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Vecchio 01 luglio 11, 22:26   #21 (permalink)  Top
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Ciao Claudio

Ma che bella domanda tecnica
Ti spiego il mio punto di vista: non uso particolari software navali per i calcoli. Disegno lo scafo con AutoCad e poi lo porto il 3D su Rhicocerous per calcolare i parametri basilari (purtroppo solo idrostatici). Quando portai il Moro su Rhinocerous mi accorsi che, a scafo sbandato di 35°, il centro di carena si spostava laterlamnete almeno 2cm in più rispetto a quanto accadeva in tutti i miei altri progetti con baglio da 17-18cm, quindi mi sono detto che quei 2cm in più andranno a tutto vantaggio della coppia raddrizzante. Forse ho usato impropriamente il termine "stabilità di forma......"

Quindi sul progetto Moro, avendo a parità di zavorra una maggiore coppia raddrizzante, ho semplicemente pensato di provare a ridurre la lunghezza della deriva al fine di diminuire la superficie bagnata totale. In questo modo si avrebbe una coppia raddrizzante pari agli altri progetti ma minore superficie bagnata (e non devo di certo insegnare a te che una deriva, più è lunga, e più frena un modello )

Nel momento in cui non ho un software capace di aiutarmi a calcolare di quanti cm accorciare la deriva... ho lasciato il resto del lavoro ad un puro e sano empirismo: non ci sono problemi costruttivi a realizzare una deriva capace di rientrare nella scassa di 4 o 5 cm... così mi sono detto: why not? Con poco vento si tiene la deriva tutta dentro la scassa, lasciando all'esterno 33cm di lunghezza, e quando si alza il vento... si estrae la deriva di 5cm e vai tranquillo.

Per quella che è la mia esperienza attuale... il Moro sarebbe un bellissimo modello - lavboratorio: non ho mai avuto uno scafo largo 29cm e sai quante belle prove si potrebbero fare? Mi incuriosisce all'ennesima potenza!!!

In più ho notato che ha la sezione maestra più piccola tra tutti i miei progetti e secondo me di poppa-lasco dovrebbe avere una marcia in più rispetto alle altre. Ha anche molto più volume verso poppa, e questo mi ha permesso di posizionare l'albero 2cm più a poppa rispetto agli altri progetti, quindi, se magari si perde qualcosa di bolina con molto vento, lo recuperi di lasco - poppa.

Mi dispiace solo che adessso non ho tempo e spazio per costruirmelo... ma un domani lo costruirò sicuramente.

Spero di aver risposto alla tua curiosità.

Ciaooooooooo
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 04 luglio 11, 14:31   #22 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da RenatoC Visualizza messaggio
Ciao Claudio

Ma che bella domanda tecnica
Ti spiego il mio punto di vista: non uso particolari software navali per i calcoli. Disegno lo scafo con AutoCad e poi lo porto il 3D su Rhicocerous per calcolare i parametri basilari (purtroppo solo idrostatici). Quando portai il Moro su Rhinocerous mi accorsi che, a scafo sbandato di 35°, il centro di carena si spostava laterlamnete almeno 2cm in più rispetto a quanto accadeva in tutti i miei altri progetti con baglio da 17-18cm, quindi mi sono detto che quei 2cm in più andranno a tutto vantaggio della coppia raddrizzante. Forse ho usato impropriamente il termine "stabilità di forma......"

Quindi sul progetto Moro, avendo a parità di zavorra una maggiore coppia raddrizzante, ho semplicemente pensato di provare a ridurre la lunghezza della deriva al fine di diminuire la superficie bagnata totale. In questo modo si avrebbe una coppia raddrizzante pari agli altri progetti ma minore superficie bagnata (e non devo di certo insegnare a te che una deriva, più è lunga, e più frena un modello )

......
Grazie Renato,
vedo che da quel punto di vista alla fine facciamo i conti quasi a mano e piu` o meno nello stesso modo, quindi dovremmo avere dati comparabili.
Purtroppo non ne ho conservato molti, ma se mi ricordo bene a 35 gradi di sbandamento uno scafo “normale “ largo poco meno di 20 cm dovrebbe avere uno spostamento laterale del baricentro del volume immerso nell’ordine di pochi cm (3-4 max).
Inoltre il baricentro del volume si porta anche piu` in “alto” rispetto al sistema di assi dello scafo; quindi si guadagna momento raddrizzante non solo per lo spostamento laterale, ma anche per l’allontanamento del bulbo dal baricentro del volume immerso dello scafo.
(Se tu avessi qualche sezione rappresentativa di volumi con i 2 spostamenti potremmo completare l’esame in maniera piu` precisa.).

In pratica sarebbe come se l’angolo preso dalla deriva fosse maggiore dello sbandamento. Pero`, dai conti “semplificati” fatti ai tempi, lo spostamento max attendibile e` nell’ordine di circa 1/3 della semilarghezza dello scafo. Quindi su scafi da 20 cm risulta (20/2) / 3 che fa circa 3,33 cm di spostamento
Nel caso di 29 cm farebbe (29/2)/3 che fa circa 4,8.
In effetti ci sono i circa 1,5 -2 cm che mi dici tu e tra i conti al cad e sistema semplificato (che non tiene conto della forma esatta) dovremmo essere vicini.
Pero` il vantaggio “ calcolabile” e` piccolino e non compenserebbe 5 cm immersione della deriva in base ai conti fatti ai tempi e che cerco di ricordare riportandoli qui sotto.

Il braccio di leva del bulbo sulle AC120 e` cosi` calcolabile:
Barca std; immersione effettiva max bulbo: 5,3 cm scafo + 42 cm deriva – ½ dia bulbo cioe` circa 2 cm: totale 45,3 cm
Barca “larga”; immersione effettiva max bulbo: 4,4 cm scafo + 42 cm deriva – ½ dia bulbo cioe` circa 2 cm: totale 44,4 cm
quindi abbiamo gia` perso 1 cm di braccio del momento raddrizzante sulla barca larga.

Se calcolo il braccio del momento raddrizzante senza spostare lateralmente il baricentro, cioe` con una rotazione pura su asse barca a livello del galleggiamento ottengo che per la barca std ho:
45,3 *sin 35gradi : 25,98 cm
A questo dovrei aggiungere lo spostamento laterale sottovento del baricentro volume immerso e quindi aggiungo i 3,3 cm e ottengo 25,98 + 3,3 = 29,28

Facendo il conto similare per la barca larga:
44,4 *sin 35gradi : 25,47 cm
A questo dovrei aggiungere lo spostamento laterale sottovento del baricentro volume immerso e quindi aggiungo i 4,8 cm e ottengo 25,47 + 4,8 = 30,2

Questo significa che lo scafo largo guadagna un 3,14% circa di momento raddrizzante sul bulbo (supposto che i bulbi pesani uguale) a 35 gradi di sbandamento.
Si potrebbe accorciare la distanza CC-CB a barca sbandata del 3% senza perdere niente, ma il 3% in meno di 44 cm e` solo 1,3 cm n e non 5.

Pero` questo e` un conto semplificato che non tiene conto di almeno 2 fattori:
1)il baricentro dello scafo non si muove solo lateralmente, ma anche verticalmente aumentando la distanza dal bulbo (questo darebbe un piccolo vantaggio allo scafo stretto)
2) Lo spostamento laterale permette non solo di aumentare il braccio del bulbo , ma di spostare il centro assi per il calcolo dei momenti per cui tutto anche il peso dello scafo concorre maggiormente alla stabilita`.
Questo fattoire dovrebbe conatre un po’ di piu` e si puo` calcolare piu` facilmente: per avere una idea di quanto e metterlo in relazione a quello del bulbo, si puo` fare il conto che lo scafo completo pesi circa 1,2 kg e il suo momento raddrizzante sia quindi dato da
Scafo std: 1,2 Kg * 3,3 cos35 gradi = 3,24 Kg cm
il momento raddrizzante del bulbo (2,8Kg – 10% spinta di galleggiamento) * 29,28 (braccio di leva) = 73,79
momento raddrizzante totale tra bulbo e scafo: 77,03

Scafo largo: 1,2 Kg * 4,8 cos35 gradi = 4,72 Kg cm
il momento raddrizzante del bulbo (2,8Kg – 10% spinta di galleggiamento) * 30,2 (braccio di leva) = 76,1
momento raddrizzante totale tra bulbo e scafo: 80,82.

A questo punto il guadagno solo per la stabilita` dello scafo e` da 3,24 kgcm a 4,7 e` del 45% che rende bene l’idea di quanto giochi la stabilita` di forma su progetti molto dislocanti, pero` e` solo 1/16 del “raddrizzamento” dato dal solo bulbo e` 76 kgcm
Facendo il raffronto globale abbiamo
77,03 kg cm per lo scafo standard e 80,8 per lo scafo largo che e` piu` stabile del 4,92%

Quindi, rispetto al conto semplificato di prima, e` cambiato un 1,65% in piu`
Analogamente a quanto visto prima, si potrebbe accorciare la distanza CC CB a barca sbandata del 5% senza perdere niente, ma il 5% in meno di 44 cm e` solo 2,2 cm e non 5.

Ora non resta che fare la stima delle superfici bagnate "tipiche"

superficie bagnata scafo sdt circa 16,0dm2
superficie bagnata scafo largo circa 16,8 dm2

superficie bagnata deriva circa 6 dm2
superficie bagnata timone circa 2 dm2
superficie bagnata bulbo circa 2,8 dm2

totale superficie bagnata 26,8 dm2 circa barca std

totale superficie bagnata 27,6 dm2 circa barca larga senza deriva retratta

5 cm di deriva “retratta” corrispondono a 8,5 cm x 5 x 2 = 0,85 dm2 che corrispondono al 3,2 % di riduzione della superficie bagnata mentre 2,5 sono solo 0,42dm2 e l’1,6%
Con deriva retratta 5 cm: totale superficie bagnata 26,75dm2 circa barca larga (ref 26,8)
Con deriva retratta 2,5 cm: totale superficie bagnata 27,17dm2 circa barca larga (ref 26,8)


La stabilita` di forma funziona solo fino ad un certo sbandamento e oltre decade drasticamente, inoltre la forma immersa peggiora drasticamente oltre un certo angolo.
Un baglio considerevole unito a sbandamenti elevati porta spesso le appendici a lavorare con calettamenti poco efficienti, quindi meglio che la barca sbandi sempre poco altrimenti si pianta nell’acqua come una zappa.
Da questo esame emergono alcuni fatti:
1) Se si cerca solo la riduzione di superficie bagnata a pari momento raddrizzante ci si perde quasi di sicuro
2) Le differenze sono sempre piccole e non facilmente percepibili
3) Se i modelli avessero un dislocamento piu` elevato e un rapporto larghezza pescaggio meno sbilanciato verso il pescaggio avrebbero molto piu` giovamento dalla stabilita` di forma (ma non siamo in questo caso)
4) Un modello largo e` molto piu` difficile da progettare di uno stretto: la IOM TS2 campione del mondo credo sia stata un capolavoro di equilibri vari ottimizzato per quel mondiale, ma dopo anche loro sono tornati a forme piu` std.
5) I conti talvolta sbagliano perche` dimenticano qualche elemento

Rimane da considerare la resistenza di forma che in uno scafo largo e` probabilmente superiore perche`, se in poppa puo` dare dei vantaggi, di bolina a barca sbandata non ne da` di sicuro.... e le regate di solito si vincono di bolina.
Questo spiega anche perche` alla fine moltissime barche vanno quasi uguale, ma potrebbe invogliare a farne una per vedere eventuali possibili vantaggi, ma senza illudersi troppo ne` accorciare la deriva che probabilmente sarebbe controproducente.

Che ne pensi?
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 06 luglio 11, 22:29   #23 (permalink)  Top
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Che ne penso? Trovo la tua analisi molto interessante e veritiera.
Non mi ero mai soffermato a come valutare di quanto potessi ridurre la lunghezza deriva, ma alla fine siamo giunti tutti e due allo stesso risultato: sul progetto del moro la deriva è lunga 35cm, contro i 38cm degli altri progetti, quindi -3cm.
rimango dell'idea che ci si possa divertire all'infinito in questi calcoletti e considerazioni, ma tanto alla fine saranno sempre i test in acqua a darci le risposte che cerchiamo.
Secondo me sul Moro l'ideale è, come accennato, realizzare una scassa che possa consentire un'escursione di -+5cm della deriva: tutta fuori hai una deriva da 38cm e tutta dentro da 33cm, con logicamente la possibilità di una soluzione intermedia, diciamo di 35cm.
Avendo questa possibilità i test in acqua si farebbero molto interessanti.

Più in generale credo che la soluzione della deriva retrattile sia una soluzione che si potrebbe adottare anche sugli scafi da 17-18cm di baglio: quando c'è pochissimo vento credo sia un bel vantaggio ridurre la lunghezza della deriva, d'altronde il regolamento non lo vieta.
Purtroppo sulla mia Azzurra non riesco a fare dei test simili, ma prima o poi realizaeò un nuovo modello e allora considererò anche questa possibilità.

Solo su un punto non sono pienamente d'accordo con te: secondo me le regate si vincono di poppa!!!!! Scherzi a parte, io preferisco un modello che magari perda qualcosina di bolina ma che poi ti permetta di recuperare il tutto in poppa. Se stai avanti... ok, no problem, ma se ti ritrovi dietro dopo l'ultimo giro di boa, quello che introduce l'ultimo lato di poppa..... se la tua barca non fila di poppa non avrai più possibilità di vincere la regata, ma se il tuo modello è leggermente superiore all'avversario di poppa ... puoi sperare di raggiungerlo, togliergli il vento e portare a termine il colpaccio :-)))
Questa manovrà mi riuscì una volta con ITA45 (che di poppa ha sempre camminato moltissimo) in un round robin ai danni del buon Capitan Strappa, sorpasso passato alla storia e ITA45 che mette la sua prua avanti di soli pochi centimetri, ma fui anche molto fortunato :-)
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 06 luglio 11, 23:00   #24 (permalink)  Top
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P.S: ho dimenticato di dire che ho creato sul mio nuovo sito una sezione interamente dedicata a tutte le Coppe IACC120

Renato Chiesa Home-Page

Per una Classse le Coppe sono come il vento per i nostri modelli......... ovvero sono il vero ed unico motore!!! E' è stato un vero piacere dedicare una parte del mio nuovo sito.....

alla gloriosa ITALIAN'S CUP
alla storica SAFALERO's CUP
alla mitica IACC120 CUO ROMA
e alla IACC120 CHALLENGER'S CUP



Il bello è che ho ricreato tutti i podi delle passate edizioni (mi sono fatto un discreto mazzo nel rintracciare gli ordini di arrivo), e di ogni modello indico lo skipper, il costruttore, il progettista ed altre info.

Purtroppo non ho trovato info sul 100% dei modelli elencati, quindi se qualcuno di voi ha qualche informazione utile..... gliene sarei veramente grato perchè mi piacerebbe completare il lavoro.

Grazie in anticipo a tutti!
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 luglio 11, 11:41   #25 (permalink)  Top
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Molto interessante quello che avete scritto sulla tecnica delle barche , grazie per averci reso partecipi.

Ah , un mio grande amico velista dal passato glorioso mi diceva sempre : le regate si vincono di bolina ...... e si perdono di poppa.

ciao
orcaloca non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 luglio 11, 12:37   #26 (permalink)  Top
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Vuol anche dire che qualcuno di poppa é andato più forte di chi ha perso !!

CD
claudioD non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 luglio 11, 10:51   #27 (permalink)  Top
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Sul discorso vincere di bolina o di poppa..... ognuno la pensa come crede.
Secondo me meglio avere un modello più performante di poppa che di bolina: nel momento in cui nel classico percorso a bastone il traguardo lo si taglia dopo il lungo lato di poppa..... (e per vincere basta mettere ma propria prua anche di un solo centimetro davanti a quella dell'avversario.....) di poppa si deve volare :-)

Se inizi l'ultimo lato di poppa e stai davanti... devi poterti difendere perchè chi sta davanti è sempre svantaggiato in quanto può finire nell'ombra delle vele di chi ti segue e subire il sorpasso, quindi meglio essere un pelo più veloce di chi ti segue.

Se inizi l'ultimo lato di poppa e stai dietro... se il tuo modello non è leggermente più veloce di chi ti sta davanti..... allora meglio mollare il radiocomando e andarsi a prendere un bel caffè al bar
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Vecchio 16 luglio 11, 11:04   #28 (permalink)  Top
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Tornando al mio nuovo sito... ho creato una pagina mostrante la FLOTTA delle IACC120:

Renato Chiesa Home-Page

quelle mostrate sono i modelli più o meno noti, ovvero quelli che, oltre a navigare in acqua dolce (o salata che sia) si sono fatte anche delle belle navigate sul WEB!
In realtà esistono molte altre 120 che non sono mai state rese note sul WEB, ma mi piacerebbe molto arricchire la pagina con il maggior numero possibile di 120.
Mi date una mano segnalandomi modelli a me sconosciuti

Un caloroso ringraziamento in anticipo
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Vecchio 16 luglio 11, 19:18   #29 (permalink)  Top
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Sul discorso vincere di bolina o di poppa..... ognuno la pensa come crede.
Secondo me meglio avere un modello più performante di poppa che di bolina: nel momento in cui nel classico percorso a bastone il traguardo lo si taglia dopo il lungo lato di poppa..... (e per vincere basta mettere ma propria prua anche di un solo centimetro davanti a quella dell'avversario.....) di poppa si deve volare :-)

Se inizi l'ultimo lato di poppa e stai davanti... devi poterti difendere perchè chi sta davanti è sempre svantaggiato in quanto può finire nell'ombra delle vele di chi ti segue e subire il sorpasso, quindi meglio essere un pelo più veloce di chi ti segue.

Se inizi l'ultimo lato di poppa e stai dietro... se il tuo modello non è leggermente più veloce di chi ti sta davanti..... allora meglio mollare il radiocomando e andarsi a prendere un bel caffè al bar

Renato,

Quindi per te é una tattica di regata e scelta di rotta o si tratta semplicemente di una geometria di scafo, sapendo comunque che il solito compromesso ti impone una scelta ?
Generalmente, se la barca va bene di poppa , va male di bolina e viceversa.

Il tuo discorso puo' anche essere ribaltato, basta essere più veloci di bolina e mantenere un buon margine di vantaggio di poppa.
Tanto le vele non cambiano e di solito quelle che si usano hanno un rendimento molto inferiore di poppa che di bolina per cui uno scafo deve essere molto buono di poppa per compensare anche se gli altri si trovano alla stessa tregua.

Allora, secondo me, per vincere, a parità di velatura, devi avere una barca rapida di bolina per scelta geometrica ma anche di poppa per la stessa scelta. Il problema é che le due geometrie sono in contrasto tra loro. In ambo i casi si dovranno avere dei buoni pollici, scusa se sono palissiano !

Certamente quando guardo i filmini, raramente vedo delle barche andare 20° fuori dal fil di ruota ! Quindi forse é su questo aspetto che si dovrebbe trovare la soluzione e magari creare una Polare di Velocità !

ClaudioD
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Vecchio 17 luglio 11, 03:08   #30 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da RenatoC Visualizza messaggio
Tornando al mio nuovo sito... ho creato una pagina mostrante la FLOTTA delle IACC120:

....
In realtà esistono molte altre 120 che non sono mai state rese note sul WEB, ma mi piacerebbe molto arricchire la pagina con il maggior numero possibile di 120.
Mi date una mano segnalandomi modelli a me sconosciuti
Ad esempio ci sarebbe Black Urca del 2008: non so che fine abbia fatto, ma sul web qualcosa c'è ancora
http://www.baronerosso.it/forum/navi...urca-ac20.html
e qui IACC 120 CUP
http://www.iacc120cup.altervista.org...gallery213.jpg
progetto mio, costruttore Marco Borghi...

In attesa della nuova Magic Urca NZL32 (http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post2482651) che spero vedrà la luce a settembre, progetto mio, costruzione mia e forse di qualcun altro ad Aosta, Roma , Padova, Mestre etc... ma poi vedremo perchè tra quanti dicono di voler fare e quanti poi finiscono c'è sempre una certa, grossa, differenza di numero (e mi ci metto anche io in mezzo )
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
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