05 novembre 08, 12:28 | #61 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Quelli che hanno realizzato il tornado con le derive zavorrate alla fine hanno ottenuto un compromesso funzionale non male, ma non va quanto potrebbe andare un pluriscafo. Credo che per fare un primo cat potrebbe essere una strada da seguire Credo anche che un trimarano abbia inerzie un po' superiori e sia piu` facile farlo "spinto" e prestante e quindi divertente da usare come modello. certo si parla di un tri ultima generazione, con gli scafi laterali sempre galleggianti e plananti. Nel momento in cui si parla di plananti l'esame in idrostatica diventa solo un punto di partenza per dare un equilibrio generale corretto, e poi tutto va reinventato. Si deve giocare con le pressioni e depressioni in modo da garantire che i galleggianti laterali funzionino in regime planante mantenendo l'assetto laterale e longitudinale e garantendo una spinta di galleggiamento che in statica non avrebbero. Lo scafo centrale invece deve fare di tutto per non generare portanza in modo che aumentando al velocita` non cerchi di uscire dall'acqua. Il problema e` che cambiando le dimensioni anche gli effetti idrodinamici cambiano di "intensita`" e quindi tutto quel che funziona bene su scafi di 20 metri diventa poco adeguato nel caso di uno scafo di 1,2 metri dato il differente rapporto tra la superficie velica, il dislocamento e le velocita` che sono e non sono in scala. Quindi, se alcuni parametri e problemi sono chiari, il quantificarli in modo preciso diventa molto difficile, cosi` come modellare delle forme che possano funzionare... e diventa un lavoro lungo e senza troppe garanzie di successo. Come dicevo , lo sto facendo a tempo perso e, per ora, di congelato non c'e` molto. Dal 2002 a oggi ho sviluppato circa 3 progetti di barche a vela e tutti gli altri sono dei derivati... ma qui si tratta di ripartire da zero o quasi. Per sviluppare 1 progetto, di solito ci metto dei mesi perche` piuttosto che mettere in giro amenita` non metto in giro niente, al limite dei consigli su cui non necessariamente poi offro garanzie Come faccio a dire cosa mettere a posto se non lo so?? Alle volte si pensa che ci sia la sfera magica per trovare le soluzioni, ma non e` cosi`. Ci vuole tempo e pazienza, test e prove che, se non fatte con esperimenti pratici, richiedono simulazioni matematiche che comportano ore e ore prima di capire se i risultati sono utili o no... Pero` questo e` fare un progetto e lavorarci seriamente: il che significa che , o lo faccio per me perche` ne sono molto interessato, o lo faccio per lavoro... e magari poi voglio che me lo paghino... e divento uno sfruttatore... e quindi mi passa la voglia a meno di avere un committente Per fare un esempio concreto uno dei miei amici del gruppo ne vuole fare uno e quindi mi ha chiesto di fare qualche pensata a riguardo... Quindi sto facendo delle pensate, lui si fida e sta provando a disegnare qualcosa dietro mia indicazione. Chissa`, magari qualcosa esce e funziona persino... ma ci vuole un po' di tempo ancora. Se voi provate a lavorare nella stessa direzione/classe (mini 40), puo` essere che alcune cose siano "riciclabili", quindi la proposta che posso fare e` di:
Per farsi un'idea conviene guardare qui e copiare l'idea ma rapportata a quel che serve su un modello. Trimaran IDEC Se pero` alla fine non e` giusto, non mi assumo responsabilita` Ciao
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05 novembre 08, 12:52 | #62 (permalink) Top |
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Da considerare che in caso di scuffia, il trimarano, nella più peggiore delle ipotesi, rimane ribaltato con l'albero completamente sommerso. Per avere il tempo di recuperarlo, ovunque stiamo navigando, dobbiamo avere la certezza che non imbarchi acqua che danneggi l'elettronica e un metodo valido, per chi non vuole perdere tempo per fare gli stampi, si può ricorrere al monoblocco di polistirolo rivestito da tessuto e resina epoxy e scavare gli spazi che alloggeranno serv,i batterie e leveraggi vari: inaffondabile! In genere, per mantenerlo "coricato" su un flotter, si ricorre anche ad un galleggiante (esteticamente non molto bello perchè deturpa l'eleganza ma efficace) collocato in testa d'albero, per far si che lo scafo centrale resti completamente lontano dall'acqua e possibilmente, quando ci sono le condizioni, apettare che si rimetta da solo in posizione. |
05 novembre 08, 13:59 | #63 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Quest'ultimo si trovera` solo a pelo d'acqua e non immerso e i laterali non avranno bisogno di aperture o altro e quindi saranno decisamente poco "affondabili". Questa e` una cosa facilmente calcolabile gia` a livello di progetto. Comunque, per una costruzione prototipica, credo che realizzare il tutto in espanso, come dice zazzamita, sia non male. Se poi il gioco funziona si puo` sempre laminargli sopra altri scafi in fibra leggera usando il centrale e uno dei laterali come master (maschio).
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05 novembre 08, 22:22 | #64 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-09-2008 Residenza: bologna
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se ho ben capito, già nessuno di voi è intenzionato a realizzare un catamarano? siete tutti già interessati a un trimarano solo per un problema di presunta stabilità. a questo punto mi trovo punto a capo, nessuno che mi potrà aiutare per un progetto di un cat...continuerò cmq a leggere i vostri commenti e vedere come si sviluppa la cosa |
06 novembre 08, 20:44 | #65 (permalink) Top |
User |
io sono per il cat, gia' fare il doppio degli scafi è piu' lungo, addirittura 3, di cui 2 ugaali e uno diverso. Poi alla file in tri alla fine naviga con il centrale e il laterale sotto vento e quello sopra non tocca, a parita' di classe hai meno piano di appoggio contro la scuffia. Il problema dell'elettronica non l'ho capito, ma se si mette al centro sulle traverse, non vedo differenze con un tri. c'e da considera poi una differenza basilare con un monoscafo con zavorra, che essendo molto piu leggero e planante, molta della forza della vela viene scaricata in velocità. Anche io penso di cominciare con esperimenti in solo estruso. |
06 novembre 08, 23:24 | #66 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-09-2008 Residenza: bologna
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sono contento che ci sia qualcuno che la pensi come me!! volevo chiederti se avevi in già in mento un progetto da seguire per le tue sperimentazioni...partirai pure da qualcosa di concreto, o no? mi farebbe piacere se mi tenessi aggiornato sugli sviluppi, sia nella teoria che nella pratica. io sono in attesa di varare il mio oceanico, è in vernice e deve tornare a breve, però ero già interessato allo studio su carta di un cat, non per forza dalle altissime prestazioni, ma un modello che sappia regalare emozioni...mi capisci? (cosa che non mi suscitano i trimarani) allora che ne dici? io non esculudo che già da questa estate, al massimo l'autunno prossimo di mettermi all'opera... prima vorrei godermi questo mio nuovo modello... |
07 novembre 08, 12:57 | #67 (permalink) Top |
User |
[QUOTE=claudio v;1197125] "Per sviluppare 1 progetto, di solito ci metto dei mesi perche` piuttosto che mettere in giro amenita` non metto in giro niente, al limite dei consigli su cui non necessariamente poi offro garanzie Come faccio a dire cosa mettere a posto se non lo so?? Alle volte si pensa che ci sia la sfera magica per trovare le soluzioni, ma non e` cosi`. Ci vuole tempo e pazienza, test e prove che, se non fatte con esperimenti pratici, richiedono simulazioni matematiche che comportano ore e ore prima di capire se i risultati sono utili o no..." Concordo in pieno con quello detto da Claudo V, ma senza dare torti a nessuno: Mikele, devi sapere che, qualche annetto fa sono rimasto letteralmente estasiato dai trimarani oceanici e volevo a tutti i costi averne uno (rc ovviamente) e come te, sono andato alla pazza e disperata ricerca di qualche straccio di disegno e ho chiesto in giro per i forum.... ma niente di concreto e pensavo che nessuno volesse aiutarmi........ la voglia era tanta che ho deciso di aiutarmi da solo e buttare giù qualche schizzo, basandomi su pochissime informazioni raccattate qua e la; gli schizzi si sono affinati con squadre, righe, matite e calcolatrice e le forme sono diventate sempre più nitide e chiare...........poi ho cominciato a sporcarmi di resina........ Mikele, quello che tento di dirti è che non c'è il "progetto corretto", ma progetti validi da verificare dopo avere fatto il modello o progetti totalmente sbagliati che probabilmente rimarranno allo stato cartaceo. Considera che i disegni di multiscafi reperibili si contano nelle dita di una mano e proprio per questa penuria perchè non realizzi il tuo modello dai disegni del WRc e magari sentire proprio da te le tue impressioni? Magari tu stesso sarai a dire a noi se è un progetto valido o da scartare! Decidi la scala e trasferisci tutto su tavolette di balsa e via. Comincia a lavorarci piano piano, senza trascurare il Vor....... e avrai tra le mani qualcosa di concreto. Io appena posso, metto qualche foto di quello che ho combinato! Almeno chi ci legge, non si trova davanti "poemi" senza immagini Ultima modifica di Zazzamita : 07 novembre 08 alle ore 13:06 |
07 novembre 08, 14:21 | #68 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-09-2008 Residenza: Modena
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Ciao a tutti ragazzi; non vedo l'ora di mettere le mani e cominciare il trimarano, così ci incontreremo in acqua... Intanto, mi sapete dire come si mette in post una foto? il VOR è tornato a casa dalla verniciatura....... |
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