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Ciao, sto disegnando le vele e mi viene un dubbio in più oltre a quelli che già ho...... Sul progetto di FR del GothiX a pag. 7 dove indica le superfici veliche, mi torna la superficie del fiocco mentre ho delle differenze sulla randa tra il disegno e quanto indicato. Scrive una superficie per la randa di 62,18 dm2 mentre ne misuro sul disegno 62,46 (e forse ci strebbe anche) ma poi indica una superficie spar1 mast di 2,66 dm2, cos'è? |
Ciao Gianky, qui trovi il regolamento di stazza delle 10R https://www.modelvela.com/regolamenti-di-classe-irsa/ Quella, la Spar1 mast, dovrebbe essere l'area dell'albero calcolata in base al regolamento e viene calcolata come parte della superficie velica. |
Grazie, provo a fare una misurazione in CAD e vedere se corrisponde..... |
Ciao, non son sicuro che serva il cad, mi sembra che quel numero venga da una formula del regolamento che dovrebbe essere al punto j in generale e al j.4.2 in particolare. Questi conti sono fatti per vele soffici e alberi da meno di 22 mm di larghezza proiettata... Se ho ben capito. Il regolamento prevede anche l'uso di alberi alari e vele rigide e quindi le superfici veliche si calcolano in modi diversi e più complicati della IOM. Nel tuo caso... Non mi farei problemi particolari di stazza... Regate di 10R in zona... Non ne abbiamo e alla 10 miglia non serve certificato di stazza alcuno |
Assolutamente sì.....L'unica cosa che mi interessa è mantenere il centro velico nella stessa posizione del progetto di FR...... Siccome in CAD posso verificare il baricentro, ho provato a controllarlo rispetto al disegno e non mi tornava, solo per questo la ricerca e la domanda...... Grazie come sempre..... |
Ciao Gianky, tu sei molto preciso e sono sicuro che se hai rispettato la posizione del piede albero e se farai/faremo le vele a disegno non ci sarà nessun problema. La superficie dell'albero è in percentuale minima rispetto al totale e si trova vicina al CV, quindi un errore di calcolo o il non considerarla nemmeno può generare variazioni millimetriche alla posizione del CV o, più precisamente, al punto reale della risultante aerodinamica delle vele. Invece una piccola inclinazione a poppa/prua dell'albero (rake) o una variazione di forma / regolazione delle vele generano variazioni di centimetri alla sua posizione e quindi e al comportamento orziero/poggero della barca. Dai che la voglio vedere in acqua!:wink: Vedrai che andrà benissimo:approved: |
Ciao, è da un po' che non aggiorno il post, ma ora mi faccio perdonare..... in questo periodo ho portato avanti le attività di cantiere: dopo aver montato il master su un supporto che mi permettesse di ruotarlo a piacimento, l'ho rivestito con pellicola termorestringente sottile, quella da imballaggio per intenderci, poi scaldata con il phon industriale per tenderla al meglio https://ldjovg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none e questo fine settimana, complice il "iorestoacasa" ho proceduto alla laminazione dello stampo con tre strati di vetro da 163, uno da 80 e uno da 49 gr/mq, con due strisce di carbonio unidirezionale da 100 gr sul fondo della chiglia e messo a cuocere a 50 gradi in forno. https://ldjsvg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none https://ldjrvg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none nel frattempo mi ero portato avanti con tasca per la deriva e incasso per l'albero che ho successivamente rinforzato con qualche ritaglio di carbonio https://ldjpvg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none https://ldjqvg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none realizzato i supporti per verricello, timone e rinvii vari https://ldj2vg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none e considerando che nell'inverno mi ero portato avanti anche con l'armo, non mi resta che ultimare lo scafo per poterlo installare...... https://ldj3vg.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none |
Molto bella, Giancarlo, come sempre. Vai che forse alla fine di questo casino non la si veda in acqua.:D Avrei domande sull'armo: l'albero, supponendo che sia in tubo di carbonio, che diametri ha usato? Come ti è venuto lo scafo? Non ho capito se lo hai post curato o hai scaldato mentre polimerizzava. Attendo foto del risultato e peso :wink: |
Ciao, grazie..... L'albero attuale, anche per ragioni economiche (ho usato quello che ho trovato) è un tubo cilindrico in carbonio alto modulo 12x9 mm, pesantuccio e non troppo flessibile, ma l'incasso l'ho previsto per albero da 14mm......non so quanto deve pesare ma l'armo completo mi sembra di averlo pesato sui 450 gr.... Lo scafo è venuto bene, intendo come finitura, ovviamente dovrò carteggiare in abbondanza soprattutto sulle sovrapposizioni del tessuto, ma sono riuscito a laminare senza grinze sui tessuti, contando su un master rivestito senza difetti grossolani, che non mi ha quindi riportato delle imperfezioni evidenti sulla vetroresina. Lo scafo l'ho messo direttamente in forno, non potevo tenerlo in casa ed in laboratorio faceva freddo, spero non crei problemi.....in settimana pratico le aperture e lo svuoto, vediamo come rimane........comunque all'interno dovrò rinforzarlo nei punto critici..... |
Citazione:
Sicuramente lo spingialbero ti aiuterà, ma, se non hai un albero in carbonio alto modulo, suppongo possa essere utile aggiungere una sartiola bassa che vada all'albero sotto la crocetta e che le sartie siano leggermenete acquartierate in modo da non farlo polmonare in avanti in modo incontrollato altrimenti potrebbe essere molto difficle ottenre uan regoalzione stabile delle vele. Citazione:
Suppongo tu stia facendo così, ma ti consiglio di carteggiarlo tutto prima di togliere l'espanso magari dare una mano leggera di fondo per evidenziare i difetti. Nelle zone sottili conviene stuccare leggero e non grattare troppo e poi togliere quasi tutto il fondo fino ad avere lo scafo quasi come prima di averlo dato Poi, completata la finitura iniziale, togliendo l'espanso vedrai se ci sono zone deboli/troppo molli e così potrai laminare dall'interno eventuali rinforzi. Citazione:
Da allora lascio sempre che la resina diventi almeno appiccicosa prima di scaldare. Poi, dipende sempre da quanto si scalda e dalla resina che si usa. Se a vista è tutto ok, non credo ci siano stati problemi. Per i rinforzi interni, ricorda sempre che lo scafo è solo una carrozzeria e tutte le sollecitazioni grosse passano tra deriva e albero: se triangoli gli attacchi sartie con il piede albero e l'uscita della deriva, di solito il solo guscio dello scafo basta a fare il resto. E' chiaro che in zona uscita deriva, timone e attacchi sartie e stralli conviene che sia un po' più spesso, soprattutto per evitare il rischio piccole crepe in cui si possa infiltare l'acqua. Buona prosecuzione dei lavori e, se hai dubbi, sai sempre come trovarmi.:wink: Ciao |
Giusto per intenderci, per l'albero considererei utile aggiugere una sartia bassa tipo questa della mia AC120 che aveva l'albero abbastanza light e sartiato a dovere. Per le sartie ti consiglierei cavo monifilare in acciaio da 0.6 minimo, in modo che sia rigido anche con poco precarico. Hai lo scafo stretto, la deriva lunga e l'albero alto, e questo comporta una bella trazione sulle sartie: a carico massimo rischi di avere circa: 4Kg (bulbo) x 700 (pescaggio)/ larghezza attacco sartie che stimo circa 90 mm max==> 4x700/90= cioè circa 30 Kg a barca coricata in statica, quindi in dinamica ce ne potrebbe essere qualcosa di più per lo schema di base potresti guardare questa http://www.progetto-urca.com/urca/pr..._03_EXPO10.jpg e fare simile, ma con una crocetta sola messa circa a 3/5 della lunghezza tra l'attacco del fiocco e la coperta e con il punto di attacco in coperta appena dietro all'albero, circa 15-25 mm, a stima occhiometrica http://www.progetto-urca.com/urca/pr...ccole/coda.jpg http://www.progetto-urca.com/urca/pr..._VARO2_013.jpg In questo modo la tensione delle sartie alte terrà un po' di carico dello strallo e la sartia bassa dovrebbe impedire che la spinta della randa contrastata dallo strallo di poppa ti mandi in avanti l'albero nella parte centrale lontana dallo spingialbero con evidenti effetti collaterali sulla forma della vela. Sul mio sito, altre immagini: URCA - Barca a vela RC da Record Se ti servissero altri dettagli, scrivimi. Ciao |
Bravo, grazie; evidentemente sai che un'immagine vale più di cento parole e così sei sicuro che io capisca bene...... Ora mi studio il tutto, poi preparati perchè mi serviranno di sicuro altri dettagli.... Nel frattempo prendo volentieri il consiglio (al quale sinceramente non avevo pensato) di carteggiare prima di togliere il polistirene, in modo che contrasti la spinta del tampone con la carta a vetro. Non mi ero dilungato con il discorso forno, ma ho avuto un problema tecnico: il programma era di lasciarla a polimerizzare 24 ore a 25 gradi e poi cuocerla per 10 ore a 60 gradi come dice il produttore della resina (R&g) ma mi si è guastato il termostato ed ho dovuto collegare la scaldiglia diretta ..... Nonostante ciò, non ho avuto importanti problemi di gocciolatura della resina probabilmente perché ho cominciato a resinare alle 10 e salvo il pranzo, ho finito alle 17, quando gli strati precedenti appiccicavano a malapena. Nel progetto l'attacco per le sartie è a 1 cm dietro l'albero, intanto lo porto a 2..... Nei punti di attacco timone, paterazzo, pivot del fiocco, deriva pensavo di rinforzare internamente con 5 o 6 strisce di carbonio da 100 gr, ti chiederò invece consulto per la triangolazione piede albero, attacchi stralli e deriva.....grazie ancora. |
Citazione:
Ok per le sartie appena più arretrate, non usando un super albero dovrebbero aiutarti un po' a tenerlo fermo. Per le uscite di timone e deriva mi sembra giusto mettere 2 o 3 di strati di carbonio in più all'interno, non serve esagerare, l'importante è che non sia troppo "elatico" vicino a un punto rigido come l'uscita della scassa di deriva o dove hai sforzi a taglio sostenuti. Per gli attacchi strutturali, ti sconsiglierei invece di inspessire con la fibra: rischi di mettere solo peso e non avere un attacco rigido. Di solito la soluzione strutturale migliore è diversa: il pivot del fiocco è meglio che sotto abbia una specie di ordinata che collega la coperta con il fondo e i fianchi, idem per il paterazzo. L'attacco sarà collegato direttamente a quella ordinata (basta una U in filo di acciaio da 1 mm con le estremità a uncino o qualcosa del genere): in questo modo l'intero scafo si comporterà come uno spesso e rigido pannello sandwich e non sarà la sua parete (che per quanto spessa resta sempre elastica) a dover tenere la trazione. Per le triangolazioni interne, meglio che mi spieghi che cosa prevede il progetto originale e poi vediamo: ho guardato in rete ma non ho trovato molto. Ciao |
1 Allegato/i Ciao, sul progetto, essendo libero, non c'è nulla di particolari costruttivi..... Per i punti di attacco di paterazzo e fiocco, intendi un'ordinata alleggerita del genere per distribuire il carico su tutta la sezione dello scafo? |
1 Allegato/i Quindi anche per la deriva, siccome la tasca è incastrata nell'opportuno taglio che andrò a fare nella chiglia e fissata sulla coperta in modo rigido, bastano due o tre strati di carbonio per rinforzare l'area, mentre per il piede dell'albero, vincolo gli attacchi delle sartie al piede, come nel disegno allegato che ho aggiornata in scala? (prima non lo era....) |
1 Allegato/i Qui invece la vista laterale della sezione centrale con deriva e piede d'albero...... |
Ciao Giancarlo, le ordinate sotto l'attacco del boma fiocco e del paterazzo le farei anche un po' più larghe sotto la coperta e in compensato da 3 o 4 ma solo per la parte evidenziata, il resto dell'ordinata, che quindi sarebbe "quasi piena", potrebbe essere anche in depron da 6 / 10 incollata con la PU. Se le fai "integrali" in espanso con parti di compensato attaccate sopra, ti consiglio comunque di lasciargli un foro al centro per permettere ad eventuale acqua/umidità, di uscire https://i.imgur.com/ncwY9xI.png per i controventi ci siamo già spiegati direttamente, qui ti metto qualche immagine del picanto di Bantock che rende l'idea di quel che dovrai fare https://www.sailsetc.com/boatpics/iom/IOM002.JPG https://www.sailsetc.com/boatpics/build/DSC03438.JPG le immagini sono tratte dal sito di Graham a questo link https://www.sailsetc.com/boatpics/iom.htm |
Ciao, ho proceduto a realizzare, come da suggerimento, una ordinata in compensato avio da 2 mm rivestito, incollata con UHU plus endfest per l'attacco paterazzo e rinforzare con due strisce di carbonio unidirezionale da 100 la staffa superiore di fissaggio dell'astuccio del timone https://kjht4g.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none https://kjhr4g.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none stessa cosa per l'attacco del pivot del fiocco https://kjhq4g.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none non mi resta che concentrarmi sulla parte centrale di albero e deriva....... |
Molto ben curatissimo:P:D Che dire, la prossima volta che devo a fare un lavoro del genere ti chiamo ad aiutarmi... anzi, te lo subappalto:icon_rofl Al massimo posso suggerirti uan alternativa alla UHU plus.:wink: Per le ordinate, se vuoi lavorare di meno, cioè non farle straprecise come mi pare tu abbia fatto, le potresti anche incollare con la PU che, foamizzando, riempie eventuali imprecisioni a zero aumento di peso o quasi. Il vantaggio però è che, in caso di scafo a pelle sottile, rimanendo leggermente elastica, non tende quasi mai a segnare con il passare del tempo. Buona prosecuzione di lavori, non vedo l'ora di vederla galleggiareB) |
Certo che usare le "nuove" tecnologie rende il lavoro di allineamento un gioco da ragazzi..... https://kjhp4g.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none |
Citazione:
Quindi a questo punto ti manca ancora l'attacco dell'albero con relative sartie, un po' di dettagli e la verniciatura:approved: Se ci sarà la 10 miglia... per quest'anno ce la farai di sicuro:D |
Ciao, mi sono accorto che non ho più aggiornato la discussione. La barca è finita, tranne la verniciatura e a settembre 2020 ho partecipato alla 10 miglia del Garda, senza lode e senza infamia, ma affrontando senza problemi tecnici l'impegnativa prova. La barca è venuta bene, soprattutto lo scafo, che con la tecnica del master a perdere, mi ha dato soddisfazione. Ora in primavera, se trovo la grafica giusta, la ultimerò con una adeguata verniciatura......... https://am4pap001files.storage.live....&cropmode=none |
Molto bella, fa sempre impressione la deriva cosi lunga,..è come da progetto? |
Ciao, grazie, sì fedelmente da progetto.... è lunga poco meno di 60 cm..... forse la foto inganna, a guardarla in proporzione allo scafo, sembra più lunga...... |
Mi accorgo che sono passati quattro anni da quando ho finito la barca e mi sono finalmente deciso a verniciarla; dovevo prendere decisioni su colore e grafiche e non mi veniva l'ispirazione. Dopo averla preparata con due mani di fondo 2K acrilico dato a spruzzo e infinite stuccature e ricarteggiature, ho preparato il supporto per il girarrosto https://onedrive.live.com/embed?resi...At4&width=1024 poi due mani di colore sempre arlilico, monocomponente satinato e dopo aver applicato le grafiche copiate da internet ma ridisegnate e modificate completamnete in CAD, ho ricoperto il tutto con due mani di trasparente acrilico lucido 2K, ed eccola finita https://onedrive.live.com/embed?resi...hE&height=1024 e come si presenta in acqua https://onedrive.live.com/embed?resi...gY&height=1024 sembrano due azzurri diversi, ma è perchè la prima foto è all'ombra, mentre la seconda al sole. |
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