un altro MB339 PAN

[spruzzolo]

io invece vorrei chiederti dove hai preso il filo per l'archetto..... e soprattutto che filo hai usato....

[AntonioF104]

no no quel 339 era qualcosa di ben diverso...un semplice profile che nulla a che a vedere con il modello in questione.
Per diversi motivi l'ho momentaneamente accantonato, ma riepto quello lo puoi tranquillamente fare partendo dai disegni di martinucci e tirandone fuori in modo estremamente semplice un profile
in un futuro non tanto olontano no è detto che non torni a parlare di 339 però

Originalmente inviato da dinor

Ma sbaglio o Antonio ci aveva promesso tempo fa un mb339 fatto con il suo stile?
Io aspetto ancora con ansia.

[lucriz]

Originalmente inviato da spruzzolo

io invece vorrei chiederti dove hai preso il filo per l'archetto..... e soprattutto che filo hai usato....

ho usato acciaio armonico da 0.3mm, il filo in acciaio inox è introvabile, solo di recente sono riuscito a trovarlo a salerno.

[silviocross]

ci hai dato l'apertura alare ed il profilo, la cosa interessante (almeno per me) è il peso complessivo prima e dopo la ricopertura e le incidenze date ai piani.

come mai la scelta di un motore a kv così alti? probabilmente un'elica un po più grande sarebbe stata più efficiente messa sul sedere, e vista l'apertura alare non avrebbe risentito particolarmente della controcoppia..

devo farti i complimenti perchè hai fatto un fantastico lavoro soprattutto nella rifinitura, io sto sperimentando già da tre modelli in polistirolo la ricopertura con carta, ma qualunque metodo usi mi ritrovo sempre con un mattone ed in più pieno di grinze.

[dinor]

Si ho visto dalle foto che è un profile e pensavo tu avessi novità. Grazie.
Per il mio amico Spruzzolo (piccolo o.t.) consiglio una resistenza di quelle per vecchie stufette elettriche a resistenza a tubo di vetro. Una la paghi una cavolata e dentro trovi una spirale di filo al tungsteno di lunghezza chilometrica che ti può servire per 1.000.000 di archetti di ottima qualità.

[spruzzolo]

grazie dinor....... e che non trovo più i ricambi delle stufe!!!!!!

[lucriz]

Originalmente inviato da silviocross

ci hai dato l'apertura alare ed il profilo, la cosa interessante (almeno per me) è il peso complessivo prima e dopo la ricopertura e le incidenze date ai piani.

come mai la scelta di un motore a kv così alti? probabilmente un'elica un po più grande sarebbe stata più efficiente messa sul sedere, e vista l'apertura alare non avrebbe risentito particolarmente della controcoppia..

devo farti i complimenti perchè hai fatto un fantastico lavoro soprattutto nella rifinitura, io sto sperimentando già da tre modelli in polistirolo la ricopertura con carta, ma qualunque metodo usi mi ritrovo sempre con un mattone ed in più pieno di grinze.

la ricopertura ovviamente ha un suo peso, ma non tale da farne un mattone, il peso complessivo, batteria inclusa è di circa 550 g, che da un carico alare di circa 40 g/dm^3. Per i pesi intermedi non so dirti in quanto non l'ho pesato

la scelta del motore è stata dettata dal fatto che in origine volevo montare i carrelli per il decollo da terra e l'elica piccola serve a evitare che toccasse per terra, ma ormai credo che seguirò il consiglio di antonioF104 di lasciarlo così com'è, che va benissimo.

per la copertura e le grinze ti dico come facci io. Come al solito mi rifaccio ad esperienze altrui, mettendoci un po' del mio. in particolare ho usato carta per sarti consigliatami da AntonioF104 invece che carta normale, è leggerissima. Poi la vernicio con vetrificante per parqet. Per le grinze agisco su 2 fronti.
Durante la copertura, spennello la superficie con vinavil e acqua e vi adagio il pannello di carta asciutto. La carta assorbendo l'acqua si dilata ed ecco che appaiono le grinze. Prima di tutto la stendo con un batuffolo di carta morbida, tipo carta igienica, poi uso un tondino di legno con le estremità arrotondate, da 8mmX15cm come un matterello per tendere ulteriormente la carta e per spingere fuori gli eccessi di acqua e vinavil.
Se la tecnica viene eseguita bene, quando la carta asciuga si tende e molte delle grinze scompaiono. Per le restanti, le tolgo dopo aver verniciato il modello col vetrificante, carteggiandolo con carta 320. L'ideale sarebbe a questo punto, ricoprirlo con termoretraibile tipo oracover, ma per ora non ci ho provato.
La tecnica funziona per superfici piccole, non pensare di ricoprire il modello con un foglio solo.

[lucriz]

Originalmente inviato da silviocross

ci hai dato l'apertura alare ed il profilo, la cosa interessante (almeno per me) è il peso complessivo prima e dopo la ricopertura e le incidenze date ai piani.

volevi dire NON ci hai dato..... ?
in questo caso ecco i dati:
AA 78 cm esclusi i serbatoi alle estremità alari, profilo Clark Y, peso in ODV circa 550 g. l'ala ha un'incidenza di 2° alla radice 0 ° all'estremità (è svergolata per esibire un comportamento migliore nello stallo). Lo stabilizzatore di coda ha un'incidenza di 2°, in pratica è parallelo al ventre alare alla radice (come da progetto di Martinucci)

[strike76]

Originalmente inviato da lucriz

le foto che ho messo sono riassuntive di tutto il lavoro, ma se hai qualche richiesta particolare, chiedi pure.

Magari qualche foto tra il primo step e l'ultimo pubblicato... d'accordo che e' solo un lavoro di carta vetrata , ma ci vogliono 2 PALLE cosi' per fare una cosa del genere !!!!!!

[lucriz]

Originalmente inviato da strike76

Magari qualche foto tra il primo step e l'ultimo pubblicato... d'accordo che e' solo un lavoro di carta vetrata , ma ci vogliono 2 PALLE cosi' per fare una cosa del genere !!!!!!

va be, non esageriamo, di pazienza più che altro, si tratta di guardare molto e scartavetrare poco, quando si sbaglia (e ho sbagliato più di una volta) una stuccata e via.

cmq ecco altre 2 foto