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Vecchio 08 novembre 08, 02:43   #31 (permalink)  Top
manubrio
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Originalmente inviato da Pico della Mirandola Visualizza messaggio
I diruttori sono per definizione “portatori di resistenza”
fuoriescono sul dorso delle ali fungendo da freni, facendo sì che la portanza scompaia nel tratto dell'ala interessato, generando di conseguenza una notevole resistenza; questo non influisce sulla velocità e neanche sulla portanza totale dell' ala, che diminuisce nel tratto del diruttore stesso, per poi tornare costante successivamente , in soldoni si limita quindi a far crescere di molto la resistenza del profilo, aumentando la velocità' di discesa e mantenendo costante la velocità' di planata.
Se la memoria non mi inganna, un aliante che più' di 25 anni fa' fu progettato per atterrare solo con l' utilizzo dei soli flap abbassati di parecchi gradi fu il PIK 20. Poi pero' nelle versioni successive furono introdotti i diruttori...
l' azione combinata in atterraggio sia di diruttori sia di butterfly ( ..chiamiamolo cosi') ha portato ad alianti come l' asw 20 ad avere un efficienza non superiore a 4.
i diruttori attualmente in commercio, sia quelli da 250 mm sia quelli da 370 mm sono dotati di un blocco meccanico che quando retratti, avanzando la corsa del servo di circa 5mm , impedeiscono loro di fuoriuscire durante il volo livellato , alle alte velocità' e sembrera' strano,,,anche in ROVESCIO.
Che lo scasso dei diruttori e dei servi nelle ali arrechino diminuzione della resistenza dell' ala e' tutto da vedere; stessa cosa dicesi affinché servano sevi “ mostruosi “ per l' azionamento dei diruttori. Un servo da 3kg e' più' che sufficiente per retrarre 1 diruttore da 370mm completamente estratto. Provato sulla pelle. Poi se uno ha possibilità' finanziare illimitate, nessuno vieta l' installazione di un servo digitale di notevole trazione, con un consumo di batterie notevole a scapito dell' autonomia del volo.
mettendo i servi in fusoliera per l' azionamento dei diruttori , occorre avere un fissaggio delle ali alla fusoliera preciso e sicuro e ciò' mi sembra che sia molto semlpice che si verifichi in quanto sul mercato esistono prodotti quali , multi look, nastro, elastici, fascette da elettricista molle e quelli che uso io... tiracavi di acciaio che svolgono benissimo la loro funzione. Forse non e' mai stato usato uno di questi prodotti?

Siccome non sono mai atterrato con i soli alettoni alzati , ma solo con i cari amici fidati diruttori ,e non so' che effetto diano all' aliante, lascio la parola a qualche esperto in materia che ci possa illuminare sulla questione a riguardo.
Concordo sull' asserzione del fatto che i diruttori servono per aumentare la resistenza aerodinamica e a diminuire la portanza. Non mi è chiarissimo quello che dici dopo sulla portanza che ritorna costante ecc ma mi sembra molto intressante -e non ci avevo mai pensato. Lo farò.
Rovescio
Per quanto riguarda la meccanica dei diruttori sono conscio del blocco ma anche di tutto quello che succede in realtà. Tutti i miei diruttori nel blocco hanno gioco, e se metto l' ala sottosopra li vedo uscire un tantino. Penso che Marzocchi volesse dire questo nei suoi articoli quando parlava della fuoriscita dei freni in rovescio, ma bisognerebbe sentire chi ha diretta memoria storica o magari l' articolo sottomano, che trattava l' argomento in modo più ampio.
A me i freni non stanno mai a filo comunque.
Velocità
Le ali si deformano alle alte velocità in qualsiasi manovra. Il diruttore prova a stare dritto ma anche lui è sotto sforzo meccanicamnete. Io per tenerli ben chiusi tengo il servo bene in tiro (senza farlo ronzare) per ridurre il gioco. Sui pendi che frequento trovo spesso forti turbolenze che deformano visibilmente le ali anche in volo livellato e di crociera. Se i servi dei freni sono in fuso, e le ali non sono perfettamente aderenti in ogni fase del volo, lo sforzo sui servi si applica. Dopo farò riferimento ai metodi per tenere l' ala.
Con l' impegno che si mette per avere ali robuste non vado pazzo all' idea di fare scassi per i servi dei diruttori (negli acro) e non godo tantissimo nemmeno lo scasso per il freno anche è poi irrobustito dalla vasca in alluminio. Non mi piace tutto quello che fa perdere continuità al rivestimento lavorante.
Spero di avere chiarito la mia opinione.

Per l' aggancio delle ali alla fuso, la mia esperienza diretta con "roba in commercio" si limita a un vecchio sistema della robbe, non male ma non è capace di tenere tutta la radice aderente in volo alla fuso, non è fatto per quello. So di un sistema mpx ma non lo ho mai usato. Altro dispositivo commerciale è la vite innestata su un doppio blocchetto metallico a strigere sulla guaina portabaionetta in fuso, quello classico delle riproduzioni, insomma.
Quando avevo i servi dei diruttori in fusoliera, ho imparato dai maestri (di Fabbrico) come agganciare il tirante dei diruttori per non danneggiare nulla, neanche il servo, e consentire il gioco della ali (tenute con il metodo del doppio blocchetto a stringere i foderi). Prima dei servi alari anche i servi degli alettoni erano in fusoliera e si è sempre accettato che gli alettoni si muovessero per conto loro a causa dello sbatacchiare delle ali avanti e indietro. Specialmente con le baionette a lama.
Molle nastro fasciette elastici e quant' altro le ho sperimentate tutte. Ad esempio con baionette tonde e precise, un paio di elasticoni di para tengono che è un piacere. Sugli alianti di Berti basta il nastro.
Il metodo migliore in assoluto da me conosciuto per acro pesanti e robusti è quello del tondino di acciao passante in fusoliera e bloccato nelle due ali con i grani. Non si muove nulla. Lo ho solo su un paio di acrobatici pesanti, è fatto apposta. Ho la fortuna di averlo avuto in dote da un ottimo costruttore trentino ma la prima volta ne lessi su un articolo di MM. A quei tempi pochissimi scrivevano di pendio e non si può sbagliare anche se non so se lo inventò lui.
Io hoi atterrato parecchie volte sia con i diruttori che con i soli alettoni alzati.
Ti confesso che in pianura il diruttore è il mezzo che trovo più naturale per eseguire una discesa corretta "in scala".
In pendio, non posso che confermarti la mia preferenza per l' assenza di diruttori, almeno sugli acrobatici puri.
Se devo avere 2 servi per ala, che siano per alettoni e flap. Profilo varaibile e butterfly (o crown).
Questione di gusti.
ciao
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Vecchio 08 novembre 08, 02:49   #32 (permalink)  Top
manubrio
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Originalmente inviato da Ste41 Visualizza messaggio
Oppure ci infili dentro una di quelle bacchette (del 10) che servono per tenere in posizione le vele delle barche.

E' questa blu
http://i30.tinypic.com/vwyfq9.jpg

Ha resistito a questo
http://i33.tinypic.com/13z93if.jpg
http://i36.tinypic.com/sbovsx.jpg

grazie. indirizzi preziosi.
ciao
  Rispondi citando
Vecchio 20 dicembre 18, 13:20   #33 (permalink)  Top
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Residenza: Padova
Messaggi: 179
Aerofreni alari ASK 21

Salve a tutti,
riprendo questo post trattato circa 10 anni fa,… per ricollegarmi a materiali e modelli di quel tempo, nello specifico gli aerofreni alari. Passo subito a illustravi la situazione per cui scrivo. Recentemente ho acquistato al mercatino di Desenzano un Aliante Vintage un ASK 21 da pendio, lo stesso giaceva sotto un tavolo ricoperto di polvere ed altro,… con la cappottina rotta e un diruttore mancante, con alcuni segni di usura, completo di servi standar.. e ali in buono stato, con fusoliera integra,… guardandolo,….ho sentito una vocina che mi chiamava e mi diceva…sono qui,… prendimi….prendimi..non lasciarmi…, e allora mosso da spirito modellistico e per dar vita a questo modello me lo sono portato a casa, in quanto vorrei ricondizionarlo ad elettrico, …non lapidatemi vi prego… è solo per necessità, non avendo in campo di volo un trainatore ed essendo in Pianura ho optato per questa drastica soluzione, riporto di seguito le caratteristiche del modello.
ASK 21
AA 4 MT
PESO 6.300
Da quello che son riuscito a trovare in rete ho capito che si tratta di un Aliante con un profilo alare a tutto tondo, con prestazioni per il volo termico, ma che può anche sopportare qualche manovra acrobatica. Il materiale dovrebbe essere polistirolo chiuso a sandwich in obeche, la fusoliera è in fibra di vetro, ricoperta in gelcoat bianco. La struttura interna della fusoliera è composta dalla presenza di rinforzi in fibra di vetro, i diruttori alari sono meccanici azionati da un servo standar al centro della fusoliera, e i servi per alettoni sono inseriti sull’ala.
Chiedevo cortesemente, a chi si fosse cimentato nel ricondizionare un aliante di 4 metri ad elettrico, quale soluzione potrei adottare per poterlo portare in volo. Nello specifico chiedo quale sia la motorizzazione elettrica più adeguata. Non vorrei spendere soldini per nulla e comunque non spendere cifre eccessive, specificando il modello del motore, regolatore, elica e batteria impiegata, in quanto dovrei andare a compensare 1.053 Kg di peso di piombo che aveva sul naso, che gli serviva per il perfetto assetto.
Come potete vedere sotto lo stabilizzatore è stato messo uno spessore in gomma per aiutare il modello.
Consigli e quant'altro son ben accetti per la rinascita di questo modello.
Vi allego foto del modello e alcuni particolari che ho già sistemato quali capottina e fusoliera.
Grazie
colgo l’occasione per augurare a tutti Buon Natale
Angelo








__________________
Beta 1400 -Bixler 1400-Aquila Depron 1.400-Cab J3- F22 Raptor-Texan-Aliante swift-Aliante Asw-28 Aliante Asw 24-Aliante Twin Astir-Maxi Swift -Polaris xxl
Aliante Nibbio-

Ultima modifica di Butterfly : 20 dicembre 18 alle ore 13:24
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