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10 ottobre 11, 15:10 | #171 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Se non hai una gran maneggevolezza sul timone, come mi pare tu abbia gia` scritto, invece che lavorare sull'ondina di solito conviene tenere una traiettoria meno "all'orza" e far camminare. Penso sia piu` utile allenarsi per capire quale sia l'angolo migliore su cui farla viaggiare in quella situazione unita ad una regolazione adeguata delle vele piuttosto che pensare a timoni di forme diverse e centri vari da muovere. In pratica l'onda rallenta la barca piu` del normale e un profilo piu` "potente e curvo" sul fiocco o su entrambe le vele e forse un po' di canale piu` aperto potrebbe dare un buon vantaggio unito ad una attenta conduzione per non far piantare la barca. In pratica si ottimizza il setting per un angolo appena piu` largo al vento. anche la mia IOM alel prime uscite fuori dai laghi noti e in acqua increspata mi faceva, poi capito il giochino le cose sono nettamente migliorate solo che occorre provare, provare e ancora provare perche` e` una regolazione + conduzione non sempre facile da improvvisare se non si ha avuto modo di testarla prima. Credo che andro` qualche volta ad avigliana dove spesso si trova acqua un po' mossa e poca aria e cerchero` di vedere come si comporta... solo che dovro` fare i test da solo "a occhio". Per voi credo che Bracciano possa essere un buon banco di prova oppure una zona di mare meno protetta di quella che usate di solito. In ogni caso il consiglio e` di non stravolgere la tua barca che a mio parere e` un'ottima base e di lavorare prevalentemente su vele e conduzione. Ciao
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10 ottobre 11, 16:32 | #172 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-07-2007 Residenza: Roma
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Il problema è che a Roma ho ottimizzato il bilanciamento ed è assolutamente perfetta. La a Ravenna ogni volta che la prua usciva dall'acqua dopo un onda, la barca poggiava leggermente. In buona sostanza la superficie antideriva offerta dalla prua viene meno, e la barca poggia. E a nulla serve cercare di ovviare dando meno potenza alla fiocco e più alla randa. Avrei dovuto usare un timone ancora più piccolo che ho, ma che mi avrebbe reso dificili le virate con così poco vento e così tanta onda, per cui non l'ho potuto usare. Il problema svaniva ogni volta che il vento saliva sopra ai 4-5 nodi, oppure rimaneva sopra ai 2 nodi con acqua piatta. Luca stesso ha potuto vedere quando la barca entrava in range sia in una bolina molto lunga come da sopravvento 5 metri dietro a lui alla fine l'ho passato e l'ho finita 2-3 metri davanti, oppure a sera abbiamo fatto 3 match race vinti tutti con 5-10 metri di vantaggio. La barca è molto veloce, purtroppo è stata sviluppata in condizioni diverse da quelle che si trovano la e non facilmente replicabili qua a Fiumicino. Dovremo fare prove a Bracciano sperando di trovare condizioni simili. Giocare fuori casa è sempre un problema, quando ci si confronta con barche e skipper superveloci!!!
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10 ottobre 11, 20:50 | #173 (permalink) Top |
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Come hai detto tu ..... Skipper veloci , ma barche lente visto che si beccavano dai 7 a 10 metri .... Mi toccherà farmi una barchetta nuova per l'anno prossimo anche se avevo giurato di non cambiarla finchè Lorenz. e la sua LUnarossa non mi battevano Va bè ci penso ancora un poco ho poco + di 200 giorni di tempo fiùùùùùùù
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11 ottobre 11, 00:54 | #174 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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1)Non solo randa più grassa ma fiocco grasso, perchè il "motore" per l'onda è il fiocco più che la randa. Usare un fiocco grasso serve a generare un profilo globale più curvo che ha un maggior Cm0 e che tira comunque più all'orza, l'importante è aprire a sufficienza il canale altrimenti l'angolo di svio del flusso del fiocco è deviato al punto di scaricare sulla randa e quindi al barca diventa poggera non tanto perchè il fiocco è più grasso, ma perchè la randa non lavora. Sulla AC10, dove questi fenomeni sono meno micrometrici, avevo fatto alcuni esperimenti con un fiocco supergrasso che, con la medesima randa, se ben regolato tirava all'orza come una bestia e teneva su la prua anche con onda cosicchè la barca faceva quasi 30 gradi di angolo al vento anche in condizioni orride... peccato che poi poggiando non accelerasse un tubo: nel match race avere un solo angolo ottimale non è così utile e alla fine non l'ho usato, ma l'esperiemnto è stato interessante 2)Albero leggermente agolettato, perchè con un grado di inclinazione a poppa sposti il cv molto più indietro (si muove di più di 10 mm) di quanto puoi avanzare il famoso centro laterale (inutile) diminuendo il timone... che nell'equilibrio generale serve solo a equilibrare uno squilibrio più che a bilanciare un equilibrio. L'equilibrio si fa prevalentemente sul centro di portanza della deriva e il timone deve influire poco, altrimenti la barca non è neutra: sotto una certa velocità la deriva continua a fare il suo lavoro e il timone no, quindi probabilmente sei centrato di vele un po' avanti per una situazione di poca aria oppure con l'uso e l'età la tua randa (e forse anche il fiocco) si è un po' sformata e lavora peggio rovinando l'equilibrio che avevi trovato. Queste 2 prove sono "gratis" e non richiedono nessun particolare lavoro per essere fatte e te le consiglierei di sicuro come le prime da fare Però qui stiamo completamente andando OT perchè sono tutti discorsi di setting e non di sviluppo barche, se vuoi ne parliamo altrove, nella topic di mirabilandia... o meglio faccio che già così mi farete il mazzo e forse non è il caso che vi aiuti a farmelo meglio e in ogni caso Luca potrebbe avere altre idee più precise delle mie Ciao
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11 ottobre 11, 01:35 | #175 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| seconda metà in arrivo
Questa sera solo un'ora libera prima del coprifuoco per poter fare un po' di casino per presagomare l'altra mezza barca... ma sono a buon punto Domani, se tutto va bene, lo completo alla forma "di base" finale e poi posso pre-assemblarla e vedere che impressione fa lo scafo completo.
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11 ottobre 11, 10:11 | #176 (permalink) Top |
User Data registr.: 02-03-2010 Residenza: roma
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Huè ClaudioV, ti sto tenendo d'occhio, ti controllo...e seguo Dico semplicemente che il fatto che ti sia tornata la voglia di finire il tuo progetto, ma soprattutto di navigare, li trovo estremamente stimolanti...ma la cosa più bella è che il gotha della vela rc Italiana sia ora tutta intorno alle 120, e in maniera costruttiva e molto interessante, ma soprattutto in tranquillità e con la voglia di portare contributi costruttivi. Complimenti e continuate così |
11 ottobre 11, 11:09 | #177 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 16-07-2007 Residenza: Roma
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Inoltre premiamo anche il modellista più bravo, e non solo il più veloce e questo penso sia una bella soddisfazione per chi alla competizione preferisce invece "l'arte modellistica" e costruire barche belle più che veloci. E' un piacere insomma esserci in questa classe!
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11 ottobre 11, 12:25 | #178 (permalink) Top |
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Considerando che sono sempre stato impegnato a spostare boe per posizionare al meglio il campo , considerando che Domenica mattina ho giocato + che regatare , considerando che sono quello che ha vinto + regate di flotta sebbene BMW e Areva sembrassero le barche + veloci .... male male non doveva andare la mia barca .... considerando che ero quasi sempre davanti e ho preso le stesse alghe degli altri ...tanto è vero che ho sempre perso regate nelle quali ero abbondantemente in testa e mai vinto regate mentre io ero dietro ...... Invece ribadisco che non andava bene per nulla solo sopra i 5 o 6 knt riuscivo a farla andare bene ...... se deve andare male che vada così anche l'anno prossimo e f.nc.lo le regolazioni
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12 ottobre 11, 00:55 | #179 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Bho, se dici che non andava ti credo, ma la barca di Mauro era la stessa dell'anno scorso, solo un po' più messa a punto, quindi non credo che la tua possa andare tanto meno. Per tornare in tema, anche se lavorando solo un'altra oretta stasera e poi passandone 2 a guardare i risultati per vedere dove modificare, ecco lo stato dei lavori 2 fianchi prefiniti, completati e verificati nelle simmetrie scafo assemblato nelle varie viste C'è ancora qualcosina da togliere perchè la finitura verrà completata solo dopo l'unione e le lavorazioni intermedie anche per togliere gli inevitabili danni superficiali che verranno fatti maneggiandola, però a occhio lo snellirei un po' facendolo con sezioni appena più a V da prua all'albero, anche se la curva delle aree a barca dritta e sbandata dice che è bello fino e va bene così e il baglio arretrato dovrebbe tenergli giù il naso In attesa di andare a trovare l'anziano del gruppo che le barche non le vede più ma continua a farle "al tatto"... Che dice l'occhio di Luca? Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 12 ottobre 11 alle ore 10:22 | |
12 ottobre 11, 09:31 | #180 (permalink) Top | |
User |
Aspetto la fine dei lavori comunque sono sempre della solita opinione Citazione:
ps: è una di quelle cose che mi fa apprezzare il navimodellismo a vela e il fatto che sia considerato un hobby di nicchia, perché se pensi a l'aereomodellismo, l'elimodellismo per non parlare del automodellismo ecc. che negli ultimi tempi sono tutti caratterizzati dalle scatole di montaggio il bello di essere modellista e creare qualcosa di proprio e unico sta come scomparendo... per fortuna per tutti non è ancora così.
__________________ https://www.flickr.com/photos/29322916@N05/albums La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre!. (Albert Einstein) | |
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