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Vecchio 29 agosto 19, 20:58   #1 (permalink)  Top
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Vede, gentile Guandalini, il problema non è “ cacciare “ dalla F3a, ma il suo “ Adolfo in arte Furer “, all’epoca inizio’ a far sovvertire dai giudici completamente i valori in campo, premiando chi non meritava e penalizzando chi aveva doti da coltivare. Da ciò nacque il flagello Pelloni, credendo che questi personaggi fossero chierici fedeli. Nulla di più nefasto. Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Saluti
Carlo Bianconi
Io c'ero e la mia memoria è ancora buona. Quando la F3A era , insieme ad altre categorie, gestita dalla FIAM c'erano oltre 40 concorrenti ed il numero era sempre in aumento.

A seguito dei casini creati dai soliti noti, lo AECI decise di gestire in proprio il sistema aeromodellismo. Furono creati dei club monospecialistici e la F3A atterrò nel suolo di Velletri. In questo, il "Furer Adolfo" non ebbe alcuna resposabiltà.

Il modo in cui i Pelloni ed i suoi soci Altea gestirono le gare nei primi anni è cosa nota ed è altrettanto noto il motivo dell'annullamento dell'accordo di reciprocità con il NAC San Marino.

E' altrettanto noto che in campo internazionale il titolo di Campione Italiano di F3A uscito dai nuovi gestori, porta una sfortuna tremenda.
I migliori piazzamenti degli allora campioni italiani, si sono sempre fermati alle eliminitatorie iniziali. Il CI di questo anno è classificato 89°......

Ma che importa..... quello che conta è la fama nel paesello di residenza.
Per questo scopo venivano organizzate gare in aperto contrasto a quanto prescritto dalle normative FAI e statuto Aeci quando si impone la pluralità dei giudici, contollori e quanto d'altro.

Si sono autonominati i giudici nazionali ed anche internazionali senza competenze, spudoratamente castrando le migliori professionalità.

I concorrenti, a seguito della professionalità delle terne giudicanti, hanno progressivamente disertato le gare organizzate sempre e solo a Velletri, tanto che nel 2016 ( dopo circa 6 anni di nuova gestione) si potevano contare solo 6 mediocri appassionati.

Nel 2018 qualcuno era riuscito ad avere tre gare al nord del fiume Po ovvero nelle immediate vicinanze ed un corso giudici a Calcinatello con relatore il massimo esponente della F3A Europea.
I soliti noti, seguendo il detto " Muoia Sansone e tutti i filistei" è riuscita a fare abortire tutto il programma cercando anche di far bloccare il Campionato del Mondo che stava nascendo.
Non solo, ci risulta anche ( vox populi) che hanno anche tentato di scipparlo per portarlo in quel di Velletri.
Mi fermerei .... almeno per ora ma potrei andare avanti per tanto.....

Torniamo alle cose positive ed alle belle cose che noi italiani sappiamo fare se non ci rompessero i maroni.

La FIAM/ ACAME per gestire questo Campionato del mondo, ha fatto un enorme sforzo economico ed organizzativo senza sponsor tecnici, senza Aeci e senza Coni. Tutti si sono spesi senza riserve ottenendo un successo enorme a livello mondiale.
Un completo servizio fotografico lo si trova quì:
…and more…! – 2019 FAI F3A Word Championship

Un grosso plauso va in particolare al GAB Bergamo che ha offerto la sua pista senza riserve. La quantità di team che lo ha frequentato, è stata consistente ed in certi momenti si poteva credere che Bergamo fosse una succursale del C.mondiale.

Qualcuno ha parlato di rinascita della categoria. Di certo non è correttamente informato. Io credo invece che si possa decretarne la definitiva morte.

Possiamo essere certi che la categoria non potrà riprendere contando solo su due ragazzini come uniche speranze di una nazione,

FS
__________________
"Scorrono gli anni, volano i mesi ed i giorni.
Ti svegli una mattina e pare che sia finito un'altro anno.
Ma è soltanto un nuovo giorno...."
(MarkChagall)
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Vecchio 30 agosto 19, 11:44   #2 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da FAI6710 Visualizza messaggio
Io c'ero e la mia memoria è ancora buona. Quando la F3A era , insieme ad altre categorie, gestita dalla FIAM c'erano oltre 40 concorrenti ed il numero era sempre in aumento.

A seguito dei casini creati dai soliti noti, lo AECI decise di gestire in proprio il sistema aeromodellismo. Furono creati dei club monospecialistici e la F3A atterrò nel suolo di Velletri. In questo, il "Furer Adolfo" non ebbe alcuna resposabiltà.

Il modo in cui i Pelloni ed i suoi soci Altea gestirono le gare nei primi anni è cosa nota ed è altrettanto noto il motivo dell'annullamento dell'accordo di reciprocità con il NAC San Marino.

E' altrettanto noto che in campo internazionale il titolo di Campione Italiano di F3A uscito dai nuovi gestori, porta una sfortuna tremenda.
I migliori piazzamenti degli allora campioni italiani, si sono sempre fermati alle eliminitatorie iniziali. Il CI di questo anno è classificato 89°......

Ma che importa..... quello che conta è la fama nel paesello di residenza.
Per questo scopo venivano organizzate gare in aperto contrasto a quanto prescritto dalle normative FAI e statuto Aeci quando si impone la pluralità dei giudici, contollori e quanto d'altro.

Si sono autonominati i giudici nazionali ed anche internazionali senza competenze, spudoratamente castrando le migliori professionalità.

I concorrenti, a seguito della professionalità delle terne giudicanti, hanno progressivamente disertato le gare organizzate sempre e solo a Velletri, tanto che nel 2016 ( dopo circa 6 anni di nuova gestione) si potevano contare solo 6 mediocri appassionati.

Nel 2018 qualcuno era riuscito ad avere tre gare al nord del fiume Po ovvero nelle immediate vicinanze ed un corso giudici a Calcinatello con relatore il massimo esponente della F3A Europea.
I soliti noti, seguendo il detto " Muoia Sansone e tutti i filistei" è riuscita a fare abortire tutto il programma cercando anche di far bloccare il Campionato del Mondo che stava nascendo.
Non solo, ci risulta anche ( vox populi) che hanno anche tentato di scipparlo per portarlo in quel di Velletri.
Mi fermerei .... almeno per ora ma potrei andare avanti per tanto.....

Torniamo alle cose positive ed alle belle cose che noi italiani sappiamo fare se non ci rompessero i maroni.

La FIAM/ ACAME per gestire questo Campionato del mondo, ha fatto un enorme sforzo economico ed organizzativo senza sponsor tecnici, senza Aeci e senza Coni. Tutti si sono spesi senza riserve ottenendo un successo enorme a livello mondiale.
Un completo servizio fotografico lo si trova quì:
…and more…! – 2019 FAI F3A Word Championship

Un grosso plauso va in particolare al GAB Bergamo che ha offerto la sua pista senza riserve. La quantità di team che lo ha frequentato, è stata consistente ed in certi momenti si poteva credere che Bergamo fosse una succursale del C.mondiale.

Qualcuno ha parlato di rinascita della categoria. Di certo non è correttamente informato. Io credo invece che si possa decretarne la definitiva morte.

Possiamo essere certi che la categoria non potrà riprendere contando solo su due ragazzini come uniche speranze di una nazione,

FS
Gentile Sala, ineccepibile il tuo racconto, ricco di particolari. L’unico neo del tuo ricordo dei fatti, è che a creare i mostri Pelloni fu proprio L’Adolfo nazional-socialista. Se ti fermi a ricordare, il Furer cercando di evitare la nascita di una nuova federazione, concorrente della FIAM, appoggiata dai Pelloni, cominciò a favorire il cocco di papà in campo nazionale per portarlo in campo internazionale, pur conoscendo le doti infime di pilota. Il seguito è noto, i Pelloni, abili mistificatori e pianificatori dei propri interessi, riuscirono ad intrappolare con inganno il Furer ed anche la nuova associazione nascente.
Così il “ fenomeno Pelloni “ ha “ brillato “ in categoria F3a per vari anni, riscuotendo L’ilarita internazionale ovunque si presentasse. Ma per loro, padre e figlio, bastava la notorietà manco di paese, direi di quartiere o di condominio. Purtroppo la notorietà condominiale dei Pelloni è costata cara alla categoria, ridotta oggi alla quasi estinzione.
E pensare che questi squallidi personaggi ancora tentano di allungare le loro luride grinfie su eventi importanti e caratterizzanti un rinnovamento.
Saluti
Carlo Bianconi
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Vecchio 30 agosto 19, 17:31   #3 (permalink)  Top
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Gentile Sala, ineccepibile il tuo racconto, ricco di particolari. L’unico neo del tuo ricordo dei fatti, è che a creare i mostri Pelloni fu proprio L’Adolfo nazional-socialista. Se ti fermi a ricordare, il Furer cercando di evitare la nascita di una nuova federazione, concorrente della FIAM, appoggiata dai Pelloni, cominciò a favorire il cocco di papà in campo nazionale per portarlo in campo internazionale, pur conoscendo le doti infime di pilota. Il seguito è noto, i Pelloni, abili mistificatori e pianificatori dei propri interessi, riuscirono ad intrappolare con inganno il Furer ed anche la nuova associazione nascente.
Così il “ fenomeno Pelloni “ ha “ brillato “ in categoria F3a per vari anni, riscuotendo L’ilarita internazionale ovunque si presentasse. Ma per loro, padre e figlio, bastava la notorietà manco di paese, direi di quartiere o di condominio. Purtroppo la notorietà condominiale dei Pelloni è costata cara alla categoria, ridotta oggi alla quasi estinzione.
E pensare che questi squallidi personaggi ancora tentano di allungare le loro luride grinfie su eventi importanti e caratterizzanti un rinnovamento.
Saluti
Carlo Bianconi
Gentile Sig. Bianconi, mi sembra naturale e logico che chiunque tenti di ostacolare la nascita e la crescita di un concorrente.
Ma tornando alla F3A, credo di ricordare, perchè è stato detto pubblicamente, che la nascita della nuova federazione fu sponsorizzata anche e soprattutto da una rivista specializzata ed è in questa nuova realtà che ancora oggi, si annidarono i Pelloni ed altri....

E' certo, ampiamente provato e dimostrato che, la prima gara a Velletri aveva oltre 40 concorrenti ed esisteva ancora la categoria Fai e Sport. Quello che è successo sino ad oggi è storia reale ed inconfutabile. La F3A è morta e la IMAC sta andando alla grande e sempre in crescita. Per chi non lo sapesse, i piloti IMAC sono tutti ex piloti F3A

Credo sarebbe più utile e costruttivo non soffermarsi oltre sul tema dei tempi andati cercando il "chi l'ha rotta" ma piuttosto ricercare la maniera per operare una sana pulizia per tentare una possibile quanto difficile ricostituzione. Come ho gia detto, una categoria sofisicata e difficile come fa F3A non può sperare solo nella buona volontà e capacità di due giovanissimi ragazzi.
Credo che la unica speranza sia quella di richiamare i vecchi e meno vecchi oltre ai delusi da un sistema ingiusto. Questi esistono, hanno ancora i modelli F3A e sarebbero felici di riprendere in un ambiente nuovo, sereno, pulito e con facce ed organizzazioni nuove. Queste esperienze sono basilari per una sana crescita in numero ed in qualità.

Io ci spero e mi auguro che anche altri ci credano alla necessità di una sana pulizia e per quanto loro possibile si operino in tale senso.....

Franco SALA
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(MarkChagall)
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