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Vecchio 11 febbraio 13, 19:03   #1471 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Vecchio 11 febbraio 13, 19:26   #1472 (permalink)  Top
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Parlando di Napoli:"Anche a me qui sembra di essere un altro.
Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso."

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Vecchio 11 febbraio 13, 20:16   #1473 (permalink)  Top
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Vecchio 11 febbraio 13, 21:19   #1474 (permalink)  Top
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Vecchio 11 febbraio 13, 21:42   #1475 (permalink)  Top
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BIRICHIN: il paese dell'incontrario

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Il workshop c'è stato ed è stato molto interessante.
Quel che si è detto, quel che ho detto, vista la Vs considerazione, lo tengo per me.

Con il ritornello "Biri, biri, birichin" era imperniata la pubblicità delle arance Birichin nel "paese dell'incontrario" dove tutto andava veramente all'incontrario.
Al termine del Carosello la bambina protagonista ripeteva sempre: "Io lo so ma non lo dico".
Ed alla ribattuta: "Ma non dici proprio niente?".
"Si, che mi piacciono le arance Birichin" era la risposta finale.
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As my old boss, an Apollo veteran, would often remind us “It’s good to be smart, but it’s better to be lucky.”
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Vecchio 11 febbraio 13, 22:18   #1476 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Con il ritornello "Biri, biri, birichin" era imperniata la pubblicità delle arance Birichin nel "paese dell'incontrario" dove tutto andava veramente all'incontrario.
Al termine del Carosello la bambina protagonista ripeteva sempre: "Io lo so ma non lo dico".
Ed alla ribattuta: "Ma non dici proprio niente?".
"Si, che mi piacciono le arance Birichin" era la risposta finale.
Anche questo è un paese all'incontrario, però non è "Birichin".
Direi piuttosto "Delinquent".


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Vecchio 12 febbraio 13, 00:04   #1477 (permalink)  Top
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Anche questo è un paese all'incontrario, però non è "Birichin".
Direi piuttosto "Delinquent".
In quel carosello c'e' tutta questa discussione, il paese all'incontrario (Italia), i Birichin come certi mariuoli che vengono regolarmente eletti e/o nominati (ognuno metta il suo 'nemico' preferito), "io lo so ma non lo dico" come .... certi aeromodellisti
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Vecchio 12 febbraio 13, 09:46   #1478 (permalink)  Top
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Viste le richieste ed alla faccia di volettino e Biv, per noon penalizzare chi nell' aeromodellismo ci mette la passione e soprattutto la faccia, ecco un resoconto della giornata di ieri.

Atmosfera molto rilassata, circa 100 persone, al 99% titolari di ditte di aerolavoro o amministrazioni pubbliche ed enti di ricerca che si avvalgono dell' utilizzo di droni.

I Dirigenti ENAC dopo aver illustrato la normativa che tutti conosciamo, ed aver mostrato i ben noti filmati di Youtube ITALIANI dove droni (modelli tradizionali e quadricotteri) radiocomandati compiono ogni genere di pericolosa nefandezza,hanno dato modo a chi ne avesse fatto richiesta di intervenire.
Dopo un primo intervento dove si invitava a maggior chiarezza nelle definizioni utlizzate nella normativa, l' Ing ********* dell' Enac ammetteva che secondo luila posizione degli "aeromodelli", intesa come pratica sportiva/ludica/hobbistica andrebbe stralciata dall' attuale normativa sui mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR)ed analizzata in apposito provvedimento a se stante.
Sui mezzi APR l' ENAC è anche intenzionata a recepire le normative che arriveranno, a livello Europeo, dell' EASA. Il che significa che per gli APR non è previsto un limite inferiore di peso e che particolari accortezze devono esser necessarie per mezzi APR sopra i 20 kg e sopra i 150 kg.
Di fatto, detto in parole povere, l' FPV è finito.

Dopo due interventi sono stato chiamato ad esporre i miei dubbi e quesiti di aeromodellista in merito alla normativa.
Visti i dubbi di Enac ho dato una mia definizione di "aeromodello".
"Aeromodello RC". come "simulacro di aeromobile a scopo sportivo ludico pilotato a vista tramite radiocomando".
Qualora su questo aeromodello siano installati strumenti di registrazione in locale o trasmissione in tempo reale a terra o acquisizione di immagini e filmati o dati (escluse le telemetrie verso terra dei dati del modello stesso, stato batterie, rateo di salita, temperature dei sensori di bordo) l' aeromodello cessa di chiamarsi Aeromodello per diventare un vero e proprio APR, sia esso un ex-aeromodello, un quadricottero, ecc ecc, e qualsiasi sia il suo peso. Su questa definizione ho notato molto interesse e consensi dal tavolo di chi presiedeva l' assemblea in quanto ritenuta in linea con gli scopi per cui è stata emanata questa BOZZA.

A seguire, per gli aeromodelli, ho invitato i redattori della Bozza ad adottare le Norme FAI già esistenti per l' Aeromodellismo, elevando a 25 Kg il limite massimo per evitare le costose certificazioni necessarie.
Ha riscosso interesse la proposta di rilasciare notam o istituire, ove possibile, "Aree segregate" per campi di volo per aeromodelli.
Per il volo in pendio con alianti RC a loro detta non ci sono problemi, in quanto propensi a considerare come l' altezza massima x metri oltre la cima piu alta negli immediti paraggi della zona di volo ed in quanto (sic!) mezzi sprovvisti di motore.
I vertici Enac presenti e disponibilissimi anche nelle chiacchiere a margine del Workshop hanno ammesso di non aver problemi a rilasciare notam o istituire aree segregate fino alle quote di nostro interesse.
Ovviamente al di fuori di ATZ e zone di particolare interesse per il traffico aereo o zone popolate o vicine ad insediamenti umani. Per Enac tali Notam o aree segregate possono avere tranquillamente validità annuale, pluriennale ed anche Permanente.

In definitiva sembrano ben disposti ad accettare le nostre osservazioni, anzi, ce le chiedono.
Il workshop è quindi proseguito con domande sugli APR veri e propri, controllo traffico aereo, per noi di scarso interesse, ma è apparso evidente che molte ditte, che si sono gettate sull' affare, stanno sollecitando chiarezza ed albi professionali di categoria. Si è anche parlato di frequenze dei radio-link ad uso degli APR, con coinvolgimento del Min delle Comunicazioni, onde rendere queste frequenze sicure e ad uso esclusivo degli APR.


Su cento persone presenti, gli interventi, oltre a me stesso, sono stati altri 7, inclusi quelli di Ministero Trasporti, ENAV ed altri Enti Pubblici e società Private, per un totale di due ore circa.
Il mio intervento ha "intrattenuto la platea per circa 20 minuti"


Robbè
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Vecchio 12 febbraio 13, 09:51   #1479 (permalink)  Top
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Viste le richieste ed alla faccia di volettino e Biv, per noon penalizzare chi nell' aeromodellismo ci mette la passione e soprattutto la faccia, ecco un resoconto della giornata di ieri.

Atmosfera molto rilassata, circa 100 persone, al 99% titolari di ditte di aerolavoro o amministrazioni pubbliche ed enti di ricerca che si avvalgono dell' utilizzo di droni.

I Dirigenti ENAC dopo aver illustrato la normativa che tutti conosciamo, ed aver mostrato i ben noti filmati di Youtube ITALIANI dove droni (modelli tradizionali e quadricotteri) radiocomandati compiono ogni genere di pericolosa nefandezza,hanno dato modo a chi ne avesse fatto richiesta di intervenire.
Dopo un primo intervento dove si invitava a maggior chiarezza nelle definizioni utlizzate nella normativa, l' Ing ********* dell' Enac ammetteva che secondo luila posizione degli "aeromodelli", intesa come pratica sportiva/ludica/hobbistica andrebbe stralciata dall' attuale normativa sui mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR)ed analizzata in apposito provvedimento a se stante.
Sui mezzi APR l' ENAC è anche intenzionata a recepire le normative che arriveranno, a livello Europeo, dell' EASA. Il che significa che per gli APR non è previsto un limite inferiore di peso e che particolari accortezze devono esser necessarie per mezzi APR sopra i 20 kg e sopra i 150 kg.
Di fatto, detto in parole povere, l' FPV è finito.

Dopo due interventi sono stato chiamato ad esporre i miei dubbi e quesiti di aeromodellista in merito alla normativa.
Visti i dubbi di Enac ho dato una mia definizione di "aeromodello".
"Aeromodello RC". come "simulacro di aeromobile a scopo sportivo ludico pilotato a vista tramite radiocomando".
Qualora su questo aeromodello siano installati strumenti di registrazione in locale o trasmissione in tempo reale a terra o acquisizione di immagini e filmati o dati (escluse le telemetrie verso terra dei dati del modello stesso, stato batterie, rateo di salita, temperature dei sensori di bordo) l' aeromodello cessa di chiamarsi Aeromodello per diventare un vero e proprio APR, sia esso un ex-aeromodello, un quadricottero, ecc ecc, e qualsiasi sia il suo peso. Su questa definizione ho notato molto interesse e consensi dal tavolo di chi presiedeva l' assemblea in quanto ritenuta in linea con gli scopi per cui è stata emanata questa BOZZA.

A seguire, per gli aeromodelli, ho invitato i redattori della Bozza ad adottare le Norme FAI già esistenti per l' Aeromodellismo, elevando a 25 Kg il limite massimo per evitare le costose certificazioni necessarie.
Ha riscosso interesse la proposta di rilasciare notam o istituire, ove possibile, "Aree segregate" per campi di volo per aeromodelli.
Per il volo in pendio con alianti RC a loro detta non ci sono problemi, in quanto propensi a considerare come l' altezza massima x metri oltre la cima piu alta negli immediti paraggi della zona di volo ed in quanto (sic!) mezzi sprovvisti di motore.
I vertici Enac presenti e disponibilissimi anche nelle chiacchiere a margine del Workshop hanno ammesso di non aver problemi a rilasciare notam o istituire aree segregate fino alle quote di nostro interesse.
Ovviamente al di fuori di ATZ e zone di particolare interesse per il traffico aereo o zone popolate o vicine ad insediamenti umani. Per Enac tali Notam o aree segregate possono avere tranquillamente validità annuale, pluriennale ed anche Permanente.

In definitiva sembrano ben disposti ad accettare le nostre osservazioni, anzi, ce le chiedono.
Il workshop è quindi proseguito con domande sugli APR veri e propri, controllo traffico aereo, per noi di scarso interesse, ma è apparso evidente che molte ditte, che si sono gettate sull' affare, stanno sollecitando chiarezza ed albi professionali di categoria. Si è anche parlato di frequenze dei radio-link ad uso degli APR, con coinvolgimento del Min delle Comunicazioni, onde rendere queste frequenze sicure e ad uso esclusivo degli APR.


Su cento persone presenti, gli interventi, oltre a me stesso, sono stati altri 7, inclusi quelli di Ministero Trasporti, ENAV ed altri Enti Pubblici e società Private, per un totale di due ore circa.
Il mio intervento ha "intrattenuto la platea per circa 20 minuti"


Robbè
sembra che la strada sia verso il buon senso, speriamo.
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L'avatar di dea90
 
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Grazie robbè per l'impegno preso e per il resoconto...non mi è chiara solo una cosa sul tuo intervento: se io metto una gopro sul modello per fare un filmato mi diventa automaticamente un APR?
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