partenza delle gare in moto, (normalmente poi mi sdraiavo alla prima curva....)
e' invece vero l'intento, voglio diventare bravo nel volo acro con alianti e chiedo ai sacri mostri come fare.
Lo so già che devo volare e volare e poi volare ancora, ma penso che non sia sufficiente, ci deve essere un modo per accellerare l'apprendimento delle tecniche di volo.
Aggiungo solo che sono determinato, che mi piace "soffrire" per raggiungere l'obiettivo.

In primis è necessario avere il perfetto controllo manuale ( non con miscelazioni radio..) del direzionale abbinato agli alettoni, soprattutto nella fase di "coltello" dell'aliante, si tende di solito a sottovalutare proprio questa particolarità negli alianti, invece è importantissimo, l'uso del direzionale e l'uso del cabra come timone direzionale, per compiere ad es. cerchi a tonneaux, come saprai, in fase di coltello il dir. diventa il cabra e viceversa, da qui puoi sviluppare tutte le figure fattibili logicamente con un modello senza la trazione motrice.
La trazione motrice nel nostro caso è la velocità quindi l'inerzia che essa provoca, con più inerzia puoi effettuare figure acro a ripetizione, anche se, avendo avuto prova con il Bhyon, non è detto che con un buon acrobatico molto meno caricato, tu non possa fare tutte le figure che vuoi.
Altro aspetto è senza dubbio il profilo alare adottato, generalmente quelli più comuni sono : l' SD 60-60 oppure S- 60-61 quest'ultimo renderlo variabile con flap direi che è eccezzionale, ho poi saputo che stanno provando nuovi profili i quali dicono, che "rendono" molto bene....
LA figura base in acro è senza dubbio il looping, anche in questo caso può essere necessario il controllo direzionale nella fase verticale della figura, o nella fase di rovescio della stessa, chiaramente se vuoi fare il pignolo, possibilmente chiudere la figura, effettuando un cerchio perfetto ,alla stessa quota della partenza.
Per il tonneaux e tutte le conbinazioni derivanti, rimando il commento a quello detto sopra, indipendenza totale ISTINTIVA nei comandi alett/ direz/ e cabra....

Giulio.C

[folletto]

E vai! Due commenti e due commenti decisamente interessanti, che il BR stia diventando un forum serio?

a parte gli scherzi, grazie Giulio sono convinto anche io che la strada per raggiungere il mio obiettivo passi per il controllo del direzionale, e infatti e' già da un po' di tempo che ho intensificato il lavoro sulla mano sinistra E ho trovato giovamento nel volare con modellini in epp da 3D.

guarda, io ho appena tirato fuori un acro a motore elettrico e ci ho fatto due mezzi voli in una settimana. Ti dirò che:
-fare figure dritte con un modello che non conosci è possibile, dipende dal modello ma io ci devo fare la mano.
-per farci la mano devo volare molto, e sempre con quel modello
-dopo un pò se il tuo scopo è di fare acro pulita alla F3A, ti rompi le balle (io almeno me le rompo) essendo una questione di rifiniture dettagli e volare volare e volare.
-Vince chi sbaglia di meno. Come nel bowling. Sempre quel gesto. Dù maròn.

Volare in pendio è vita, è aria, sotto di te non c'è la pista ma altra aria. Puoi guardare il modello da sopra. L'acro che mi diverte non è far figure dritte: ci provo, oh se ci provo, perchè è bello anche quello. L'acro che fa la differenza e sollazza il mio spirito è quella in cui si gioca con il pendio, con le traiettorie, con la fantasia, con la sorpresa.
In questa è maestro Tarter. Che eccelle anche nel resto, le cose dritte i looping tondi e via dicendo.
Ma il looping di 200m fatto in fondo al pendio dove il modello sembra schiantarsi a terra invece sfrutta una piega del terreno per poi risalire a completare la figura, con un cerchio giottesco...beh, secondo me è la figa del domani.

[falco pellegrino]

Originalmente inviato da folletto

Non fate caso all'inciso, era il mio mantra sulla linea di partenza delle gare in moto, (normalmente poi mi sdraiavo alla prima curva....)
e' invece vero l'intento, voglio diventare bravo nel volo acro con alianti e chiedo ai sacri mostri come fare.
Lo so già che devo volare e volare e poi volare ancora, ma penso che non sia sufficiente, ci deve essere un modo per accellerare l'apprendimento delle tecniche di volo.
Aggiungo solo che sono determinato, che mi piace "soffrire" per raggiungere l'obiettivo.

ti ringrazio per quello che hai scritto, in quanto io mi identifico molto, per raggiungere un obiettivo , c'è tanta grinta e sofferenza ...ma la passione ti porta al traguardo, io parlo come principiante , ma piano piano vado avanti
, spero di raggiungere il mio obiettivo, sicuramente con un pò di tenacia ce la farò , ce la farai anche tu , come dicono i nostri 'veci' saggi , vale di più la pratica che la grammatica, non credo si possano accelerare i tempi, in quanto ognuno di noi ha i suoi 'tempi'. Credo che si possano carpire insegnamenti dai 'sacri mostri', ma sopratutto siamo noi stessi che con la nostra grinta e determinazione creiamo i nuovi mostri. Perchè non chiedere ai' mostri ' di oggi da chi hanno imparato? ciao Daniela

[Cornia]

Originalmente inviato da falco pellegrino

ti ringrazio per quello che hai scritto, in quanto io mi identifico molto, per raggiungere un obiettivo , c'è tanta grinta e sofferenza ...ma la passione ti porta al traguardo, io parlo come principiante , ma piano piano vado avanti
, spero di raggiungere il mio obiettivo, sicuramente con un pò di tenacia ce la farò , ce la farai anche tu , come dicono i nostri 'veci' saggi , vale di più la pratica che la grammatica, non credo si possano accelerare i tempi, in quanto ognuno di noi ha i suoi 'tempi'. Credo che si possano carpire insegnamenti dai 'sacri mostri', ma sopratutto siamo noi stessi che con la nostra grinta e determinazione creiamo i nuovi mostri. Perchè non chiedere ai' mostri ' di oggi da chi hanno imparato? ciao Daniela

Hai perfettamente ragione, in primis come per tutte le cose, se non c'è passione non si arriva a nulla, accelerare i tempi a volte può portare più danno che utile, personalmente penso che cmq una base ci debba essere soprattutto nell'istinto innato di ogni uno di noi nel pilotaggio di un aeromodello e, qualche consiglio utile da parte di chi si può chiamare veterano di certo non fa mai male.
Se io sono classificato fra i "mostri" (non sò..) posso dire che dopo qualche lezione pratica di pilotaggio datami da un carissimo amico di vecchia data ( Givannelli Patrizio) ho inziato a volare praticamente da solo con un aliante motorizzato in pinna di 4 mt : il CALIF a 14 dell'aviomodelli nel lontano 1988.
Devo ammettere che il modello ha subito diversi traumi, andato poi disintegrato inesorabilmente per un errore mio di pilotaggio.... ma alla fine, come dici tu, con tenacia e immensa passione direi di essere arrivato ben oltre a quello che mi ero preposto più di vent'anni fa.

Ciao
Giulio.C

[falco pellegrino]

Originalmente inviato da Cornia

Hai perfettamente ragione, in primis come per tutte le cose, se non c'è passione non si arriva a nulla, accelerare i tempi a volte può portare più danno che utile, personalmente penso che cmq una base ci debba essere soprattutto nell'istinto innato di ogni uno di noi nel pilotaggio di un aeromodello e, qualche consiglio utile da parte di chi si può chiamare veterano di certo non fa mai male.
Se io sono classificato fra i "mostri" (non sò..) posso dire che dopo qualche lezione pratica di pilotaggio datami da un carissimo amico di vecchia data ( Givannelli Patrizio) ho inziato a volare praticamente da solo con un aliante motorizzato in pinna di 4 mt : il CALIF a 14 dell'aviomodelli nel lontano 1988.
Devo ammettere che il modello ha subito diversi traumi, andato poi disintegrato inesorabilmente per un errore mio di pilotaggio.... ma alla fine, come dici tu, con tenacia e immensa passione direi di essere arrivato ben oltre a quello che mi ero preposto più di vent'anni fa.

Ciao
Giulio.C

Ciao, credo tu sia un'mostro' nel senso buono del termine, perchè tu sei unico nel tuo genere(ho visto il tuo sito), ognuno di noi è se stesso anche in quello che fa, e ammiro molto le persone , che con tenacia e perseveranza raggiungono il loro obiettivo,dietro ogni conquista c'è tanta 'grinta', io l'ho provata la fatica fisica con lo sport da me praticato , buoni allenatori con tanta esperienza, ma se il carburante non è tuo (la grinta) non vai da nessuna parte ,ti saluto e ti ringrazio , ho tanto da imparare , ciao Daniela

[giobalde]

Originalmente inviato da manubrio

guarda, io ho appena tirato fuori un acro a motore elettrico e ci ho fatto due mezzi voli in una settimana. Ti dirò che:
-fare figure dritte con un modello che non conosci è possibile, dipende dal modello ma io ci devo fare la mano.
-per farci la mano devo volare molto, e sempre con quel modello
-dopo un pò se il tuo scopo è di fare acro pulita alla F3A, ti rompi le balle (io almeno me le rompo) essendo una questione di rifiniture dettagli e volare volare e volare.
-Vince chi sbaglia di meno. Come nel bowling. Sempre quel gesto. Dù maròn.

Volare in pendio è vita, è aria, sotto di te non c'è la pista ma altra aria. Puoi guardare il modello da sopra. L'acro che mi diverte non è far figure dritte: ci provo, oh se ci provo, perchè è bello anche quello. L'acro che fa la differenza e sollazza il mio spirito è quella in cui si gioca con il pendio, con le traiettorie, con la fantasia, con la sorpresa.
In questa è maestro Tarter. Che eccelle anche nel resto, le cose dritte i looping tondi e via dicendo.
Ma il looping di 200m fatto in fondo al pendio dove il modello sembra schiantarsi a terra invece sfrutta una piega del terreno per poi risalire a completare la figura, con un cerchio giottesco...beh, secondo me è la figa del domani.

Concordo in pieno con Manubrio.
Il pendio deve diventare una pella morbida e setosa da accarezzare voluttuosamente..... basta che sembra un'altra cosa.
Comunque se vuoi fare una F3A in pendio applicati prova e riprova ed alla fine DU MAROUN.
Ciao giobalde


PS: mi dispiace non esserti di aiuto per la tecnica