Originalmente inviato da sciurpadrun
(Messaggio 2659749)
La visione, pochi giorni or sono, di un documentario dedicato alla vita e alle imprese, o meglio le malefatte, dell'imperatore romano Caligola, mi ha colpito per le profonde similitudini con la storia del nostro Presidente Ehstikatzi. Cominciamo dall'inizio, cioè dall'infanzia: come Caligola, anche il nostro eroe, il cui vero nome è Caio Velcro Beppone, detto Ehstìkatzi grazie alle esclamazioni ( non sempre in senso positivo) che i suoi voli sapevano suscitare al tempo dei suoi esordi aeromodellistici, è stato strappato alla famiglia per essere allevato da uno zio dissoluto, tale Gaio Prepuzio, che lo inizia ai perversi piaceri dell'aeromodellismo dinamico. Fin dalla più tenera età il Nostro manifesta un inquietante, morboso interesse per la progettazione di aeromodelli, costruendo balsetta di squisita fattura con cui decapita al volo gli innocenti animaletti del suo giardino. Ancora giovanissimo, viene eletto a furor di popolo, Presidente di un gruppo aeromodellistico, sfruttando abilmente il prestigio ottenuto come costruttore e pilota, e per un poco tutto sembra filare liscio, poi la drammatica svolta: il Nostro manifesta i primi segni di quella megalomania e quell'alterigia, unite a sadica crudeltà e all'estrema facilità alla collera, che d'ora in poi, saranno i tratti distintivi della sua personalità. Chiede e ottiene titoli sempre più altisonanti, da Cavaliere dell'Ordine del Balsa fino a Gran Trainatore; fa pubbliche dichiarazioni sconcertanti, come quando afferma: " ...sul mio campo di volo non tramonta mai il Sole!", o ancora, quando in occasione di una grigliata al campo, invita i soci che chiedono pane a mangiarsi le lipo. Non perde occasione per umiliare pubblicamente i membri del consiglio, del gruppo e chiunque osi mettere in dubbio la sua autorità, al contempo discute animosamente nel Foro, o meglio sul Forum, attaccandosi puntigliosamente a qualsivoglia pretesto per scatenare guerre mediatiche; in particolare, come il suo illustre predecessore, sembra avere un rapporto difficile con le genti abitanti i territori del Nord e dell'Ovest, mentre tesse alleanze con satrapi orientali, quali il re Ranox I. Il suo narcisismo non conosce limiti, imponendo ai soci turni di lavoro massacranti e inenarrabili sacrifici per l'abbellimento di ciò che considera il proprio personale Impero, Campo Gaudio; e colpisce con ferocia chiunque gli si opponga, tanto che alcuni soci, sfiancati, gettano la spugna, ma difficilmente riescono comunque a sfuggire alla sua ira funesta. Da parte sua, sfugge miracolosamente a una serie di attentati, l'ultimo dei quali, operato da un misconosciuto patriota, Ciano, lede irreparabilmente la sua virilità. Ma il colmo viene raggiunto il giorno che chiede ad un esterrefatto consiglio di eleggere a Vicepresidente il proprio aliante preferito, I-EHSTI, affermando con disprezzo che: "...sarebbe in grado di farlo meglio di tanti altri". A quel punto il consiglio decide di correre ai ripari, l'unica strada percorribile sembra essere quella dell'eliminazione fisica del tiranno, viene quindi ordita una congiura; e il giorno stabilito, approfittando della confusione di una manifestazione aeromodellistica, trenta colpi di tagliabalsa metteranno tragicamente fine alla sua sciagurata esistenza. |