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Vecchio 01 aprile 21, 08:59   #1 (permalink)  Top
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ATM09A e successive versioni

Constatato su altre discussioni su questo forum, sono contento che finalmente, dopo tanto blaterare su patentino, qr-code e assicurazione si è giunti ad identificare l'unico problema vero per noi aeromodellisti derivante dall'applicazione del Regolamento 2019/947.

L'ATM09 e successive revisioni (la circolare ENAC che regola ed istituisce le aree geografiche nelle vicinanze degli aeroporti e aerosuperfici).

E' fortunatamente un problema con il quale si può ragionare direttamente con ENAC. E' di fatto l'unico "spazio di manovra" sul quale si può interloquire in sede nazionale in quanto il Regolamento Europeo demanda proprio agli stati membri l'identificazione delle no-fly zone (siano esse aree P,D,R o applicate tramite la suddetta circolare).
Faccio notare come gli "spazi normativi" per argomentare "differenzazioni" tra DRONI (classe C1, C2, C3, C5 e C6) ed aeromodelli (C4 e/o autocostruiti) ci sono e la scappatoia deriva proprio dall'applicazione del Regolamento.
Si legge infatti all'articolo 15 del Regolamento 2019/947 (condizioni operative per le zone geografiche di UAS) al punto "c": "consentire l'accesso solo a determinate classi di UAS".
Ragionando quindi sul fatto che gli attuali aeromodelli saranno classificati come appartenenti alla classe C4 (o autocostruiti), si potrebbe pensare, per gli aeromodelli C4 (o autocostruiti) a regole di maggior favore per l'accesso alle aree geografiche definite dall'ATM-09A magari anche limitando ulteriormente il peso massimo al decollo (che per la classe C4 è fissato al max 25Kg) ed abbassarlo che sò a 10Kg, definendo così regole di accesso alle zone geografiche in maniera differenziata tra gli aeromodelli (C4 o autocostruiti ma rientranti nelle specifiche della classe C4) dalle altre classi di droni più sofisticati.

A titolo di esempio si potrebbe ipotizzare che per le zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti sia ammesso, che gli aeromodellisti che volano esclusivamente con aeromodelli in classe C4 con peso inferiore ai 10Kg, possano accedere alle aree (no-fly zone) rispettando criteri diversi dalle altre classi di DRONI (C1, C2, etc....)

Questa interpretazione l'ho trasferita anche scrivendo al presidente della FIAM per fornire uno spunto da argomentare con ENAC e suggerendo di approfittare di questa "concessione normativa" per lavorare con ENAC ed ottenere di differenziare le no-fly zone, oltre che secondo i criteri attualmente previsti dall'ATM09A, introducendo dei vincoli di Classe, ricordando che appunto, gli aeromodelli SONO GIA' UNA CLASSE A PARTE! (la C4 e l'autocostruito).

Se diventiamo bravi e politicamente corretti nei confronti di ENAC e, sopratutto ben predisposti ad applicare le nuove norme, forse, con l'auspicato INTERVENTO delle associazioni di categoria, ne veniamo fuori un pò meno malconci, raddrizzando una situazione molto penalizzante per il nostro hobby/sport.

Come appena detto, questa mia riflessione ho gia avuto modo di trasferirla tramite e-mail al presidente FIAM, che mi ha dato certezza di averla trasferita al neo costituito "gruppo di lavoro (GdL) per il Regolamento EASA". Speriamo ci sia la voglia e l'intelligenza da entrambe le parti (FIAM ed ENAC) di approfondire tale suggerimento.

Ripeto, gli spazi normativi per fare meglio ci sono già, basta volerli sviscerare ed utilizzare!

A questo punto vi esorto, per chi a voglia ed ha conoscenze dirette con i vertici delle categorie associative che ci rappresentano (AeCI, FIAM, FANI, AAVIP) di fare copia ed incolla del presente post, per suggerire, come ho fatto io con FIAM, questa possibile strada per arrivare a quanto da sempre sostenuto, cioè che l'aeromodellismo,, per come è da sempre praticato (mezzi e cultura aeronautica) è molto più sicuro di quanto non lo siano i droni totalmente automatici e quindi merita un trattamento diverso rispetto alle altre classi. La norma già lo prevede (al citato articolo), BASTA RENDERLA APPLICABILE tramite una nuova revisione dell' ATM09A!

Vi prego di non allontanare la discussione dal titolo di questo post. Per tergiversare ne abbiamo di tread aperti.

Vorrei che tutti partecipasse attivamente per ragionare su questo aspetto normativo, sul quali ENAC ha libertà di intervento, libertà concessa dal Regolamento!
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