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msette 06 marzo 13 18:24

Citazione:

Originalmente inviato da salvatopo (Messaggio 3674976)
Mi è oscuro il perchè filmare qualcosa sia considerato "eludere la normativa" se fatto con un drone, mentre perfettamente normale se fatto con un cellulare, con una telecamera portatile o con una reflex fatto salvo, naturalmente, il discorso sicurezza.

In altre parole secondo me il problema non dovrebbero essere le riprese, ma il fatto che non si dovrebbe poter svolazzare sulla folla senza controllo o senza le necessarie autorizzazioni e con le dovute prescrizioni di sicurezza.

Principale scopo della bozza Enac non è impedire le riprese o la fotografia o la tutela della privacy, o rovinare la giornata agli aeromodellisti, ma regolamentare una volta per tutte la questione degli aeromobili a pilotaggio remoto, conosciuti impropriamente ai più anche col nome di droni, definendone status giuridico, specifiche tecniche e i possibili impieghi, rappresentando, questi ultimi, una grossa occasione commerciale per gli operatori del settore. Per fare questo deve fissare alcuni paletti: divisione tra attività professionale e attività hobbistica, considerando che attualmente molta tecnologia è disponibile anche per uso ludico, si pensi al pilotaggio FPV piuttosto che alla possibilità di controllo mediante programmazione della rotta utilizzando un'unità computerizzata asservita al GPS, assoggettando la prima al regime tipico degli aeromobili (codice di navigazione aerea e relative certificazioni) ed escludendone la seconda; regolamentazione del lavoro aereo, concesso solo per gli APR, creazione di norme che impediscano o limitino drasticamente, la possibilità di elusione delle norme previste per gli APR, da parte di quei soggetti che, o per incoscienza o per calcolo economico non vogliono assoggettarsi a tutte quelle norme che verranno dettate, fondamentalmente per motivi di sicurezza e certezza del diritto, essendo lo spazio aereo già abbondantemente frequentato dall'aviazione militare/commerciale/generale/ulm. Sicurezza (in ambito aereonautico) significa anche conseguire abilitazioni certe soggette a periodica revisione e non rilasciate da scuole più o meno fantasiose, certificazione dei materiali e controlli sull'attività di volo, tutte voci che hanno un costo, spesso notevole. E quali sono le principali attività economiche possibili con questa nuova categoria di velivoli? Principalmente videosorveglianza e mappatura del territorio, riprese e fotografia aerea di aree e manifestazioni, il tutto svolto mediante pilotaggio remoto, che nella stragrande maggioranza dei casi, non può esser condotto a vista ma richiede ausili visivi e computer di bordo. Le stesse tecnologie, di gran lunga meno affidabili e senza alcuna certificazione, se le può procurare chiunque (ad es. canale Hobby King) e già attualmente vengono utilizzate, pensate a tutti quei fotografi che, senza alcuna preparazione, si sono buttati sull'acquisto di multirotori dotati di pilotaggio in FPV, videocamere per ripresa aerea e svolazzano indisturbati per cerimonie e manifestazioni. Enac vuole assolutamente evitare, non solo le bravate di qualche incosciente, ma soprattutto che figure, definiamole border line, possano svolgere professionalmente queste attività, camuffandole da prestazioni hobbistiche e l'unico sistema che possa dare risultati apprezzabili, è proibire, in assenza di certificazione APR, la possibilità di invio a terra di immagini cosa che, oltre a impedire, purtroppo, l'fpv amatoriale, elimina, una volta per tutte, la possibilità di sconfinamento per i furbi (quando c'è di mezzo il codice penale tutti diventano più ragionevoli) . Non discuto sul fatto se sia giusto o ingiusto, ma mettendomi nei loro panni, il ragionamento non fa una piega

greg89 06 marzo 13 18:29

Citazione:

Originalmente inviato da msette (Messaggio 3675448)
Principale scopo della bozza Enac non è impedire le riprese o la fotografia o la tutela della privacy, o rovinare la giornata agli aeromodellisti, ma regolamentare una volta per tutte la questione degli aeromobili a pilotaggio remoto, conosciuti impropriamente ai più anche col nome di droni, definendone status giuridico, specifiche tecniche e i possibili impieghi, rappresentando, questi ultimi, una grossa occasione commerciale per gli operatori del settore. Per fare questo deve fissare alcuni paletti: divisione tra attività professionale e attività hobbistica, considerando che attualmente molta tecnologia è disponibile anche per uso ludico, si pensi al pilotaggio FPV piuttosto che alla possibilità di controllo mediante programmazione della rotta utilizzando un'unità computerizzata asservita al GPS, assoggettando la prima al regime tipico degli aeromobili (codice di navigazione aerea e relative certificazioni) ed escludendone la seconda; regolamentazione del lavoro aereo, concesso solo per gli APR, creazione di norme che impediscano o limitino drasticamente, la possibilità di elusione delle norme previste per gli APR, da parte di quei soggetti che, o per incoscienza o per calcolo economico non vogliono assoggettarsi a tutte quelle norme che verranno dettate, fondamentalmente per motivi di sicurezza e certezza del diritto, essendo lo spazio aereo già abbondantemente frequentato dall'aviazione militare/commerciale/generale/ulm. Sicurezza (in ambito aereonautico) significa anche conseguire abilitazioni certe soggette a periodica revisione e non rilasciate da scuole più o meno fantasiose, certificazione dei materiali e controlli sull'attività di volo, tutte voci che hanno un costo, spesso notevole. E quali sono le principali attività economiche possibili con questa nuova categoria di velivoli? Principalmente videosorveglianza e mappatura del territorio, riprese e fotografia aerea di aree e manifestazioni, il tutto svolto mediante pilotaggio remoto, che nella stragrande maggioranza dei casi, non può esser condotto a vista ma richiede ausili visivi e computer di bordo. Le stesse tecnologie, di gran lunga meno affidabili e senza alcuna certificazione, se le può procurare chiunque (ad es. canale Hobby King) e già attualmente vengono utilizzate, pensate a tutti quei fotografi che, senza alcuna preparazione, si sono buttati sull'acquisto di multirotori dotati di pilotaggio in FPV, videocamere per ripresa aerea e svolazzano indisturbati per cerimonie e manifestazioni. Enac vuole assolutamente evitare, non solo le bravate di qualche incosciente, ma soprattutto che figure, definiamole border line, possano svolgere professionalmente queste attività, camuffandole da prestazioni hobbistiche e l'unico sistema che possa dare risultati apprezzabili, è proibire, in assenza di certificazione APR, la possibilità di invio a terra di immagini cosa che, oltre a impedire, purtroppo, l'fpv amatoriale, elimina, una volta per tutte, la possibilità di sconfinamento per i furbi (quando c'è di mezzo il codice penale tutti diventano più ragionevoli) . Non discuto sul fatto se sia giusto o ingiusto, ma mettendomi nei loro panni, il ragionamento non fa una piega

troppe parole, non ho voglia di leggerle..:lol:

grifonevolante 06 marzo 13 18:32

Citazione:

Originalmente inviato da msette (Messaggio 3675448)
Principale scopo della bozza Enac non è impedire le riprese o la fotografia o la tutela della privacy, o rovinare la giornata agli aeromodellisti, ma regolamentare una volta per tutte la questione degli aeromobili a pilotaggio remoto, conosciuti impropriamente ai più anche col nome di droni, definendone status giuridico, specifiche tecniche e i possibili impieghi, rappresentando, questi ultimi, una grossa occasione commerciale per gli operatori del settore. Per fare questo deve fissare alcuni paletti: divisione tra attività professionale e attività hobbistica, considerando che attualmente molta tecnologia è disponibile anche per uso ludico, si pensi al pilotaggio FPV piuttosto che alla possibilità di controllo mediante programmazione della rotta utilizzando un'unità computerizzata asservita al GPS, assoggettando la prima al regime tipico degli aeromobili (codice di navigazione aerea e relative certificazioni) ed escludendone la seconda; regolamentazione del lavoro aereo, concesso solo per gli APR, creazione di norme che impediscano o limitino drasticamente, la possibilità di elusione delle norme previste per gli APR, da parte di quei soggetti che, o per incoscienza o per calcolo economico non vogliono assoggettarsi a tutte quelle norme che verranno dettate, fondamentalmente per motivi di sicurezza e certezza del diritto, essendo lo spazio aereo già abbondantemente frequentato dall'aviazione militare/commerciale/generale/ulm. Sicurezza (in ambito aereonautico) significa anche conseguire abilitazioni certe soggette a periodica revisione e non rilasciate da scuole più o meno fantasiose, certificazione dei materiali e controlli sull'attività di volo, tutte voci che hanno un costo, spesso notevole. E quali sono le principali attività economiche possibili con questa nuova categoria di velivoli? Principalmente videosorveglianza e mappatura del territorio, riprese e fotografia aerea di aree e manifestazioni, il tutto svolto mediante pilotaggio remoto, che nella stragrande maggioranza dei casi, non può esser condotto a vista ma richiede ausili visivi e computer di bordo. Le stesse tecnologie, di gran lunga meno affidabili e senza alcuna certificazione, se le può procurare chiunque (ad es. canale Hobby King) e già attualmente vengono utilizzate, pensate a tutti quei fotografi che, senza alcuna preparazione, si sono buttati sull'acquisto di multirotori dotati di pilotaggio in FPV, videocamere per ripresa aerea e svolazzano indisturbati per cerimonie e manifestazioni. Enac vuole assolutamente evitare, non solo le bravate di qualche incosciente, ma soprattutto che figure, definiamole border line, possano svolgere professionalmente queste attività, camuffandole da prestazioni hobbistiche e l'unico sistema che possa dare risultati apprezzabili, è proibire, in assenza di certificazione APR, la possibilità di invio a terra di immagini cosa che, oltre a impedire, purtroppo, l'fpv amatoriale, elimina, una volta per tutte, la possibilità di sconfinamento per i furbi (quando c'è di mezzo il codice penale tutti diventano più ragionevoli) . Non discuto sul fatto se sia giusto o ingiusto, ma mettendomi nei loro panni, il ragionamento non fa una piega

Ottime osservazioni ,spero siano considerate a tema ....:lol:

msette 06 marzo 13 18:45

A scanso di equivoci, la presenza a bordo di telecamere che si limitino a registrare immagini per poi visionarle a terra e per motivi amatoriali, come ad es. le classiche Keycam, salvo ripensamenti, non trasformeranno automaticamente il modello in un APR.

Hell 13 06 marzo 13 19:02

Citazione:

Originalmente inviato da grifonevolante (Messaggio 3675467)
Ottime osservazioni ,spero siano considerate a tema ....:lol:

riconfermo che secondo me quelle di msette sono le uniche parole veramente a tema in 208 pagine scritte sino ad ora :shutup:

contaxrts 06 marzo 13 19:11

Citazione:

Originalmente inviato da romoloman (Messaggio 3675196)
Volo Libero

e

Aeromobile a Pilotaggio Remoto
trova la piccola differenza....

" Volo libero" è un termine gergale... in realtà il volo è programmato per quanto possibile dagli strumenti installati a bordo...
... e il mio termine di paragone non è il volo a pilotaggio remoto ma quello a pilotaggio automatico indipendente da ogni tipo di pilotaggio umano...

Pino Galopp 06 marzo 13 19:50

Citazione:

Originalmente inviato da contaxrts (Messaggio 3675526)
" Volo libero" è un termine gergale... in realtà il volo è programmato per quanto possibile dagli strumenti installati a bordo...
... e il mio termine di paragone non è il volo a pilotaggio remoto ma quello a pilotaggio automatico indipendente da ogni tipo di pilotaggio umano...

In realtà per le categorie F1 la programmazione consiste in una sequenza di fasi di volo ( salita, eventuale rimessa, planata in virata, discesa in antitermica, nei veleggiatori da pendio forse anche qualche sequenza di volo in virata ed in rettilineo alternate, oltre al mantenimento di una rotta per mezzo del magnete ) ma nessuna di queste avviene in relazione al terreno, non esiste controllo satellitare o ritorno al punto di lancio ( se non sono subentrate modifiche ai regolamenti ).
I modelli quindi, attuando queste fasi di volo all'interno di masse d'aria in spostamento verticale ( termiche ) od orizzontale per effetto del vento, sono di fatto liberi e non controllati.

contaxrts 07 marzo 13 12:16

Citazione:

Originalmente inviato da Pino Galopp (Messaggio 3675589)
In realtà per le categorie F1 la programmazione consiste in una sequenza di fasi di volo ( salita, eventuale rimessa, planata in virata, discesa in antitermica, nei veleggiatori da pendio forse anche qualche sequenza di volo in virata ed in rettilineo alternate, oltre al mantenimento di una rotta per mezzo del magnete ) ma nessuna di queste avviene in relazione al terreno, non esiste controllo satellitare o ritorno al punto di lancio ( se non sono subentrate modifiche ai regolamenti ).
I modelli quindi, attuando queste fasi di volo all'interno di masse d'aria in spostamento verticale ( termiche ) od orizzontale per effetto del vento, sono di fatto liberi e non controllati.

secondo me sono modelli a pilotaggio autonomo...
l'unica differenza con i più sofisticati droni ( a pilotaggio autonomo e non da umano in remoto ) è nel numero delle variabili considerate dall'apparecchiatura di bordo che è meccanica piuttosto che elettronica... anzi, ultimamente si stanno diffondendo pure quelle elettroniche...
ma visto che non ci capiamo, io resto della mia opinione e tu della tua...

romoloman 07 marzo 13 12:52

Citazione:

Originalmente inviato da contaxrts (Messaggio 3676724)
secondo me sono modelli a pilotaggio autonomo...
l'unica differenza con i più sofisticati droni ( a pilotaggio autonomo e non da umano in remoto ) è nel numero delle variabili considerate dall'apparecchiatura di bordo che è meccanica piuttosto che elettronica... anzi, ultimamente si stanno diffondendo pure quelle elettroniche...
ma visto che non ci capiamo, io resto della mia opinione e tu della tua...

Il problema è che ENAC ha lasciato fuori dalle balle il volo libero proprio perché libero e non remotamente controllato, e che qui l'unica opinione che conta non è ne la mia ne la tua ma quella di ENAC.
Una miccia antitermica non è per ENAC un controllo remoto....
Se la tua aerodina da volo libero volasse per waypoints gps non sarebbe più da volo libero.
Che poi abbiano propulsione ad elastico, a CO2, termico, elettrico o semplicemente siano dei veleggiatori non gliene importa di meno..
Non sono mezzi atti a fare lavoro aereo...

Indoor 07 marzo 13 19:54

potrebbe succedere anche in Italia?
 
Paura al Jfk di New York, 'drone' sfiora aereo Alitalia in volo - Affaritaliani.it

Anche in USA sembra che a 5 Miglia dagli aeroporti non si possa superare i 120 metri!


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