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Originalmente inviato da luca.masali Finalmente ce l'ho pure io!
bello bello bello... mi sono sganasciato dalle risate leggendo degli inglesi fottuti dal riscaldamento globale che si son visti il vento girare da est a ovest e si son fregati l'unico pendio decente che avevano  .
signuuurchesfiiiiga!
e poi mi è venuto voglia di fare il pulso di balsa pure io, a volo libero con incendio garantito!
mamma che matti che eravamo...  |
E sei 'na bella carogna! Non sta mica bene ridere delle disgrazie altrui, sai? A parte il fatto che gli inglesi di bei pendii ne hanno anche altri (Long Mynd nello Shropshire o i pendii costieri della Cornovaglia e del Pembrokeshire, ad esempio), se Atene piange Sparta ha ben poco da ridere! Basti pensare al Col Del Cuc, dove ormai da tempo immemorabile la dinamica (quando c'è) tira dalla parte sbagliata. Di sicuro, rispetto a noi gli Inglesi sono più "tamugni" e non si fanno certo spaventare dalle condizioni meteorologiche avverse che per loro sono la regola. Il guaio, per noi, italiani, è che a fare bei modelli sono sempre i soliti quattro gatti e se ogni tanto si fermano a tirare il fiato, il povero editore deve necessariamente spostare il suo sguardo oltre confine, se vuole mettere assieme qualcosa di "potabile".
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi! Sono un internazionalista convinto anche in materia di aeromodellismo e quello che da lettore mi ha sempre infastidito di più nella stampa di settore italiana è il provincialismo cheap da oratorio di periferia. Basti pensare, in tempi recenti, a certi articolucci dell'Informatore Fiam, ad esempio. A me piacciono le cose di ben altro respiro e poi ti confesso che mi dà un certo gusto perverso mettere insieme un volume di 170 pagine con sole quattro pagine di pubblicità e senza neppure un test, alla faccia dei soliti miserabili cojoni che ciclicamente se n'escono con la panzana delle riviste di modellismo che campano di pubblicità e di "leccate" alle aziende del settore.