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Vecchio 19 febbraio 20, 23:36   #4 (permalink)  Top
claudio v
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Ala AGO 20

Citazione:
Originalmente inviato da Edima Visualizza messaggio
Ciao Claudio
Che profilo?
Edi
I profili di ali e timoni sono gli stessi dell'AGO 18.
Il tratto centrale ha il solito profilo mix tra S4082 e AG25 fatto da Eugenio e l'estremità ha quel profilo che evolve in un S4082 puro, mentre la tip è tutta S4082

I motivi erano stati spiegati qui, nella vecchia topic dell'AGO18

Citazione:
Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
... la scelta del profilo delle ali dell'Ago 18.
Eugenio, che ha molto tempo da spendere essendo pensionato, ha fatto un buon numero di simulazioni e comparazioni di profili vari a partire da quelli un po' noti ed usati in modo da avere un riscontro pratico al calcolo puro delle polari di Profili2.

Siamo partiti campionando anche le ali "Ucraine" che hanno un profilo che somiglia un po' all'AG04 e un po' all' AG25, poi l'AG25 del Pulsar e l'AG24 suo parente prossimo e infine il SD7037, parente del 7080 del Hi aspect e infine il S4082, parente molto prossimo del 4083 che avevo usato sul mio lungo2002 ultralight

Ecco una prima scrematura

a Re 80000




a Re 140000



I risultati comparativi sono interessanti, specie se si guardano gli estremi alti della polare in cui certi profili "moderni" presentano alcune debolezze e/o cuspidi che precedono lo stallo, specie ai Re più bassi tipici delle estremità dell'ala alle basse velocità.

Peccato che sia una zona tipicamente usata girando stretti e/o lenti in termica con assetti vicini allo stallo, quindi al max CP sviluppabile dall'ala.

qui il raffronto diretto tra il profilo S4082 +AG25 "mixato" e quello S4082 Puro

Citazione:
Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
elaborando quanto visto nel post precedente,

Di conseguenza, partendo dal presupposto cheil range di volo dei modelli da Autonomy F5J richiede efficienza elevata ad alto CP più che a CP di 0,1 o 0,2, la scelta risulta risulta abbastanza facile.

Dopo un tot di simulazioni e profili più o meno moderni risulta che:
-l'AG25 mixato con l'S4082 pare promettere qualcosa di più al salire del Re
-l'S4082 pare avere più vantaggi specie a basso Re.





Date le polari dei profili scelti occorre anche ottimizzarli in base alla pianta dell'ala.

Questa prevede un tratto centrale rettangolare a corda 250 mm ed estremità a doppia rastremazione (250-170mm i primi 800 mm e 170-110 mm la tip di 200mm) con un grande alettone lungo 800 mm; il profilo mixato verrà utilizzato sul centrale, la prima rastremazione dell'estremità avrà il profilo che evolve dal mix al S4082 puro e la tip tutto S4082.

Le differenze non sono molto grandi, ma dovrebbe esserci una piccola ulteriore ottimizzazione dei vari tratti dell'ala.
Nella versione AGO20 ho quindi cambiato ben poco.
La geometria di centrale ed estremità è inalterata in modo da sfruttare le controsagome di estruso per incollare i Dbox alle centine: volevo dare 2 cm di corda in più all'estremità, ma poi la pigrizia ha prevalso.

La tip è cambiata, nel senso che sarà con una corda maggiore in estremità e anche con una lieve svergolatura negativa (l'ala del 18 è totalmente priva di svergolature) o con un Gurney flap a seconda di come andranno le prossime prove sull'AGO18.

La novità delle geometrie sarà nei diedri, che verranno leggermente ridotti e nella corda degli alettoni che verrà aumentata considerevolmente (circa 33%).
Gli alettoni continueranno ad avere funzione di freno con deflessione di 75 gradi verso l'alto.
In via sperimentale, sul tratto centrale verrà introdotto un flap al 33% della corda che non servirà da aerofreno, ma per lo più da profilo variabile da usare prevalentemente accoppiato con il profondità.
Ho fatto un po' di test con il riserva che è decisamente più carico e con un profilo meno curvo e ho visto che, affinando un po' il pilotaggio col flap, riuscivo a girare quasi come con l'AGO 18: quindi mi auguro che unendo le due cose possa termicare come i modelli ultralight che stanno arrivando, ma con un range di velocità utile più esteso e una migliore conservazione dell'energia nel "giro".

La motivazione di queste modifiche è quindi legata alla ricerca di una maggiore manovrabilità anche alle velocità più basse.
Daltronde la "caduta minima" registrata è attorno a 0,28 e non saprei bene cosa andare a cercare di meglio pur conservando un range di velocità esteso come l'attuale.

Il flap darà un aggravio di peso di almeno 35 grammi che spero di recuperare almeno in parte dai nuovi Dbox più leggeri che sto cercando di laminare e con un risparmio nella fusoliera.
Quindi l'obbiettivo finale rimane di fare un modello da meno di 950 grammi con 64,5 dm2 di superficie, cioè rimanere vicino a 14,5 gdm2 sull'ala ma con un modello dotato di flap.

Per far questo ci sono anche altre novità nella struttura, ma questo... alla prossima puntata.

p.s.
Che questa sia la soluzione migliore... per ora me lo auspico, ma talvolta subentrano dubbi atroci andando a volare con il buon Sergio che ultimanente ha montato la sua ala grande ultralight con profili da VL su una fuso altrettanto leggera e, con un carico ridicolo e quei profili, in planata nella calma dell'altra sera ... mi ha fatto "nero"

claudio v non è collegato   Rispondi citando