11 marzo 16, 20:34 | #142 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-03-2006
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Come già detto, so quello che so, ma so anche quello che non so. Poi se proprio vogliamo, la gente vola da un secolo avendo creduto per un secolo in una spiegazione di portanza che pareva granitica fino a poco tempo fa, quindi mi preoccupo veramente poco se io non conosco la verità. | |
11 marzo 16, 20:46 | #143 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-05-2009
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Prenditela col povero Bussi che, come ho detto, è stato "sibillino". In una frase parla d'artificio matematico ma nella stessa pagina pubblica una foto con su scritto più o meno che si vede l'evidenza sperimentale della circolazione e anche nella pagina successiva continua a parlarne come se fosse appunto una realtà fisica. Quanto alla mano esposta al vento potrei "democristianamente" rispondere che semplicemente su quest'ultima si forma genericamente una reazione aerodinamica, non necessariamente una portanza propriamente detta: potrebbe essere anche solo resistenza aerodinamica "diversamente" orientata rispetto alla direzione parallela al moto (secondo la tua giusta scomposizione vettoriale di forze che hai fatto pagine fa. ABC della fisica e dell matematica). Al che tu potresti giustamente obiettare che infatti anche la portanza propriamente detta non è nient'altro che una generica reazione/resistenza aerodinamica con direzione non parallela a quella del moto. A questo proposito il Bussi dice anche che non necessariamente c'è bisogno di un bordo d'uscita letteralmente aguzzo per generare il vortice d'avviamento. Basta semplicemente che ci sia un generico bordo di generica ma sufficiente forma a causare la formazione e il distacco del vortice d'avviamento. L'intensità di questo vortice dice infatti che è determinata anche dalla forma del "bordo d'uscita" e dall'angolo d'attacco del "profilo". Ergo il mio dito mignolo della mano, benchè arrotondato, funziona comunque da bordo d'uscita anche se parecchio inefficiente (sarà perchè è tendenzialmente tondo?) creando un vortice d'avviamento "fiacco" anche se tengo la mano ad un bel angolo d'attacco rispetto al vento. Quanto a tutto il "resto" di obiezioni degli altri utenti (leggasi "ennesima spiegazione di quello che succede e come succede" e non del perchè o della causa) direi che vale giù sufficientemente la tua risposta sul principio di azione e reazione. Chi mi spiega il principio di azione e reazione (o, aggiungo io, che so, della gravitazione universale o del principio di Pascal)? La spiegazione "vera" non "c'è". Si può avere più o meno sensibilità o evidenza sperimentale che ci sono ma per il resto, se uno vuol crederci o no, resta quasi un atto di "fede" (anche se tanto la natura se ne frega se uno ci vuol credere o no, semplicemente gli ricorderà a ogni occasione che il fenomeno esiste anche se uno lo vuole negare). | |
11 marzo 16, 20:56 | #144 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 21-05-2009
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Semplicemente la forza che lo spinge dal basso verso l'alto, invece che generata da un moto dinamico dell'aria, viene generata da una spinta statica della stessa (poi volendo analizzare la cosa nel dettaglio anche qui qualcosa di dinamico c'è: la pressione statica però generata dagli urti dinamici delle molecole d'aria contro quelle dell'involucro. Le particelle della parte sottostante dell'involucro sono in maggior numero essendo maggiormente attirate dalla forza di gravità e quindi più "concentrate" di quelle che invece urtano la parte sovrastante dell'involucro essendo quest'ultime meno attirate dalla terra e quindi in minor numero. Maggiori urti di sotto rispetto alla parte di sopra corrispondono a maggior energia cinetica ceduta alla parte di sotto rispetto a quella di sopra. La differenza di energia tra parte sovrastante e sottostante genere una forza che può generare lavoro e spostamento verso l'alto). Poi anche qui, come giustamente hai detto tu, basta intendersi sul termine "volare". Se per volare basta librarsi sopra la terra effettivamente anche il dirigibile vola, anche se per un principio "statico", mentre le "aerodine" lo fanno per un principio dinamico (moto di loro stesse o loro parti, ossia rotori ed eliche, rispetto al fluido). | ||
11 marzo 16, 21:08 | #146 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-03-2006
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Dubito fortemente anche che voli per via del flusso deviato in basso... Non ricordo che qualcuno abbia mai sostenuto che c'entri la portanza in una qualsiasi sua teoria. | |
11 marzo 16, 21:17 | #147 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-06-2012 Residenza: folgaria
Messaggi: 1.846
| A questo punto della discussione, vale la pena di guardare questo video del CIRA. Purtroppo ci sono due voci sovrapposte, una in Inglese ed una in Italiano. Concentratevi sulla originale in italiano. C'è il vortice di avviamento con il commento che ad ogni variazione di angolo di attacco si forma un nuovo vortice, e c'è la circolazione attorno all'ala (aggiungo io, come Totò: Bella la circolazione, se solo se pudesse vedè). C'è pure lo svio. Il tutto è accompagnato dalle solite formulette per calcolare questo o quello, o solo per indicare che quello è la differenza tra questo e quello (senza indicazione di come calcolarlo). https://www.youtube.com/watch?v=A5I2jwBQDnU |
11 marzo 16, 21:24 | #148 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-03-2005
Messaggi: 4.056
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Tante parole. Io la faccio più pratica: In macchina, viaggiando, sin fa bambino, tenendo la mano fuori dal finestrino, si possono sentire tante cose. Direttamente sulla pelle.
__________________ dpl: https://www.youtube.com/playlist?lis...9kENzgGw0UkKg0 |
11 marzo 16, 21:40 | #149 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.590
| Citazione:
2) Pur essendo agricoltore non sono esperto di campi, non ne ho parlato io. 3) Stiamo pestando acqua, vero Manubrio ? | |
11 marzo 16, 21:40 | #150 (permalink) Top | |
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
Messaggi: 3.468
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Perchè qui, in buona sostanza, il problema è: "in base a quale principio/formula il DORSO della mano genera portanza?" - Bernoulli? - Coanda? - Newton "alla rovescia"? - tutti e tre insieme allegramente? Che il ventre della mano generi portanza, lo capisce chiunque. In fondo perchè un libro appoggiato su un tavolo rimane appoggiato sul tavolo? Semplice, per la reazione vincolare del tavolo. La spiegazione mi è sufficiente, almeno in termini di meccanica classica galileiana. Nel caso dell'ala invece, e parafrasando, rimane appoggiato anche (e soprattutto, pare!) grazie al lato della copertina che guarda il soffitto!!! Il mistero, almeno per quanto mi riguarda, sta tutto qui. | |
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