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Vecchio 08 luglio 12, 14:28   #51 (permalink)  Top
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L'avatar di -RsX-
 
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io ci ho provato con due batterie al piombo 12v 17Ah in serie
stavo armeggiando vicino al caricabatterie spostando di canale le batterie quando le due banane, collegate con fili di atx da 1mm di diametro e coccodrilli alle batterie, si sono toccate!
il corto è durato 2 o 3 secondi durante i quali si è alzata una cortina fumogena che non mi ha fatto vedere più niente se non il rosso rovente dei cavetti
quindi ho annaspato con le mani e per fortuna si è sfilato il cavo dal coccodrillo dove la saldatura si era sciolta
invece i cavetti di 50cm 20awg non si sono fusi, isolamento squagliato ma il conduttore intero
-RsX- non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 luglio 12, 17:37   #52 (permalink)  Top
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L'avatar di zazan8
 
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Il mio meccanico, mi ha raccontato che quando era giovane e inesperto malcapitatmente cambiando una batteria ha fatto un corto accidentale che è si è chiuso tramite la fede (anello). Se pur per una frazione di secondo, gli ha provocato un ustione grave. Poi mi pare abbia pure divorziato per non dover portare anelli
zazan8 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 luglio 12, 09:12   #53 (permalink)  Top
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L'avatar di Archi
 
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Una batteria in corto franco è generalmente in grado di dare molta più corrente di quello che dicono i suoi C.

Io ho visto una chiave del 13 parzialmente fusa perchè appoggiata incautamente sui poli di una batteria al piombo a 12 V.

Detto questo un corto di questo genere è una sciagure perggiori che possono capitare a chi lavora con grossi pacchi batterie (infatti mettono tutti dei fusibili).

Per quanto riguarda fondere il rame, io ho visto anche un evento di corto franco su di una dinamo da 480 kW, prima dell'intervento delle protezioni, è bruciato l'isolamento dei cavi (quelli blu che interrano nelle strade), ma il rame è rimasto perfettamente integro.

Ciao.
Archi non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 luglio 12, 09:36   #54 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Naraj Visualizza messaggio
Per saldare, non serve solo fondere lo stagno, ma bisogna riscaldare a circa 200 gradi anche le parti da stagnare.
Con 15 Watt puoi saldare solo due fili molti sottili, Non puoi saldare sicuramente i cavi di una batteria.
Con un saldatore di 50-100 Watt, puoi fare delle saldature con masse metalliche molto importanti.

Naraj.
Guarda che come ti ha detto RsX basta fondere lo stagno per "vaporizzare la saldatura" mica devi riscaldare a 200 gradi il resto
Poi se non cred prova, a me è successo altro che esplosione lipo...
helipier non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 luglio 12, 10:06   #55 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
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Originalmente inviato da helipier Visualizza messaggio
Guarda che come ti ha detto RsX basta fondere lo stagno per "vaporizzare la saldatura" mica devi riscaldare a 200 gradi il resto
Poi se non cred prova, a me è successo altro che esplosione lipo...
Il mio discorso era quello di dire che, per sciogliere un sottile filo di stagno in aria, può bastare un saldatore da 15 Watt, ma se con lo stesso stagno vuoi fare una saldatura su del filo di rame da 2,5-4 mmq questa potenza non ti basta. Probabilmente, in questo caso, con 15 watt sciogli lo stagno, ma non saldi un bel "tubo".

Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 luglio 12, 10:13   #56 (permalink)  Top
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Guarda probabilmente non ho descritto bene quello che mi è successo, hai ragione che per saldare fili di un certo diametro ci vogliono i watt (non 15 molto di più), nel mio caso lipetta da 3 celle e 30C, cavi da circa 1,5 mm di diametro, connettori rotondi a banana da 2 mm circa, il filo era poggiato dentro l'incavo apposito e saldato, mi è capitato di cortocircuitare i fili e prima che potessi staccarli il calore generato ha liquefatto lo stagno e il filo si è liberato dal connettore.
Probabilmente ho avuto fortuna, se fosse rimasto in contatto il filo con il connettore anche senza stagno sicuramente avrei rischiato l'esplosione.
Per fortuna credo che ci sia spesso una buona probabilità che il filo si stacchi dal connettore in caso di corto per liquefazione dello stagno altrimenti sai quanti botti...
helipier non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 luglio 12, 10:20   #57 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da andrea_dm Visualizza messaggio

Insisto e mi ripeto: sono batterie IN SERIE e la corrente di scarica totale di una serie (che siano due batterie o duecento cambia ben poco) e’ pari a quella dell’elemento in grado di fornire la corrente maggiore

Trascurando alcuni fattori minori, se sono tutti elementi da 3A e uno e’ da 4A (45C / 90C) la scarica massima teorica sara’ 90 * 4 = 360 A
Se nella serie infili anche un solo elemento da 5A 45/90C la scarica sara’ 450 Ampere e cosi’ via …

MA …
E’ tutta teoria … perche’ cortocircuitando un elemento da svariati Ampere si “fanno uscire“ di colpo piu’ dei 400 o 500 Ampere previsti da una “scarica massima” cioe’ ancora in sicurezza sia pure per pochi secondi: la corrente sara’ maggiore (a volte MOLTO maggiore, dipende da come e’ costruito l’elemento) e il processo sara’ talmente distruttivo da creare all’istante fusioni nei normali cavi, nei connettori e nelle loro saldature, nelle saldature all’interno degli elementi …..
Poi c’e’ l’immediato e brusco aumento di calore nell’elemento che provoca una rapida produzione di idrogeno e al primo cedimento dell’involucro (con quel calore regge al massimo un paio di secondi, forse meno) l’esplosione, probabilmente seguita dall’esplosione di altri elementi adiacenti …

“Liberare” di colpo da una batteria (qualunque sia) 500 e piu’ Ampere (ma a che scopo poi?) e’ pericoloso come maneggiare una piccola bomba innescata



Appunto..
e ci si puo’ rendere conto facilmente di cosa accade se si considera anche solo la sezione dei cavi di collegamento: in applicazioni professionali (o comunque dove la sicurezza e’ importante e di deve evitare il surriscaldamento) si considera nel calcolo una corrente massima di 3 o 4 Ampere per ogni millimetro quadro di conduttore (rame), nelle applicazioni piu’ “scarse” (consumer) si ariva anche a 6 o 7 Ampere per millimetro quadro (ma sfiorando a volte la “zona pericolo”)
Consideriamo 6 Ampere per millimetro quadro: per far passare “indenni” 500 Ampere i cavi dovrebbero avere una sezione di oltre 85 millimetri quadri (quasi 1.5 centimetri di diametro) e una tale barra di rame pesa svariati chilogrammi al metro


Andrea
Ritornando al mio intervento che hai reputato, assieme ad altri argomenti, delle sciochezze, devi tener conto che non ho parlato di tensione.
I miei 500 Ampere di CC, erano dedotti da una batteria da 4 Ah con una scarica di 45-90C.
Per queste batterie, il limite da non superare per alcuni secondi (10-15), è di 380A.
Questi 380A non sono il limite di corrente che può generare la batteria in CC, la stessa batteria, in queste condizioni, può superare brillantemente i 500 A fino a quando un elemento della catena (serie di celle) non cede.

Naraj.
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