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Vecchio 15 maggio 08, 12:24   #1 (permalink)  Top
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Classi barche a vela

Sono nuovo a questa disciplina, ma avendo seguito un pò il forum relativo al navimodellismo a vela, mi è venuto voglia di provare a costruire qualcosa (non sono nuovo al modellismo faccio aeromodellismo da tantissimi anni).
Vorrei conoscere le varie classi di barche e le loro specifiche per orientarmi un pò.
Grazie e un cordiale saluto a tutti, Alessandro
morane non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 maggio 08, 13:51   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di claudioD
 
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Morane,
fa sempre piacere vedere gli aeromodellisti interessarsi del navimodelismo.
Per avere una veduta veloce sul mondo dei modelli ti consiglio di guardare qui per incominciare :


Il sito della A.M.Y.A " American Model Yacht Association é molto attiva.
Naturalmente non ci sono tutti ma quasi. L' RG65 non c'é ancora come pure gli AC20.

Vedi Tu
ClaudioD
claudioD non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 maggio 08, 17:31   #3 (permalink)  Top
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ti ringrazio molto per la risposta, le foto sono molto interessanti, per il momento tanto per fare un pò di pratica costruttiva e di navigazione avevo pensato ad una scafo di 65 cm con carena a spigolo costruito in balsa o compensato resinato e fibrato con tessuto di vetro e armato con una sola vela tipo laser o addirittura con vela latina tipo alpa tris che io posseggo.
Che ne dici?
Saluti, alessandro
morane non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 maggio 08, 18:23   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di claudioD
 
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Morane,
il tuo pseudo mi ricorda la famosa cantante belga che ha una voce splendida, non sei per caso tu ?
A parte la premessa, se per caso vuoi fare uno scafo a spigolo, ti consiglio l'ottimo Palo de Agua che trovi sul sito :
MCCR Model-Club de la Cour Roland, modélisme avions bateaux trains voitures

Se poi vuoi mettere una sola vela io detengo il primato mondiale a livello modelli del "After Rig" che ho chiamato CDCAT. Richiede comunque molta esperienza per la fabbricazione. Mi é stato detto che una barca cosi' non si vede in giro perché vuol dire che non funziona e mi hanno preso per matto. Adesso ci sono degli yacht veri che usano questo armo e tutti lo trovano fantastico, anzi dicono che é più veloce d'un marconi.



Mentre la vela latina come una feluca che é bellissima o anche un bragozzo non sono tanto manovriere ed é difficile da fare funzionare bene.

Altrimenti come modello esistente come classe c'é il Laser molto diffuso in UK.

Ciao
ClaudioD
claudioD non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 maggio 08, 13:19   #5 (permalink)  Top
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Nel ringraziarti ancora per la pazienza vorrei capire bene come funziona il "Balestrone" : la randa è solidale con il balestrone e quindi immagino che ruoti tutto l'albero comandato dal verricello, non capisco il funzionamento del fiocco, si muove anchesso con il balestrone o è comandato indipendentemente?
Non sono la famosa cantante, Alessandro
morane non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 maggio 08, 14:54   #6 (permalink)  Top
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L'avatar di claudioD
 
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Morane
per risponderti ti ho fatto un disegnino


Il balestrone é composto essenzialmenete da un albero verticale e da un braccio orizzontale fissato all'albero stesso, come se fosse una croce .
Sul braccio anteriore verso prua, per intenderci, é attaccato un boma usato per il fiocco. Questo boma é fissato con un filo al braccio e ne permette la rotazione libera. Agli estremi del boma partono due cavi , uno si chiama strallo e l'altro se non sbaglio amantiglio che si regola in tensione, i quali raggiungono l'albero ad una altezza che di solito si trova a 80% dell'altezza totale. vedi disegno di destra. Il fiocco é inserito in questo triangolo. (vedi linee rosse sul disegnino di destra)
Il boma del fiocco puo' quindi ruotare a destra o a sinistra , ma la sua rotazione é limitata intorno ai 10° per mezzo di una scotta regolabile fissata sul boma stesso.
Per quanto riguarda la randa , essa é simile alle altre rande.
Un patarazzo parte dalla cima dell'albero per finire all'estremo del braccio randa. E regolabile con un tenditore.

Il tutto si inserisce in un tubo calato all'interno dello scafo ed é libero di ruotare ma trattenuto dalla sola scotta necessaria, fornita dal servo winch o servo a braccio.

Il vantaggio principale é quello di poterlo scambiare facilmente con un'altro balestrone avente una vela di superficie differente, basta sganciare la scotta.
Il suo rendimento é comunque inferiore ad un armo classico, ma se ben regolato, la differenza e veramente minima.

ClaudioD
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Vecchio 19 maggio 08, 17:11   #7 (permalink)  Top
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Morane
per completare quanto detto in precedenza, avrai notato che il braccio orizzontale ha le estremità volte verso l'alto.
La ragione é semplice, quando la barca va di poppa, spesso entra in oscillazione , vedi rollio.
il disegno si spiega da solo, questa soluzione serve per "evitare" di toccare l'acqua in navigazione. Nel caso illustrato é la soluzione che ho disegnato per il mio CD65.
Questa soluzione, che é un mio design già utilizzato in classe M, est relativamente allegerita e dovrebbe farmi risparmiare qualche grammo.
Spero che tenga.


claudioD
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Vecchio 20 maggio 08, 12:18   #8 (permalink)  Top
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Grazie alla tua gentilezza Claudio, incomincio a capire qualcosa quindi ne approfitto con altre domande:
Come si fissa la randa sull'albero, c'è forse una inferitura sull'albero stesso?
Si può usare un servocomando standard per comandare la scotta della vela, se si quanto si può allungare il braccio del servo?
Grazie di nuovo, Alessandro
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Vecchio 20 maggio 08, 12:38   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di claudioD
 
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Morane
dipende dal diametro dell'albero. Sui classe M dove il diametro nella parte bassa arriva a 14mm, si puo' costruire una trave (boma) in forma quasi di banana con della balsa e fibra di carbonio/epoxy con uno spessore di 6mm e la si fa passare attraverso una fessura aperta nel tubo. Lavoro difficile e delicato.
Da Bantock (UK) vendono il materiale specialmente sviluppatp per fare un balestrone, ma forse anche da TD.
Se non sei pratico non ti consiglio questa avventura. Il mio balestrone é ancora più difficile da fare ed io stesso non sono sicuro che terrà contro il vento.

Il servo comando é di solito un Winch, ma si puo' usare anche un servo a braccio, tutto dipende dai modelli e dalle lunghezze di scotta necessarie.
In principio si cerca di allontanare il più possibile dall'albero il punto di fissazione della scotta sul boma questo per ridurre la forza richiesta al servo, ma tenedo presente la lunghezza disponibile per un boma aperto a 90°
ClaudioD
claudioD non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 20 maggio 08, 12:41   #10 (permalink)  Top
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L'avatar di ciccio59
 
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Originalmente inviato da morane Visualizza messaggio
Grazie alla tua gentilezza Claudio, incomincio a capire qualcosa quindi ne approfitto con altre domande:
Come si fissa la randa sull'albero, c'è forse una inferitura sull'albero stesso?
Si può usare un servocomando standard per comandare la scotta della vela, se si quanto si può allungare il braccio del servo?
Grazie di nuovo, Alessandro
Ciao morane, anche io approfitto spesso della gentilezza e disponibilità di ClaudioD, allora cerco di risponderti io.....
ci sono alberi con l'inferitura, molto belli ma cari e difficili da trovare, più facile è usare un tubo di carbonio a cui si fisserà la randa, praticando dei forellini sulla ralinga in punti appositamente rinforzati, o con della scottina o con degli anelli di acciaio fatti allo scopo....
nell'immagine seguente puoi vedere una parte della ralinga randa di un Minihordak con un occhiello per il fissaggio sull'albero...


quanto ai servocomandi per le vele, esistono di 2 tipi, a braccio, con una escursione di circa 160-180°, o ad argano...
per farti un'idea, qualcosa la puoi vedere qui:
Hitec RCD : Servos
Hitec RCD : Servos

ben arrivato e buon vento....
P.S., come al solito Claudio è più veloce....
__________________
"La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi..." Albert Einstein
ciccio59 non è collegato   Rispondi citando
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