20 aprile 11, 15:30 | #11 (permalink) Top | |
User Data registr.: 29-05-2006 Residenza: Catania
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Il Batt Power - Modellismo - Articoli E' in linguaggio C e qualche parte in assembler, ma è sempre un buon punto di partenza. Il tutto non è switching, ma lineare....
__________________ Il filo attaccato all'antenna non mente mai....Troppo vento, si torna a casa.... I miei circuiti elettronici autocostruiti: Postbruciatore per ventole intubate ; Circuito luci per aeromodello-elimodello ; Rallenta servo con protezione da corto circuito | |
23 aprile 11, 09:42 | #12 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-04-2011
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Molto gentile!!!! | |
25 aprile 11, 23:23 | #13 (permalink) Top | |
Adv Moderator Data registr.: 15-08-2007 Residenza: sto a Massa ma sono molto Positivo
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Comunque volendolo fare un circuito del genere direi che il minimo è: 1) monitorare la tensione di alimentazione: i pannelli non danno tensioni costanti ed è inutile cercare di caricare quando la tensione di pannello è minore di quella di batteria 2) monitorare la tensione di batteria in modo da passare dalla modalità carica alla modalità mantenimento. Già fare queste due operazioni richiede almeno 3 comparatori 1 per verificare la differenza fra pannello e batteria e due per le soglie di carica... Volendo aggiungere una "chicca" 3) implementare un test batteria: in presenza di sole iniziare dei cicli di scarica per verificare la bontà della batteria verificando una perdita di tensione troppo rapida e segnalare eventuali malfunzionamenti. questa senza un ADC non la fai... un 12F675 ha ADC a sufficienza ma non ha pwm hardware, costringendoti a generarlo a codice (impreciso visto il tempo che perde sugli ADC) volendo stare nel piccolo si potrebbe usare un PIC12F615 o 12F683 (ha anche un po' di eprom per memorizzare eventuali settaggi) a 4+4 pin oppure pensando di montare anche un display puoi pensare a un 16F876. Una volta stabiliti i requisiti ti consiglio il seguente link: Selection Tool Webpage è fatto dalla Microchip per aiutarti a scegliere il pic ideale per l'applicazione. Scusate la slungagnata... Ultima modifica di romoloman : 25 aprile 11 alle ore 23:30 | |
28 aprile 11, 12:20 | #14 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-04-2011
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Hai ragione. Ma Dopo aver osservato i vari mc da te elencatimi e le loro funzioni credo che vista la delicatezza dell'operazione (esame di maturità ) desisterò dall'usarli,e terrò il ragolatore a lm350 (o lm simile qualora non riuscissi a reperire quest'ultimo). Comunque posso assicurarti che la v di uscita del pannello è maggiore della v della batteria,anche se non costante mi assicura comunque un voltaggio in uscita abbastanza maggiore. Se poi quel giorno di luglio ci sarà la pioggia con nuvole e 5 gradi...sarà proprio un colpo di sfortuna e non di inadempienza del candidato !!! | |
29 aprile 11, 00:02 | #15 (permalink) Top | |
Adv Moderator Data registr.: 15-08-2007 Residenza: sto a Massa ma sono molto Positivo
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PS: caricabatterie con LM ne esistono una marea ma sono tutti dannatamente inefficienti e alla lunga soprattutto se utilizzati in tampone danneggiano le batterie. Con una V di pannello di 17V considerando che carichi al massimo a 14.2 V e con una corrente di 0.7A (penso che userai una batteria da 7Ah per il prototipo) butti via almeno 2 W in dissipazione termica; se tu caricassi una 14Ah ne butteresti via circa 4, considerando che il pannello ne produce 20 stai sprecando il 20%. Inoltre non puoi alimentare un eventuale carico con correnti maggiori di quelle imposte dall'LM e quindi non puoi sfruttare a pieno il pannello per sopperire durante il giorno alle necessità del carico senza chiedere aiuto alla batteria. Supponi ad esempio di avere un carico attivo anche di giorno che assorbe 200ma (durata della batteria 35 ore) durante la notte il carico si assorbe 2400ma, al mattino il pannello inizia a dare i 700ma per cui è disegnato ma di questi 200 vanno al carico per cui impieghi più del previsto a ricaricare la batteria alla quale eroghi solo 500ma. Se il carico è fisso puoi pensare di alzare la corrente massima erogata dall'LM a 900ma così 200 vanno al carico e 700 alla batteria, ma se il carico sparisce ricarichi la batteria a 900ma accorciandone la vita. Con un PIC potresti pensare di fare il sensing della corrente richiesta dal carico della batteria per aumentare la corrente erogata dal caricatore in modo variabile. Ovviamente tutto ciò ha un senso se il carico è operativo anche di giorno ed assorbe correnti variabili. L'operazione può sembrare complessa ma in realtà è abbastanza banale. Magari per non rischiare fallo con l'LM ma evidenza nell'analisi i limiti della soluzione da te proposta e prospetta (senza realizzarla) una soluzione più efficiente basata su controllo a microprocessore, parlane con il tuo professore, sono sicuro che ti saprà ben indirizzare, sono li apposta e molto più in gamba (almeno molti di quelli che conosco) di quanto gli allievi pensino. Scusa la prolissità e in bocca al lupo per la maturità. | |
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