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Vecchio 03 maggio 07, 14:10   #11 (permalink)  Top
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L'avatar di Ste41
 
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http://www.youtube.com/watch?v=3RPYWmdv174
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Dire di essere in male fade equivale a minaccia...
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Vecchio 03 maggio 07, 14:17   #12 (permalink)  Top
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L'avatar di luca.masali
 
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Se ci viene pure la scimmia degli autogiri siam proprio a posto...
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Vecchio 03 maggio 07, 18:18   #13 (permalink)  Top
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L'avatar di AntonioF104
 
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il mezzo no si può guardare però....cazzarola che decollo wow!
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Vecchio 04 maggio 07, 00:38   #14 (permalink)  Top
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L'avatar di lesath82
 
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Io non sono mai stato attratto dagli autogiri, però prima di dire che non mi piacciono vorrei saperne qualcosa di più, potreste dirmi qualcosa su questi rari mezzi? Che pregi hanno? L'idea di far decollare una "girodina" come un elicottero e poi farla traslare come un autogiro sembra interessante, ma che vantaggi avrebbe?
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Vecchio 04 maggio 07, 11:18   #15 (permalink)  Top
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L'avatar di luca.masali
 
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Io non sono mai stato attratto dagli autogiri, però prima di dire che non mi piacciono vorrei saperne qualcosa di più, potreste dirmi qualcosa su questi rari mezzi? Che pregi hanno? L'idea di far decollare una "girodina" come un elicottero e poi farla traslare come un autogiro sembra interessante, ma che vantaggi avrebbe?
L'autogiro ha una storia tragica ed eroica, nella miglior tradizione del "sangre y arena". Nsce dal genio di un sognatore, Juan de la Cierva.
Un ingegnere spagnolo che rimase scioccato vedendo precipitare, a seguito di uno stallo, un bombardiere tyrimotore che lui stesso aveva progettato per l'esercito del suo paese.

Da quel momento, decise di dedicarsi completamente a studiare una macchina che non potesse stallare mai; l' idea guida era fare un aerodina che avesse l'ala sempre in movimento, indipendentemente dalla velocità del mezzo. De la Cierva voleva cancellare dalla sua mente le immagini della tragedia a cui aveva assistito, quindi la sicurezza era la sua prima e unica preoccupazione; gli elicotteri erano ancora di là da venire (siamo nel 1919) ma La Cierva scartò subito l'idea di muovere il rotore con un motore. L'ala doveva girare sempre, senza dipendere da un motore.


Così inventò la soluzione del rotore in autorotazione, che assomiglia a quello dell'elicotero ma si basa su un principio assolutamente diverso, praticamente opposto; le pale generano portanza girando in folle, sono di profilo portante (i primi avevano il Clark Y ) e per poter garantire l'autorotazione hanno un'incidenza negativa rispetto al piatto; la negativa è compensata dal fatto che il piatto stesso ha una notevole(decine di gradi) incidenza positiva rispetto al piano di trazione.
Non c'è passo ciclico né collettivo, i comandi muovono il piatto in avanti e indietro (picchia-cabra) e destra-sinistra (alettoni). Il direzionale è identico a quello degli aerei, mentre il piano di coda è fisso;
In alternativa, i primi autogiri avevano il piatto fisso e usavano comandi aerodinamici da aereo sulla coda, mentre gli alettoni erano delle buffe pinne che sporgevano dalla fusoliera, così:



La trazione è garantita dal motore; nel caso in cui si pianti, poco male: la quota, trasformata in energia cinetica, manterrà l'autorotazione e l'autogiro atterrerà morbidamente. Il problema ovvuiamente è chje i comandi aerodinamici non funzionano se l'autogiro atterra verticale, ecco perché il sistema dei comandi aerodinamici è stato abbandonato in favore dei comandi sul rotore.

Il motore è di solito a elica, ma ce ne sono diversi a reazione; li mettianmo così Stau può farsene uno senza tradire la sua religione ventolara...

L'americano




o turboelica, come lo splendido autogiro agricolo Kamonov



O il folle Farley Rotodyne, autogiro commerciale







E c'erano modelli che il motore non ce l'avevano proprio, come il Focke Achgelis che i tedeschi facevano trainare dai sottomarini per avere un posto dove guardare dall'alto.



Ma torniamo alla tragedia di Juan de la Cierva.
Nel 1927, la rottura in volo di una pala di un autogiro causò un altro disastro aereo, e De la Cierva scoprì il perché: per ragioni aerodinamiche, la pala davanti deve potersi muovere in su e in giù, una cosa che si chiama "Flappeggio" e senza di lui l'autogiro sarebbe incontrollabile, rolelrebbe avanti e indietrop causando un caratteristico delfineggio che è purtroppo, nonostante il flappeggio, la maggior causa di incidenti deglui autogiri moderni e antichi.
Flappa oggi, flappa domani, la pala si spezzò. Juan risolse il problema aggiungendo un meccanismo per cui la pala può muoversio anche orizzontalmente; motivo per cui i rotori degli autogiri sono estremamente molli e mantengono un minimo di rigidità solo quando la macchina vola, grazie alla forza centrifuga.

Lo sviluppo dell'autoguiro ebbe un brusco stop quando La Cierva morì.
Come passeggero di un aereo comemrciale che entrò in uno stallo, l'incubo di tutta la sua vita, il nemico che aveva combattuto fino a venirne annientato.

Poi, dopo la guerra, tornò un certo interesse per l'autogiro, per lo più tra gli appassionati di volo, in quanto l'autogiro non ha vantaggi tali per vincere la concorrenza di aerei ed elicotteri. I suoi detrattori dicono che ha gli svantaggi degli uni e degli altri senza averne i vantaggi.

Nella realtà, vola più veloce di un elicottero ed è più lento di un aereo può atterrare in verticale, ma non può decollare; tutt'al più, lanciando il rotore con una frizione si può fare il "Jump-Take-Off", il decollo a salto, che è una salita ripidissima senza corsa di decollo, che comunque non è verticale ma una salita di oltre 45 gradi a partire da fermo.

L'autogiro non può fare hovering, se non con un vento della miseria proprio davanti al naso, non può stallare ma può innescare un delfinaggio potenzialmente mortale. Non può fare virate troppo strette e non è una macchina dalle grandi doti acrobatiche, anche se qualcuno le acrobazie le fa lo stesso.

Nel modellismo è una macchina bastardella, specie per le limitazioni sull'angolo di virata e per la facilità dui perdere l'orientamento, non avendo un ala che aiuta a capire com'è messo il modello.
luca.masali non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 04 maggio 07, 11:29   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di Makbek
 
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Oh, ma gli autogiri intrigano solo me?

c'è mica qualche altro, qui intorno?

un giorno o l'altro vorrei farne uno, la teoria la conosco; un pò spanne, ma saprei più o meno da dove cominciare...
Ma se qualcuno ci ha già provato, beh, mi piacerebbe proprio sapere come sono andate le cose.
cerrrrtttoooo che mi intrigano gli autogiri!!!

in questo periodo sto cercando di trovare il tempo per costruire un prototipo su cui poi magari mettere su una fusoliera da semiriproduzione ... per ora però vorrei prima di tutto far volare il prototipo. Il dimensionamento al cad l'ho già fatto ed ora sto iniziando a ricavare le pale ... non vi sto a dire quanto è stressante cercare di tirare fuori un ClarkY da un tavoletta di balsa da 300mmX30mmX4mm ho fatto giusto due pale ma questo per come sono fatto vul dire che lo finisco (prima o poi ).

Ho tenuto come riferimento questi due siti più il sito del club italiano dell'autogiro che avete giò postato su questo thread.

http://www.autogyro.com/index.html (che, per quanto brutto a vedersi come sito, è pieno di informazioni utilissime e di bei modelli da cui prendere spunto)

http://www.toflyrc.com/Prove/autogir...i+Claudio&ID=1

Ciao
Mak
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Sito personale: http://www.massimobeschi.it/

Ultima modifica di Makbek : 04 maggio 07 alle ore 11:32
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Vecchio 04 maggio 07, 11:49   #17 (permalink)  Top
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cerrrrtttoooo che mi intrigano gli autogiri!!!

in questo periodo sto cercando di trovare il tempo per costruire un prototipo su cui poi magari mettere su una fusoliera da semiriproduzione ... per ora però vorrei prima di tutto far volare il prototipo. Il dimensionamento al cad l'ho già fatto ed ora sto iniziando a ricavare le pale ... non vi sto a dire quanto è stressante cercare di tirare fuori un ClarkY da un tavoletta di balsa da 300mmX30mmX4mm ho fatto giusto due pale ma questo per come sono fatto vul dire che lo finisco (prima o poi ).

Ho tenuto come riferimento questi due siti più il sito del club italiano dell'autogiro che avete giò postato su questo thread.

http://www.autogyro.com/index.html (che, per quanto brutto a vedersi come sito, è pieno di informazioni utilissime e di bei modelli da cui prendere spunto)

http://www.toflyrc.com/Prove/autogir...i+Claudio&ID=1

Ciao
Mak
Fiko!
Io tempo addietro feci un rotore simil-clark y semplicemente attaccando insieme un bordo d'entrata e un bordo d'uscita e dandoci una bella scartavetrata. Venne bene, ma il progetto finì col rotore, non sapendo come fare a fare gli snodi, i flappeggi e tutto il resto

Intanto ho scoperto chi è il produttore del La Cierva, grazie all'aiuto degli amici di RC Groups:

http://www.laheli.com/web/product.ph...&kategorie=set


son quelli che facevano il brutticello RotoShape, sono cecoslovacchi e online vendono anche solo pale e meccanica
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Vecchio 04 maggio 07, 12:26   #18 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da luca.masali
Io tempo addietro feci un rotore simil-clark y semplicemente attaccando insieme un bordo d'entrata e un bordo d'uscita e dandoci una bella scartavetrata. [cut]
un'idea veramente ottima per quando farò le pale del modello finale di autogiro che ho in testa ... direct control a scoppio bello grosso ad elica spingente.

Ciao
Mak
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Vecchio 04 maggio 07, 15:45   #19 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Makbek
un'idea veramente ottima per quando farò le pale del modello finale di autogiro che ho in testa ... direct control a scoppio bello grosso ad elica spingente.

Ciao
Mak
oh, quando lo fai vogliamo il building log!

magari secchiamo il barò per farci aprire la sezione autogiri. Se ci sono gli ornitotteri, chissà... perché no?
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Vecchio 04 maggio 07, 19:06   #20 (permalink)  Top
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Wow! Ti ringrazio per questo magnifico pezzo di storia dell'aeronautica! Ma se l'autogiro va molto più veloce dell'elicottero allora basta davvero motorizzarlo in decollo (e volendo anche in atterraggio) per ottenere un compromesso che punta ad essere il migliore, no? Avrà pure i difetti di entrambi, ma così avrebbe anche una buona dose dei vantaggi!
Non hai mancato di farmi anche sorridere:

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E c'erano modelli che il motore non ce l'avevano proprio, come il Focke Achgelis che i tedeschi facevano trainare dai sottomarini per avere un posto dove guardare dall'alto.
Già l'idea dell'aquilone autogiro è fuori dal comune, ma se penso che il mezzo traente era un sottomarino la cosa rasenta davvero l'assurdo! Ma funzionava anche sott'acqua? Un "auto-sotto-giro-marino"?

Grazie ancora, gli autogiri ora mi sono meno indifferenti! Seguirò le vostre realizzazioni, e se un giorno sarò capace di fare qualcosa con le mie mani punterò al mezzo ibrido di cui sopra.
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