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Vecchio 08 febbraio 13, 22:35   #1 (permalink)  Top
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X8 Aiuto per Fionda e/o Catapulta

Ciao a tutti ho costruito una fionda per il mio X8 , Funzionera come si deve ?? volevo chiedere consiglio a qualcuno che le ha già usate se e quanta probabilità ho che la fionda che ho realizzato funzioni ! Per chi non lo conosce il modello è un tutt'ala e pesa all'incirca 2.5 kg apertura alare di 2.1 m per realizzare la fionda ho utilizzato un cavo elastico (classico per portapacchi) da 5mm di spessore e 10 mt di lunghezza , da un lato ho installato un moschettone da applicare al picchetto e dall'altro ho utilizzato 1.5 m di corda al nylon da 3mm con un occhiello classico in inox . FUNZIONERA' ... più che altro ho paura che non ce la faccia a tirare via il modello !!

Vi inoltro una foto per capirci meglio !!





Grazie in anticipo !!
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Vecchio 09 febbraio 13, 00:03   #2 (permalink)  Top
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Ma certo che funziona!

Devi lanciarlo in pendio?

Pure il gancio sul modello mi pare in posizione corretta.

Piuttosto, per sicurezza tua,
ti consiglio di mettere pure un secondo picchetto di sicurezza con 20 centimetri di corda legato al primo.
Se il primo cede,
hai almeno il tempo di allentare il cavo, evitando ti arrivi in viso.
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Vecchio 09 febbraio 13, 00:13   #3 (permalink)  Top
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Ma certo che funziona!

Devi lanciarlo in pendio?

Pure il gancio sul modello mi pare in posizione corretta.

Piuttosto, per sicurezza tua,
ti consiglio di mettere pure un secondo picchetto di sicurezza con 20 centimetri di corda legato al primo.
Se il primo cede,
hai almeno il tempo di allentare il cavo, evitando ti arrivi in viso.
No in realtà lo userò in Pianura , tra l'altro l'idea del secondo picchetto che mi hai detto mi sembra ottima infatti avevo proprio la paura anche del picchetto , mi sa che farò così per sicurezza come hai detto te !! più che altro la mia paura era il dimensionamento dell'elastico perchè vedo tutti che usano il 6 mm e poi usano quello bello di silicone mentre quello mio è da 5 mm ed è il classico da portapacchi :O era più che altro quella la mia paura ! Però se mi dici che funziona proverò, è che ho una paura che mi si disintegri il modello di muso già per terra !!

Tra l'altro , il picchetto va fino in fondo ? mi spiego meglio ... l'elastico attaccato al picchetto deve stare raso terra oppura se rimane un 10 cm fuori va bene cmq ?

Grazie ancora !!!
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Vecchio 09 febbraio 13, 03:07   #4 (permalink)  Top
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Un saluto a tutti, salve Franklin
Ho usato fionda e rampetta per qualche lancio di Sabre e (quasi) F-104 e ho letto le esperienze di molti aeromodellisti più esperti di me. Ti dico quello che ho trovato.
L’idea del secondo picchetto è ottima, specialmente se il picchetto “più lontano” è disposto a 90° rispetto al secondo. In questo modo, qualora dovesse uscire dal terreno, nessuno dei due picchetti mira direttamente alla posizione di lancio. (Nella mia fionda, sul secondo picchetto ho messo una carrucola).
Un’altra misura di sicurezza è quella di applicare un paracadutino (un normalissimo sacchetto della spesa) al picchetto più lontano. In questo modo, se questo picchetto dovesse uscire dal terreno, forse si vedrebbe, e in caso di volo il sacchetto lo frenerebbe. Con la speranza che non arrivi mai nella zona di lancio, dove c’è la rampa e il modellista (e gli aiutanti).
Al contrario, se i due picchetti sono in fila, il modellista potrebbe non accorgersi che uno dei due è uscito dal terreno e che la sua sicurezza è dimezzata.
I picchetti che uso, su campo in erba, non sono quelli semplici a chiodo ma quelli del tipo “a cucchiaio” (non conosco il nome esatto ma credo che ci siamo capiti). Picchetti ancora più sicuri sarebbero quelli a forma di cavatappi che pare vengano usati dagli addestratori di cani e di cavalli. Ho letto di diversi aeromodellisti americani che li usano.

Se l’elastico è fissato alla testa del picchetto, come avviene normalmente, la lunghezza di picchetto che rimane fuori dal terreno rappresenta un braccio di leva che può favorire l’uscita del picchetto. Sarebbe meglio che la trazione avvenisse “a filo” del terreno. (Quando gli alpinisti non riescono a piantare un chiodo per tutta la sua lunghezza, non usano l’occhiello sulla testa del chiodo, ma applicano una “fettuccia” (di materiale apposito e robustissimo) che sia “a filo” della roccia, e a quella fettuccia applicano il moschettone eccetera in cui passerà la corda di sicurezza.
D’altra parte, se il picchetto è comunque ben fissato, l’elastico lontano dall’erba aiuta ad avere una trazione parallela al terreno. Qualcuno costruisce apposta speciali paletti ripiegabili…

Quel cordino lungo 1,5 metri è troppo corto. La sua funzione, oltre a quella di migliorare l’angolo di trazione perché la spinta sia più parallela al terreno, è anche quella di creare una specie di isola di sicurezza. Qualora il picchetto (o i picchetti) più lontano uscisse da terra, volerebbe verso la fine dell’elastico (l’elasticità del cordino, sempre presente, è considerata trascurabile). Ecco che una buona lunghezza di cordino (tra l’elastico e il pedale) aiuta a mantenere il pericolo più lontano dal pedale, dalla rampa e da te.

L’elastico tipo portapacchi restituisce meno energia dell’elastico nudo, però in caso di rottura dell’anima elastica riesce a mantenere i pezzi attaccati, e per questo è considerato meno efficiente ma più sicuro.
Sugli spessori non so dirti. Qualcuno preferisce lanci morbidi e progressivi, qualcuno lanci più secchi. Forse una buona ala preferisce e permette lanci morbidi, mentre un jet con ali piccole ha bisogno subito di velocità.

La mia fionda è fatta così: circa 8-10 metri di elastico tipo portapacchi da 6mm, ancora 10 metri di cordino di nylon. Picchetti tipo “a cucchiaio”. Due picchetti lontani con sacchetto della spesa (sul primo) e carrucola (sul secondo). “Pedal to the metal” (nome evocativo ripreso da un vecchio post di Luca Masali che spiegava come fare e che puoi trovare qui sul Barone Rosso) fatto di pezzi di metallo preforati trovati al Leroy Merlin e fissato al terreno con due picchetti. Anelli di giunzione tipo portachiavi (troppo deboli e poi sostituiti con anelli saldati).
Inoltre, ho seguito la “lectio” del cordino fatto a Y. Un ramo va diritto dall’elastico al “pedal to the metal”, mentre l’altro ramo (4 o 5 metri) va al modello. In questo modo, quando l’elastico è in trazione tutta la forza è applicata tra i picchetti lontani e il pedale, mentre il modello e il gancio sono a riposo.
L’estremità del cordino che va al pedale deve avere un freno (straccetto). In questo modo, diventa più improbabile che al momento del lancio vada a impigliarsi sui piani di coda del modello…

La struttura della rampa viene fatta in vari modi. Il tipo più diffuso sembra quello tutto in tubi di PVC. La mia è fatta con i binari di PVC e i “paletti” fatti con grossi chiodi tagliati a misura. (Quattro tubetti di alluminio mantengono le lunghezze e gli angoli standard).
La rampa dovrebbe essere bassa, in modo che l’angolo di salita meccanica sia moderato (limita lo stress sulle ali) e la trazione successiva sia più parallela al terreno, (Ma una rampa orizzontale, o il decollo dall’erba, favoriscono impigliamenti…).
Misure classiche per i “paletti” sono 15 cm per la parte bassa, e 25-30 cm per la parte alta. Lunghezza dei “binari” 120-150 cm.
Se i binari sono fatti in tubi di PVC, piuttosto abrasivi, la maggioranza li ricopre con tubi di schiuma coibentante (tutto reperibile nei vari Brico, Castorama, Leroy Merlin e simili).

La forza di trazione necessaria normalmente è 5 volte il peso del modello. Qualcuno usa una bilancia tipo “da pesca” (dinamometro). Ce ne sono di ottime, digitali, su Ebay, per una decina di euro. Io ne ho una meccanica. Chi ha più esperienza, ormai conosce il numero di passi… e non ha bisogno di bilance.

E’ importante lanciare controvento e tenere una traiettoria bassa (con tanta componente di spinta in avanti e poca componente verso il basso, magari anche due tacche di trim a cabrare).
Il motore va tenuto spento (con eliche spingenti) o al minimo (con ventole) fino allo sgancio effettivo del cordino dal modello, per evitare impigliamenti nelle eliche degli “elica spingente” e “ingoiamenti” nelle prese d’aria delle ventole intubate. Per vedere bene quell’istante, si lega un nastro bianco (altro straccetto) a un metro dall’occhiello che va al gancio.
Il gas va dato lentamente, per evitare “take off roll”, specialmente con i motori outrunner e le eliche grandi.

Buoni voli!
Ventus 57
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Roberto Ciuffoletti
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Vecchio 11 febbraio 13, 10:59   #5 (permalink)  Top
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Un saluto a tutti, salve Franklin
Ho usato fionda e rampetta per qualche lancio di Sabre e (quasi) F-104 e ho letto le esperienze di molti aeromodellisti più esperti di me. Ti dico quello che ho trovato.
L’idea del secondo picchetto è ottima, specialmente se il picchetto “più lontano” è disposto a 90° rispetto al secondo. In questo modo, qualora dovesse uscire dal terreno, nessuno dei due picchetti mira direttamente alla posizione di lancio. (Nella mia fionda, sul secondo picchetto ho messo una carrucola).
Un’altra misura di sicurezza è quella di applicare un paracadutino (un normalissimo sacchetto della spesa) al picchetto più lontano. In questo modo, se questo picchetto dovesse uscire dal terreno, forse si vedrebbe, e in caso di volo il sacchetto lo frenerebbe. Con la speranza che non arrivi mai nella zona di lancio, dove c’è la rampa e il modellista (e gli aiutanti).
Al contrario, se i due picchetti sono in fila, il modellista potrebbe non accorgersi che uno dei due è uscito dal terreno e che la sua sicurezza è dimezzata.
I picchetti che uso, su campo in erba, non sono quelli semplici a chiodo ma quelli del tipo “a cucchiaio” (non conosco il nome esatto ma credo che ci siamo capiti). Picchetti ancora più sicuri sarebbero quelli a forma di cavatappi che pare vengano usati dagli addestratori di cani e di cavalli. Ho letto di diversi aeromodellisti americani che li usano.

Se l’elastico è fissato alla testa del picchetto, come avviene normalmente, la lunghezza di picchetto che rimane fuori dal terreno rappresenta un braccio di leva che può favorire l’uscita del picchetto. Sarebbe meglio che la trazione avvenisse “a filo” del terreno. (Quando gli alpinisti non riescono a piantare un chiodo per tutta la sua lunghezza, non usano l’occhiello sulla testa del chiodo, ma applicano una “fettuccia” (di materiale apposito e robustissimo) che sia “a filo” della roccia, e a quella fettuccia applicano il moschettone eccetera in cui passerà la corda di sicurezza.
D’altra parte, se il picchetto è comunque ben fissato, l’elastico lontano dall’erba aiuta ad avere una trazione parallela al terreno. Qualcuno costruisce apposta speciali paletti ripiegabili…

Quel cordino lungo 1,5 metri è troppo corto. La sua funzione, oltre a quella di migliorare l’angolo di trazione perché la spinta sia più parallela al terreno, è anche quella di creare una specie di isola di sicurezza. Qualora il picchetto (o i picchetti) più lontano uscisse da terra, volerebbe verso la fine dell’elastico (l’elasticità del cordino, sempre presente, è considerata trascurabile). Ecco che una buona lunghezza di cordino (tra l’elastico e il pedale) aiuta a mantenere il pericolo più lontano dal pedale, dalla rampa e da te.

L’elastico tipo portapacchi restituisce meno energia dell’elastico nudo, però in caso di rottura dell’anima elastica riesce a mantenere i pezzi attaccati, e per questo è considerato meno efficiente ma più sicuro.
Sugli spessori non so dirti. Qualcuno preferisce lanci morbidi e progressivi, qualcuno lanci più secchi. Forse una buona ala preferisce e permette lanci morbidi, mentre un jet con ali piccole ha bisogno subito di velocità.

La mia fionda è fatta così: circa 8-10 metri di elastico tipo portapacchi da 6mm, ancora 10 metri di cordino di nylon. Picchetti tipo “a cucchiaio”. Due picchetti lontani con sacchetto della spesa (sul primo) e carrucola (sul secondo). “Pedal to the metal” (nome evocativo ripreso da un vecchio post di Luca Masali che spiegava come fare e che puoi trovare qui sul Barone Rosso) fatto di pezzi di metallo preforati trovati al Leroy Merlin e fissato al terreno con due picchetti. Anelli di giunzione tipo portachiavi (troppo deboli e poi sostituiti con anelli saldati).
Inoltre, ho seguito la “lectio” del cordino fatto a Y. Un ramo va diritto dall’elastico al “pedal to the metal”, mentre l’altro ramo (4 o 5 metri) va al modello. In questo modo, quando l’elastico è in trazione tutta la forza è applicata tra i picchetti lontani e il pedale, mentre il modello e il gancio sono a riposo.
L’estremità del cordino che va al pedale deve avere un freno (straccetto). In questo modo, diventa più improbabile che al momento del lancio vada a impigliarsi sui piani di coda del modello…

La struttura della rampa viene fatta in vari modi. Il tipo più diffuso sembra quello tutto in tubi di PVC. La mia è fatta con i binari di PVC e i “paletti” fatti con grossi chiodi tagliati a misura. (Quattro tubetti di alluminio mantengono le lunghezze e gli angoli standard).
La rampa dovrebbe essere bassa, in modo che l’angolo di salita meccanica sia moderato (limita lo stress sulle ali) e la trazione successiva sia più parallela al terreno, (Ma una rampa orizzontale, o il decollo dall’erba, favoriscono impigliamenti…).
Misure classiche per i “paletti” sono 15 cm per la parte bassa, e 25-30 cm per la parte alta. Lunghezza dei “binari” 120-150 cm.
Se i binari sono fatti in tubi di PVC, piuttosto abrasivi, la maggioranza li ricopre con tubi di schiuma coibentante (tutto reperibile nei vari Brico, Castorama, Leroy Merlin e simili).

La forza di trazione necessaria normalmente è 5 volte il peso del modello. Qualcuno usa una bilancia tipo “da pesca” (dinamometro). Ce ne sono di ottime, digitali, su Ebay, per una decina di euro. Io ne ho una meccanica. Chi ha più esperienza, ormai conosce il numero di passi… e non ha bisogno di bilance.

E’ importante lanciare controvento e tenere una traiettoria bassa (con tanta componente di spinta in avanti e poca componente verso il basso, magari anche due tacche di trim a cabrare).
Il motore va tenuto spento (con eliche spingenti) o al minimo (con ventole) fino allo sgancio effettivo del cordino dal modello, per evitare impigliamenti nelle eliche degli “elica spingente” e “ingoiamenti” nelle prese d’aria delle ventole intubate. Per vedere bene quell’istante, si lega un nastro bianco (altro straccetto) a un metro dall’occhiello che va al gancio.
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Buoni voli!
Ventus 57
Grazie Ventusss sei stato veramente dettagliatooo !! GRAZIEEE !!! Volevo solo aggiornarvi del fatto che alla fine quell'elastico che ho fatto NON CE L'HA FATTAAA !!! L'aereo non è arrivato neanche al picchetto , il carico era di 10 Kg ed il modello 2.2 , il problema secondo me è il tipo di corda elastica, perchè guardando con il dinamometro abbiamo notato che quasi al massimo dell'elasticità dava 10 Kg poi scendeva immediatamente a 8 dopo solo mezzo metro ...... Come corda elastica era la classica da portapacchi .... abbiamo provato sia con quella 10 mt da 5 mm che quella da 10 mt da 8 mm ... niente stesso risultato. La corda si allunga solo del 70 % ... magari dovrei trovare qualche corda con un fattore di allungamento più alto !! Qualcuno sa dove trovare queste corde ???
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Vecchio 11 febbraio 13, 14:45   #6 (permalink)  Top
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Grazie Ventusss sei stato veramente dettagliatooo !! GRAZIEEE !!! Volevo solo aggiornarvi del fatto che alla fine quell'elastico che ho fatto NON CE L'HA FATTAAA !!! L'aereo non è arrivato neanche al picchetto , il carico era di 10 Kg ed il modello 2.2 , il problema secondo me è il tipo di corda elastica, perchè guardando con il dinamometro abbiamo notato che quasi al massimo dell'elasticità dava 10 Kg poi scendeva immediatamente a 8 dopo solo mezzo metro ...... Come corda elastica era la classica da portapacchi .... abbiamo provato sia con quella 10 mt da 5 mm che quella da 10 mt da 8 mm ... niente stesso risultato. La corda si allunga solo del 70 % ... magari dovrei trovare qualche corda con un fattore di allungamento più alto !! Qualcuno sa dove trovare queste corde ???
questo ELASTICO FIONDA PER LANCIO MODELLI DA 2m. , START UP 3/16 | Modellismo Luchini.it è un kit elastico, corda, picchetti ecc. per alianti e per il tuo modello da poco più di 2kg è perfetto. E' in gomma tubolare (tipo un laccio emostatico lunghissimo) ed ha un fattore di allungamento impressionante.....
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PERDONA SEMPRE I TUOI NEMICI MA NON DIMENTICARTI MAI CHI SONO (J.F.K.)

....se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare..... (M.Twain)
comet non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 febbraio 13, 16:59   #7 (permalink)  Top
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Esito negativoooo

Ragazzi non ce l'ho fatta !!! mi si è schiantato l'aereooo, per fortuna niente di grave ma non riesco a capire perchè si è imbardato a sinistra, forse il vento anche perchè era trimmato perfetto ! . Ho seri dubbi sulla qualità dell' elastico utilizzato !!! Quando sarò a casa vi posto il video !
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Vecchio 28 febbraio 13, 00:48   #8 (permalink)  Top
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Ciao io con lo stesso tipo di elastico fiondo il sabre eflite da 1,4 kg tenendo presente che la tensione del cavo la proto a circa 7,5 kg !
Tieni bene presente che l'elastico è un 8/10 mm e non 5 mm che secondo mè è la causa del tuo problema!
Poi io uso una piccola rampetta in legno fatta dal nostro nuovo presidente e và tranquillo!

Consiglio mio prendi l'elastico da 10 mm e vedrai che risolvi il problema
alex1985 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 febbraio 13, 01:13   #9 (permalink)  Top
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Video del Crash

Allora , ho utilizzato alla fine 10 mt di elastico da 8mm + 10 mt di elastico da 5mm ed ecco il risultato ! ragazzi il problema secondo me non è che non riesce a tirarlo !!! E beccatevi il video ... p.s. non ridete pleasee ahahah , tra l'altro ho tentato di dar gas appena uscito dalla rampa ma niente !



Sembra come se l'elastico se lo tiri verso TERRAAA !!! p.s. l'aereo era trimmato già perfetto !
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Vecchio 28 febbraio 13, 01:15   #10 (permalink)  Top
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misurando l'elastico tira 11 Kg , il modello ne pesa 3 a pieno carico ! il problema secondo me è l'allungamento dell'elastico bhooo non so !! farò altri test !!
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