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Vecchio 13 maggio 19, 09:15   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di rossy60
 
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Info regolazione albero

Buongiorno a tutti,
possiedo una barca a vela Venus della Mantua venduta anche dalla Graupner con il nome Sephir, ho notato che non appena il vento investe più decisamente le vele facendo inclinare la barca, questa tende a virare in direzione del vento. Premesso che non sono molto ferrato anzi per niente, vi chiedo se è normale o se devo regolare qualcosa, mi viene in mente per esempio l'inclinazione dell'albero agendo sullo strallo e sul patarazzo.
rossy60 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 maggio 19, 11:34   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di eupon
 
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Tanto per cominciare tieni ben tese sartie, strallo e paterazzo...poi fai delle prove inclinando albero verso prua, piccoli spostamenti intendo...in ultimo prova a dare più grasso al fiocco rispetto a quello della randa..
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ciao, Eugenio
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Vecchio 13 maggio 19, 11:40   #3 (permalink)  Top
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L'inclinazione dell'albero può spostare la posizione di spinta ma di solito si tiene perpendicolare alla tuga. Per la precisione si dovrebbe spostare la base...
Se la barca è orziera devi regolare la randa e il fiocco tra di loro. In questo caso tira più il fiocco della randa, cmq un minimo orziera non è un problema, si contrasta col timone.
esponenziale non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 maggio 19, 19:58   #4 (permalink)  Top
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Nono, nella vela rc si tiene fissò il piede e si inclina, di poco, all’ occorrenza l’albero...
Se la barca è orziera vuol dire che spinge di più la randa del fiocco, quindi va smagrita la prima..
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ciao, Eugenio
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Vecchio 15 maggio 19, 16:41   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di CarloRoma63
 
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Se la barca è orziera vuol dire che spinge di più la randa del fiocco, quindi va smagrita la prima..
Formalmente è corretto, ma con la barca molto sbandata subentrano altri fattori che portano la barca inevitabilmente all'orza. La spinta della vela si trova molto sottovento allo scafo ed ancora più sottovento al bulbo, vera e propria ancora, il che obbliga lo scafo a ruotare verso l'orza. Per contrastare questa spinta occorrerebbe appruare l'albero di una misura spropositata, oppure lascare completamente la randa e lasciare in trazione solo il fiocco.
Forse conviene ridurre lo sbandamento lascando un poco sia randa che fiocco. Perdi un pochino di velocità ma mantieni la governabilità.

Carlo
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Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63
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Vecchio 15 maggio 19, 18:31   #6 (permalink)  Top
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Carlo è stato molto più attento di me nel leggere il primo messaggio ed effettivamente ha ragione...se la barca è poco orziera, insomma nella norma, durante una brezza regolare e che non fa sbandare troppo la barca, allora meglio lasciarla come sta...se straorza solo con raffiche più decise facendo sbandare parecchio la barca, conviene proprio lascare le vele con lo stick della radio e mantenere una certa velocità, a raffica finita si chiudono di nuovo...
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Vecchio 16 maggio 19, 10:57   #7 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da eupon Visualizza messaggio
Carlo è stato molto più attento di me nel leggere il primo messaggio ed effettivamente ha ragione...se la barca è poco orziera, insomma nella norma, durante una brezza regolare e che non fa sbandare troppo la barca, allora meglio lasciarla come sta...se straorza solo con raffiche più decise facendo sbandare parecchio la barca, conviene proprio lascare le vele con lo stick della radio e mantenere una certa velocità, a raffica finita si chiudono di nuovo...
ringrazio tutti per le risposte ed effettivamente il "problema" si presenta in caso di brevi raffiche intense ed io lasco entrambe le vele.
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Vecchio 16 maggio 19, 11:04   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di CarloRoma63
 
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Originalmente inviato da rossy60 Visualizza messaggio
ringrazio tutti per le risposte ed effettivamente il "problema" si presenta in caso di brevi raffiche intense ed io lasco entrambe le vele.
Devi considerare anche che quando la barca sbanda molto, le superfici della deriva e, soprattutto, del timone hanno molta meno autorevolezza nel controllare la rotta della barca, lasciandola quindi libera di seguire una rotta dettata principalmente dalla posizione in cui si applicano le varie forze.

Carlo
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Vecchio 07 aprile 22, 13:27   #9 (permalink)  Top
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Barchino con armi auric

Ciao,
rido' freschezza a questo datato " messaggio.
Gli amanti della classe IOM mi scuseranno, ma anche se la mia scelta di lunghezza di modellino dinamico è sempre Loa = 1000 mm. Quel tipo di barche non è che mi piacciono molto.
La mia scelta è caduta su un modello americano, ( rc sloop Emma). Molto carino, molto tradizionale sia nelle forme che nella scelta dei materiali.
Possiedo il disegno cartaceo ( prettamente costruttivo) ! Andrebbe tutto bene, ma ..... ........ ?
Chiedo aiuto ed un consiglio su come procedere perché:
Le linee di contorno sono grossolane;
Il disegno manca di marcatura del CV e di misura ;
Il disegno non indica la distanza del piede albero da prua;
Il disegno è lacunosa sia del CAD, del CG, e del CC.

QUINDI domanda da 1 milione di dollari:
C'è il rischio concreto che la barchina risulti poi storta non asimmetrica, troppo orziera oil contrario o con " troppo timone"?
Tutto perché sto barchino mi piace un caxxxo !
Mi accontento, di quel che ho, e magari sono disposto a eseguire tante "prove" ?
Grazie scusate se sono fuori -moda.
CIAO
Icone allegate
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