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Vecchio 20 settembre 11, 09:37   #11 (permalink)  Top
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Guarda che se usi una batteria al piombo da V. 2 rischi di bruciare il filamento che e' molto piccolo di sezione. Se leggi le istruzioni dell O.S. ti consiglia di mettere una resistenza variabile a filo per non bruciarla. Possibile che nessuno legge le istruzioni, anche se sono scritte in inglesi i disegnini sono chiarissimi. Al posto della resistenza a filo puoi usare benissimo un diodo con adeguata dissipazione. Comunque fai come vuoi e vivrai 100 anni. Saluti da Alvise.
Aspetta che lo dico a tutte le mie candele OS che devono bruciarsi quando uso, come faccio da 30 anni, una batteria PB da 2Volt.. in realtà basta avere il filo della pipetta lungo una 50 di cm e sei a posto.
Il diodo: Bella cazzata. un diodo, a meno che non sia uno shottky, fa calare la tensione di 0.7 Volt. Oddio... anche 1,3 volt per accendere un motore non ingolfato son sufficienti. il vero problema è... che una candela assorbe anche 4/5 ampere.. lo trovi tu un diodo che regga 4/5 ampere? quanti ne hai visti in giro con piepetta e diodone e alette raffreddatrici?

Forse era meglio star zitto


Robbè
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Vecchio 20 settembre 11, 10:22   #12 (permalink)  Top
lucareds7
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comunque io preferisco il metodo "resistenza variabile"+"amperometro"
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Vecchio 20 settembre 11, 11:49   #13 (permalink)  Top
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comunque io preferisco il metodo "resistenza variabile"+"amperometro"
Mi sembra una buona soluzione, vorrei adottarla.
Mi dai le caratterisrtiche della resistenza:
1) quale è il valore della resistenza in hom ?
2) quale è la potenza massima della resistenza ?
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Vecchio 20 settembre 11, 18:17   #14 (permalink)  Top
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Carissimo Ranox, forse la cazzata l' hai detta tu, come dovresti sapere le caratteristiche dei diodi shottki sono ben diverse di quelle di un diodo normale che come ben dici creano una caduta di tensione di V. 0.6. Se da V. 2 sottraggo V. 0.6 se non mi sbaglio ottengo V. 1,4, tensione perfetta per alimentare le candelette. Ti faccio notare che vi sono diodi da A. 10 che costano pochi euro. Ti faccio inoltre notare che un glow parte benissimo anche con alimentazione a V.1 percio' prima di dare dell' incompetente a una persona medita, forse fa' bene alla tua presunzione. Per tutti gli altri il suggerimento di allungare il filo dell' accendicandela e' ottimo, basta trovare la lunghezza giusta che crei una DDP ottimale. Saluti a tutti da Alvise.
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Vecchio 20 settembre 11, 21:19   #15 (permalink)  Top
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Carissimo Ranox, forse la cazzata l' hai detta tu, come dovresti sapere le caratteristiche dei diodi shottki sono ben diverse di quelle di un diodo normale che come ben dici creano una caduta di tensione di V. 0.6. Se da V. 2 sottraggo V. 0.6 se non mi sbaglio ottengo V. 1,4, tensione perfetta per alimentare le candelette. Ti faccio notare che vi sono diodi da A. 10 che costano pochi euro. Ti faccio inoltre notare che un glow parte benissimo anche con alimentazione a V.1 percio' prima di dare dell' incompetente a una persona medita, forse fa' bene alla tua presunzione. Per tutti gli altri il suggerimento di allungare il filo dell' accendicandela e' ottimo, basta trovare la lunghezza giusta che crei una DDP ottimale. Saluti a tutti da Alvise.
e per carità, ci mancherebbe...
ma perchè armare tutto sto casino coi diodi quando senza tutto funziona benissimo?
se poi non ti funiona la candela devi provare, oltre al resto batteria, contatti, spinette, candela) anche il diodo.. e se ti molla al campo che fai? non voli , torni a casa a saldare un altro diodo o ti fai prestare una pipetta senza diodo e vai in volo?


Robbè
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Vecchio 21 settembre 11, 01:13   #16 (permalink)  Top
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Carissimo Ranox, senza voler innescare inutili polemiche ti faccio presente che una batteria al PB in ottimo stato e a piena carica segna V. 2,40 e se le suddette batterie sono in ottimo stato vedi tu. Ad esempio la candela O.S. tipo F, ritengo la glow che consuma maggiormente a V.1,5 assorbe ben A. 7 mentre intorno a V. 1 assorbe ancora A. 1. Il volgarissimo diodo P600K dal costo di euro 0.30 porta A. 6, se vuoi fare il grande ne metti due in parallelo e vai tranquillo e se vuoi fare il super figo prendi un ponte di diodi da A. 25 che collegato opportunamente va' in modo fantastico e non scalda per niente. Le batterie al nicd e nimh, che ora ne e' vietata la vendita, hanno una resistenza interna abbastanza alta e di conseguenza e' necessario usare alte capacita' per poterle usare. Lucared7, fare una resistenza variabile la vedo molto dura, dove trovi al giorno d' oggi il filo di costantana per costruirla, la vedo dura come il ferro. Anche io sono oltre 55 anni che pasticcio con i motori e oltre a quelli della collezione revisiono e provo quelli degli amici siano glow che benzina o diesel. Il mio primo motore fu' un B.38, diesel da 1 cc. che per farlo partire in inverno c' era da spaccarsi le dita poi venne un G. 20 glow e di seguito un G. 23 diesel (un bel chiodo). Detto questo vado al lavoro e saluto tutti quanti. Alvise.
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Vecchio 21 settembre 11, 09:08   #17 (permalink)  Top
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Carissimo Ranox, senza voler innescare inutili polemiche ti faccio presente che una batteria al PB in ottimo stato e a piena carica segna V. 2,40 e se le suddette batterie sono in ottimo stato vedi tu. Ad esempio la candela O.S. tipo F, ritengo la glow che consuma maggiormente a V.1,5 assorbe ben A. 7 mentre intorno a V. 1 assorbe ancora A. 1. Il volgarissimo diodo P600K dal costo di euro 0.30 porta A. 6, se vuoi fare il grande ne metti due in parallelo e vai tranquillo e se vuoi fare il super figo prendi un ponte di diodi da A. 25 che collegato opportunamente va' in modo fantastico e non scalda per niente. Le batterie al nicd e nimh, che ora ne e' vietata la vendita, hanno una resistenza interna abbastanza alta e di conseguenza e' necessario usare alte capacita' per poterle usare. Lucared7, fare una resistenza variabile la vedo molto dura, dove trovi al giorno d' oggi il filo di costantana per costruirla, la vedo dura come il ferro. Anche io sono oltre 55 anni che pasticcio con i motori e oltre a quelli della collezione revisiono e provo quelli degli amici siano glow che benzina o diesel. Il mio primo motore fu' un B.38, diesel da 1 cc. che per farlo partire in inverno c' era da spaccarsi le dita poi venne un G. 20 glow e di seguito un G. 23 diesel (un bel chiodo). Detto questo vado al lavoro e saluto tutti quanti. Alvise.
tutte le batterie hanno voltaggi reali superiore al nominale.
Ma appena ci colleghi il carico la tensione scende a quella nominale ed anche più in basso. La OS "F" al massimo arriva a ciucciare 3A, 4A se è bagnata.
Che delle batterie al nicd e nimh sia vietata la vendita è un' altra fesseria. Per verificare basta guardare in qualsiasi sito e/o negozio di modellismo o elettronica.

Piuttosto ci sarebbe da consigliare, per far durare le candele anni (coem durano le mie) di non montare la candela nuova a secco.
La candela nuova va bagnata di miscela prima di montarla e prima di montarla collegata allo scaldacandela. ripetere l'operazione due volte, "bruciando" così un pò di miscela sul filamento. Qindi montarla sul motore e via in volo. Se si fa così le candele durano anni senza bisogno di diodi, filaccioni e quant'altro..

Robbè
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Vecchio 21 settembre 11, 10:03   #18 (permalink)  Top
lucareds7
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Mi sembra una buona soluzione, vorrei adottarla.
Mi dai le caratterisrtiche della resistenza:
1) quale è il valore della resistenza in hom ?
2) quale è la potenza massima della resistenza ?
se la metti in serie, suponiamo di avere una corrente minima di 1 A con una batteria che eroga 2,4V e una candela da 1,5. Dobbiamo abbattere una tensione di 2,4-1,5 = 0.9V

poi V=R*I, quindi R=V/I e di conseguenza 0,9/1 = 0,9 ohm massimo (1 ohm è il valore commerciale più vicino.

Se consideri una corrente di 5 A (ma ho visto che c'è chi parla di 7A!) la potenza dissipata è R*I²= 1*5²=25W (con 7A sono 49W, un bel bestione!)

Trova un reostato da 1 ohm 25 W o fatti una serie di resistenze ad es:

- 2 resistenze da 0,47 ohm
- 3 resistenze da 0,33 ohm
- 5 resistenze da 0,22 ohm
- 10 resistenze da 0,1 ohm (esagerato!)

e collega un'estremità a un buon amperometro da 5A f.s. (o 10 se prevedi di arrivare ai 7A). L'altro lato dell'amperometro collegalo alla batteria. A questo punto ti puoi regolare il carico prendendo la tensione tra i reofori delle resistenze
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Vecchio 21 settembre 11, 11:35   #19 (permalink)  Top
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Salve,
personalmente ritengo che quest'ultimo percorso sia sbagliato come principio e tecnicamente errato come soluzione.
Io non mi faccio alcun problema ed uso la batteria al PB da 2 V con un cavo lungo più di 1 mt (per comodità, non altro) e non ho ad oggi motivo di fare altro.
Se proprio volete un percorso UCAS comunque le resistenze vanno messe in parallelo e non in serie, p. es. 10 resistenze da 5W in parallelo possono dissipare (teoricamente) 50W, 10 resistenze da 5W in serie possono dissipare la massimo 5W, nel nostro caso con prevedibili effetti; ovviamente il valore in Ohm và calcolato di conseguenza.
Se proprio si vuole, mi pare mi sembra molto più felice il percorso indicato da Alvise, più pratico ed attuabile il diodo da 10A (assolutamente reperibile, anche con correnti maggiori) anche se lo trovo tutt'altro che indispensabile.
Cordiali saluti
Renzo
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Un bel tacer non fù mai scritto....
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Vecchio 21 settembre 11, 11:50   #20 (permalink)  Top
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Perchè vi fasciate la testa prima di rompervela?
se usate la batteria a 2V non ci sono problemi così come non ci sono con gli accendicandela da 1,2
Le pipette con la batteria NI-CD incorporata funzionano benone e non hanno fili che si impicciano in mezzo all'elica, e soprattutto te li porti in tasca in pista così in caso di spenta prima di partire puoi riavviare comodamente. Per contro occorre non scordarselo attaccato :-D
Ci sono anche i pannellini delle cassette da campo con tanto di potenziometro per regolare la corrente e tanto di strumentino che ti indica quella ottimale.

Di solito le candele si bruciano per carburazione troppo magra e accendi candela attaccato per 1/2 ora.
Insomma funzionano tutti, basta accedere la capoccia prima di ogni altra cosa

Ciao
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Gianfilippo
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