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claudioD 14 dicembre 07 19:59

Ralinga Libera !
 
Non prendetemi per matto, ma da molto tempo volevo proporre una discussione su questo soggetto.
Si usano già i bordi liberi sia per la randa che per il fiocco, perché no anche la ralinga ?
Se ci si allontana dall'albero si evitano le turbolenze prodotte da esso e si aumenta il rendimento della randa.
Basta dei picoli braccetti attacati all'albero e che pivotano come il boma.
Ho provato a fare un disegnino :

http://img108.imageshack.us/img108/7897/ralingamu0.gif

Cosa ne dite ?

Cd

matthias 14 dicembre 07 20:50

anche io ci avevo pensato. Solo che va rivista la posizione dell'albero perchè la barca diventa più orziera

claudioD 15 dicembre 07 11:27

nel disegno precedente ho parlato di braccetti rotanti = bella fesseria !!
cosi' non funziona .
Riparo con il disegno seguente dove la ralinga sarebbe tenuta da un anello ovalizzato "fisso", giusto per il principio anche se non é del tutto soddisfacente nel caso si vuol cambiare vela. Devo riflettere ancora ....per fare degli anelli amovibili !
Cd
http://img519.imageshack.us/img519/7049/slittawz3.gif

claudioD 16 dicembre 07 13:09

Un prototipo
Cd

http://img256.imageshack.us/img256/2268/slitta1au1.jpg

albertoemme 18 dicembre 07 09:31

Citazione:

Originalmente inviato da claudioD
Non prendetemi per matto, ma da molto tempo volevo proporre una discussione su questo soggetto.
Si usano già i bordi liberi sia per la randa che per il fiocco, perché no anche la ralinga ?
Se ci si allontana dall'albero si evitano le turbolenze prodotte da esso e si aumenta il rendimento della randa.
Basta dei picoli braccetti attacati all'albero e che pivotano come il boma.
Ho provato a fare un disegnino :

http://img108.imageshack.us/img108/7897/ralingamu0.gif

Cosa ne dite ?

Cd

Non sei affatto matto. Una trentina di anni orsono tradussi un testo intitolato "Skeene's helements of yacht design", la teoria sui moderni principi di progettazione (ovviamente stra superati oggi). Già allora si parlava del problema delle turbolenze sui filetti all'inferitura della randa sull'albero. Tieni presente che, all'epoca, l'inferitura era considerata un grande passo in avanti rispetto ai "legacci" con cui la randa veniva fissata all'albero. La tendenza era di considerare negativa la possibilità di decentrare l'attacco della ralinga rispetto all'asse dell'albero, sia per la perdità di rigidità che avrebbe subito, indipendentemente dal numero di anelli utilizzati, che per le "sacche" che si sarebbero create fra un attacco e l'altro in bolina. Considera anche che era l'epoca in cui si cercava di ottenere il minor raggio di curvatura possibile sul genoa, con la ricerca di materiali indeformabili, in modo da raggiungere la cosiddetta "lama", studio che portò alla diffusione del famoso strallo cavo che permise di inferire anche il fiocco sullo strallo, cosa che, oltre alla indubbia praticità di issaggio ed alla incredibile (per l'epoca) opportunità di poter eseguire il cambio fiocco senza dover ammainare prima il vecchio (doppio strallo cavo), era essenzialmente volta alla ricerca di un profilo più uniforme e rigido dell'attaccatura sullo strallo. Scusa la prolissità, ma è un concetto un pò arduo da spiegare in due parole. Credo che tale principio sia tuttora attuale e, apparentemente, in antitesi con l'idea di una randa ingallocciata.
Se qualcuno ha notizie più fresche, sono curioso anche io. Ciao
Alberto

claudioD 18 dicembre 07 13:40

Alberto ,
non so se andrebbe bene, ma se osservo i paracadute o i kite, non sono lontano dalla loro applicazione, direi che potrei spingere più lontano lasciando anche il fiocco libero ancorato su tre punti come gli spinnaker o simili.
C'é da dire che delle vele con bordi liberi, sono difficili da controllare con angloli stretti come in bolina. Ci vuole poco per fare passare il vento sulla faccia opposta.
Ho già sperimentato questo fenomeno con il CD-CAT dove l'albero é a poppa e la vela é solo un grande fiocco. Quel fiocco si comporta come un "foil" ha un ottimo rendimento, ma la sua incidenza e facile farla diventare critica.

Bisogna provare e vedere cosa succede. Certamente il bordo di entrata dovrebbe essere rinforzato con un cavetto rinchiuso in una guaina anche larga di 3 o 4 cm.
Cd

albertoemme 18 dicembre 07 15:01

Citazione:

Originalmente inviato da claudioD
Alberto ,
non so se andrebbe bene, ma se osservo i paracadute o i kite, non sono lontano dalla loro applicazione, direi che potrei spingere più lontano lasciando anche il fiocco libero ancorato su tre punti come gli spinnaker o simili.
C'é da dire che delle vele con bordi liberi, sono difficili da controllare con angloli stretti come in bolina. Ci vuole poco per fare passare il vento sulla faccia opposta.
Ho già sperimentato questo fenomeno con il CD-CAT dove l'albero é a poppa e la vela é solo un grande fiocco. Quel fiocco si comporta come un "foil" ha un ottimo rendimento, ma la sua incidenza e facile farla diventare critica.

Bisogna provare e vedere cosa succede. Certamente il bordo di entrata dovrebbe essere rinforzato con un cavetto rinchiuso in una guaina anche larga di 3 o 4 cm.
Cd


Si, probabilmente un meolo inserito nella ralinga della randa, simile a quello nel bordo di uscita, potrebbe ridurre la tendenza allo svergolamento e, di conseguenza, l'effetto deportante dietro il profilo di entrata. Dopotutto, non è altro che quanto già avviene sul fiocco delle nostre barchette, dove lo strallo svolge solo parzialmente tale funzione sulla vela. Presumo - ma è solo un'idea - che dovresti lavorare sulla drizza ed aggiungere un cunningham, visto che il vang non lavora sulla parte anteriore della randa, e temo che questo si ripercuoterebbe sulla pancia della stessa, accentuando notevolmente l'effetto puggero. Certo, un tentativo costerebbe relativamente poco, visto che hai già realizzato gli attacchi ad anello allungato. Se provi, non dimenticare di farcelo sapere!

claudioD 18 dicembre 07 17:36

provero' a primavera su un classe M alias Studio3.
Cd

http://img240.imageshack.us/img240/1093/freebordpq8.gif

claudioD 18 dicembre 07 17:57

Evidentemente dimenticavo una cosa importante, con il fiocco libero, non si potrà stringere il vento e fare una buona bolina. Si acquista potenza e forse velocità a discapito della bolina stretta. Una deriva più larga e forse più corta dovrebbe compensare in parte.
Un'idea che mi passa per la testa consisterebbe nel far spostare lo strallo da destra a sinistra e viceversa fissandolo su un slittino.
Mi fermo perché rischio di dire troppe fesserie....
Cd

claudioD 18 dicembre 07 20:55

Scusatemi, ma il rischio di dire delle fesserie c'era e le ho dette.
Guardate qui :

http://img249.imageshack.us/img249/4815/bordurgz9.gif

Se si tira sulle scotte sia del fiocco che della randa per cazzare, i bordi liberi delle due vele cederano e la vela non potrà più essere controllata nelle andature di bolina. A mala pena funzionerà nelle andature portanti, ma non ne sono proprio sicuro.

Dimenticate i bordi liberi !!!
Cd


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