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claudio v 09 novembre 18 09:48

Sulla mia pagina Facebook di Progetto-Urca ti ho messo il link al post dove ce ne sono alcune abbastanza esplicative.

Anche sulla topic di magic urca dovrebbero esserci alcuni schemi a cui ti puoi ispirare.
Qui il dettaglio dei rinforzi interni
https://www.baronerosso.it/forum/nav...-ac100-28.html

Renderman62 09 novembre 18 18:34

Trovato il link di FRD su facciabuco che ti dicevo....secondo me trovi il necessario, eventualmente puoi anche sentire il costruttore
https://www.facebook.com/FrankRussel...type=3&theater

giankyfunky 09 novembre 18 20:15

Ciao, non mancano certo le immagini.....

https://www.facebook.com/pg/FrankRus...97060087026513

Qui si vedono bene i rinforzi interni fatti però in corrispondenza di albero/deriva, timone e pivot del fiocco, poi si vedono anche bene i particolari costruttivi di pozzetto e scasse.....

mi devo prendere un giorno di ferie per guardarle bene tutte.....:D

giankyfunky 12 novembre 18 13:46

Deriva
 
Per la deriva non ho ancora deciso come procedere, ma ho fatto una prova che non so se può essere utile: ho vincolato in piano ed a sbalzo, sia la deriva in compensato che il quadrato di carbonio ed ho applicato in punta ad entrambi lo stesso peso, misurandone la deformazione. Entrambi si sono abbassati di circa 20 mm, ma la deriva in compensato, per il solo effetto del suo peso, e senza carico aggiuntivo, si era già abbassata di 1 cm......oggi o domani arriva il tessuto unidirezionale e devo decidere se laminare sul compensato oppure usare il sistema del quadrato in carbonio come anima e la deriva in compensato solo come master......

https://o61zyq.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

Per lo stampo del piombo non ho avuto problemi, dopo due settimane vicino al caminetto il bulbo in legno è venuto via: è bastato farlo ruotare lungo l'asse e si è tolto abbastanza facilmente....

Renderman62 12 novembre 18 15:00

Qualcosa non mi torna....sicuro che la deriva senza carico abbia una flessione di 1 cm? mi sembrano un po tantini...

giankyfunky 12 novembre 18 16:43

Sì, ma ovviamente è ancora senza rivestimento, considera che è di compensato e pesa quasi 2 etti e mezzo, per cui flette (le due chiavi che ho messo per misurare erano 150 gr, ovviamente concentrati in punta)........sono tentato da provare a fare la deriva in carbonio sul master con la pellicola sotto, staccarla ed inserirci dentro il quadrato in carbonio, se non è più resistente sicuramente resta molto più leggera...poi con il peso che risparmio posso sempre mettere uno strato di carbonio in più......

claudio v 13 novembre 18 00:33

Dato che è già stato provato anni fa con Td model a fare cose del genere... ribadisco quanto già scritto. Con quello spessore e un solo longherone anche rigidissimo la deriva (senza anima) rischia di rimanere estremamente elastica a flessione/torsione.
Elasticità che rischia poi di manifestarsi con una fastidiosa vibrazione del bulbo che frena non poco.:(

2 etti risparmiati nell'anima della deriva sono un vantaggio minimo anche se li si va a mettere tutto nel bulbo di 4 kg... in percentuale saranno circa il 5% del peso totale... ma calcolati come momento raddrizzante risultante fanno poi meno della metà perché vengono tolti da ben sotto la linea di galleggiamento.

Poi,se vuoi fare esperimenti... va tutto bene però. .. Sarà molto più importante provare a risparmiare peso nell'albero e nelle vele pur avendo un armo ben rigido e regolabile che lì.

giankyfunky 15 novembre 18 10:46

Va bene, tutto chiaro, vada per la laminazione diretta sulla deriva in compensato. Grazie.

giankyfunky 17 novembre 18 23:19

Dopo un salto in un negozio di caccia e pesca ho fuso i piombini ed ecco i due semi-bulbi; sto spianando le due superfici piane per l'accoppiamento.

https://mk0pjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

prima di laminare la deriva, visto che è la prima volta che uso il tessuto in carbonio, ho pensato di fare pratica sul timone......dopo averlo resinato con uno strato di tessuto di vetro da 50 gr (per tenerlo insieme visto il taglio per inserire l'asse timone), unidirezionale in carbonio da 100 e un altro vetro da 50, l'ho ricoperto con pellicola in polietilene da imballaggio, massaggiato un po' per distendere bene il tessuto e uniformare la resina e l'ho infilato in un sacchetto sottovuoto di quelli per alimenti

https://m60xjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

poi ho dovuto cambiare idea sul master; non sono proprio riuscito a usare i cartoncini di riscontro negativi (metodo Claudio V) per cui sono tornato all'idea iniziale di fare il master in blocchetti, come nel video di Brad Gibson che avevo linkato nel primo post e oggi ho tagliato e poi levigato il fondo dello scafo

https://mk0qjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

Renderman62 18 novembre 18 13:02

Sembra venuto abbastanza bene....sicuramente Claudio e' piu' pratico a creare manichini con la sua metodologia, ci avra' preso la mano con il tempo...pure io ho provato una volta, ma il risultato e' stato schifoso ergo buttato nella pattumiera e ritornato sui miei passi...

claudio v 19 novembre 18 08:41

Mi sembra venuto molto bene. Al di là della tecnica usata è il risultato che conta:wink:
Di master ne ho fatti un po' e solo negli ultimi ho usato un po' una tecnica e un po' l'altra o un mix delle 2. L'importante è usare la tecnica in cui ci si sente più sicuri ed evitare di fare gradini usando in mezzo all'espanso materiali troppo duri o avere problemi di materiale che, invece di sagomarsi, si strappa sulle giunzioni durante la carteggiatura.

giankyfunky 19 novembre 18 15:53

E' esattamente così, anche secondo la mia poca esperienza occorre, se è necessario, mischiare materiali con densità e durezza il più simili possibile, altrimenti viene una porcheria.......anche solo la colla, per unire i blocchetti tra loro, ho curato che non uscisse fuori dal profilo del master, altrimenti erano dolori......il solo cartoncino non dà problemi.......

giankyfunky 23 novembre 18 11:57

Ieri sera ho laminato la deriva: come da indicazioni ho fatto cinque strati di carbonio unidirezionale da 100 gr incrociati a 30 gradi tra loro sulla lunghezza ed un tessuto di vetro finale da 50 gr, rivestito con pellicola da imballo, massaggiato alla noia per far uscire le bollicine d'aria e infilato nel solito sacchetto sottovuoto per alimenti.

https://mk0ojw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

claudio v 23 novembre 18 16:24

E ora aspettiamo la polimerizzazione. Se puoi tienila al caldo:wink:
E se potessi tenerla ad almeno 50 gradi per 12 ore, male non le farebbe.
Una scatola di polistirolo con un paio di lampadine può anche bastare.

Senza riscaldamento la rigidezza "finale" sarà appena più bassa e si raggiungerà dopo circa 7 giorni a 20 gradi.

giankyfunky 23 novembre 18 17:36

Si dopo la laminazione metto il pezzo vicino al caminetto, saranno 24/25 gradi......L'eventuale post-cottura dopo un tot di ore oppure anche a distanza di qualche giorno? Domani mi posso organizzare......

claudio v 23 novembre 18 20:45

Citazione:

Originalmente inviato da giankyfunky (Messaggio 5123897)
Si dopo la laminazione metto il pezzo vicino al caminetto, saranno 24/25 gradi......L'eventuale post-cottura dopo un tot di ore oppure anche a distanza di qualche giorno? Domani mi posso organizzare......

Non è indispensabile, ma, se non ti costa grosso lavoro, è un piccolo accorgimento che rende un pochino più rigido e più stabile nel tempo il laminato.

Puoi farlo anche dopo qualche giorno: dovresti solo fare attenzione a non esagerare con la temperatura, se la metti vicino al camino o a un fonte di calore e che sia alla medesima temperatura dai 2 lati per evitare rischio di distorsioni.

In una scatola di polistirolo lunga un metro, un paio di lampadine normali (non a basso consumo o led:wink:) da circa 30-40 watt e lasciate accese dovrebbero bastare.

E' meglio fare in modo che la deriva non "veda" il filamento incandescente, il nero del carbonio del lato esposto potrebbe surriscaldare per l'infrarosso: per evitarlo, basta anche solo mettergli a protezione un foglio di cartoncino appoggiato sopra, tra lei e le lampadine.

Nella scatola che usavo (immagina una forma tipo una grossa scatola da scarpe in polistirolo tenuta insieme con nastro adesivo e aperta dal lato su cui si appoggia sul piano), avevo anche messo una vecchia ventolina a 12 volt da PC per far girare l'aria, così la temperatura restava più uniforme.

http://www.progetto-urca.com/urca/Re...cole/carb3.jpg http://www.progetto-urca.com/urca/Re...cole/carb5.jpg

Questa è quella dello scafo di Urca For Record: ovviamente è molto più grande di quel che ti serve, di lampadine ne ha 3 da 60 watt. Il termometro che vedi era per controllare la temperatura che si poteva raggiungere.... che non è mai arrivata a 60 gradi lasciandole sempre accese.

Vedi tu se riesci ad organizzare una cosa semplice, altrimenti... non è indispensabile, basta che polimerizzi bene :wink:

giankyfunky 26 novembre 18 11:07

Ciao, ho fatto lo scatolotto, ma le due lampadine ad incandescenza da 40W non sono sufficienti a portare la temperatura interna a 50 gradi, ho provato delle alogene da 75W ma scaldano troppo......proverò con una scaldiglia da quadro elettrico (resistenza ventilata)....

Con il filo caldo, che non usavo da qualche decennio, ho tagliato dei fogli di polistirolo, tenero affinché non rovini la lavorazione del master in polistirene, e ci ho fatto delle selle di supporto per poter girare il master al contrario e sagomare la coperta.

https://mk0mjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

https://mk0ljw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

giankyfunky 28 novembre 18 14:42

"infornare a 50 gradi per 12 ore": il pranzo è servito, cotto a puntino.........
Ecco il fornelletto fatto alla veloce, scaldiglia da 150W con un separatore per evitare un irraggiamento diretto e loclaizzato, ventolina di ricircolo e termostato interno con termometro di controllo......

https://mk0kjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

claudio v 28 novembre 18 18:26

Sei troppo professionale:D

La prossima volta che devo cuocere qualcosa... vengo da te:wink:

giankyfunky 11 dicembre 18 19:13

Bene, direi che il master sia finito, ho dovuto stuccare qualche punto dove ci ho dato troppo dentro con il coltellino.......

https://mk0xjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

https://ma0qjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

ora non mi resta che fare il pacchetto di Natale con la pellicola da imballo e montare lo stampo su uno spiedo per poterci lavorare agevolmente intorno.....

claudio v 12 dicembre 18 01:53

Ottimo, buon impacchettamento, alloraB)

giankyfunky 15 dicembre 18 22:22

In attesa di impacchettare il master ho fresato i semibulbi in piombo per l'inserimento della deriva, fatto il foro per il fissaggio e resinato; domani vedo se si è incollato tutto o meno........l'idea è che il piombo rimanga sfilabile.......

https://ma0pjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

claudio v 16 dicembre 18 02:25

Citazione:

Originalmente inviato da giankyfunky (Messaggio 5126918)
In attesa di impacchettare il master ho fresato i semibulbi in piombo per l'inserimento della deriva, fatto il foro per il fissaggio e resinato; domani vedo se si è incollato tutto o meno........l'idea è che il piombo rimanga sfilabile.......

https://ma0pjw.am.files.1drv.com/y4m...&cropmode=none

ciao Giancarlo,
Bel lavoro come sempre, però ho un dubbio. Sul disegno è segnato dove piazzare il baricentro del bulbo? E poi... sei poi sicuro di mettere esattamente la parte estrema della deriva nella posizione a disegno?

Il problema potrebbe essere, data la cortezza della scassa e la lunghezza della deriva che, per un minimo errore di allineamento, il bulbo cada più avanti o più indietro della posizione voluta facendo galleggiare la barca fuori assetto.

Di solito, la soluzione più sicura è fissare la deriva allo scafo e, a barca finita, posizionarla sul cavalletto sopra un tavolo con la linea di galleggiamento statico "in bolla", poi, partendo dal centro di carena segnato, far scendere un filo a piombo che lo riporti sul fondo della deriva.

In questo modo, con il CC segnato sulla deriva e la posizione a disegno prevista in avanzamento/arretramento rispetto al CC del bulbo, lo potrai fissare sicuramente nella posione corretta con il minimo errore e con un calettamente di un paio di gradi "a salire" rispetto al galleggiamento statico.

Se invece lo fissi prima alla deriva, tutte queste attenzioni le dovrai avere nell'attaccare la scassa della deriva allo scafo e sarà un po' più complicato.

Nulla vieta di spostarlo in un secondo tempo, qualora fosse necessario, dato che, come giustamente hai fatto, lo hai reso smontabile, però... in ogni caso, massima attenzione al fissaggio scassa deriva e allinementi vari, specie su una barca così... sono basilari :wink:

ciao

giankyfunky 17 dicembre 18 17:25

Hai ragione, errori di gioventù; ma il disegno indica perfettamente la posizione di bulbo e suo CG, deriva, ecc. ed io sto seguendo al meglio tali indicazioni. Il progetto prevede il bordo di entrata inclinato con la parte verso il bulbo arretrata di 1° rispetto alla verticale ed il bulbo risulta impennato con prua verso l'alto di un altro grado, sempre con lo scafo con la linea di galleggiamento in bolla. Ripongo tutta la mia fiducia nel disegno di FR.

Citazione:

Originalmente inviato da claudio v (Messaggio 5126948)
e con un calettamente di un paio di gradi "a salire" rispetto al galleggiamento statico

Mi spieghi solo, per piacere, il discorso del calettamento che non ho capito? grazie come sempre......

claudio v 19 dicembre 18 00:59

Citazione:

Originalmente inviato da giankyfunky (Messaggio 5127184)
Hai ragione, errori di gioventù; ma il disegno indica perfettamente la posizione di bulbo e suo CG, deriva, ecc. ed io sto seguendo al meglio tali indicazioni.....
....Ripongo tutta la mia fiducia nel disegno di FR....

Se sei preciso come fai di solito ed il disegno è corretto non dovresti aver problemi. il suggerimento è dettato semplicemente per avvisarti e darti un'altra via per renderti al vita più facile in futire occasioni:D.
Di solito evitare la somma di tolleranze nel'assemblare i vari pezzi su posizionamneti importanti permette di lavorare con più tranquillità e di ammortizzare più facilmente piccole imprecisioni.

Citazione:

Originalmente inviato da giankyfunky (Messaggio 5127184)
Il progetto prevede il bordo di entrata inclinato con la parte verso il bulbo arretrata di 1° rispetto alla verticale ed il bulbo risulta impennato con prua verso l'alto di un altro grado, sempre con lo scafo con la linea di galleggiamento in bolla. ....

Citazione:

Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
e con un calettamente di un paio di gradi "a salire" rispetto al galleggiamento statico
Mi spieghi solo, per piacere, il discorso del calettamento che non ho capito? grazie come sempre......

Niente di particolare, l'hai anche già fatto: intendevo circa quello che hai scritto qui

Citazione:

il bulbo risulta impennato con prua verso l'alto di un altro grado, sempre con lo scafo con la linea di galleggiamento in bolla.
Immagino che il disegno dia il galleggiamento statico in quanto nei ten rater è basilare per la stazzatura dello scafo e per il calcolo della superficie velica di stazza.

giankyfunky 18 luglio 19 18:46

Ciao, mi sono fatto distrarre da altri impegni, una macchina e un aereo e non ho progredito sul progetto, ma ora è tempo di riprendere e tornare a rompervi le scatole.....
Per il verricello ho letto che qualcuno usa l'Hitec HS785 con i suoi 11KG ma ho letto anche che il più indicato sarebbe un RMG285ES1 da 17 KG o la versione da 22 Kg (che costano un patrimonio).
Qualcuno che vende gli RMG in italia ha dei verricelli di prezzo intermedio tipo il BRC802 dato per più di 15Kg anche in kit ad un centinaio di euro: cosa mi consigliate?

claudio v 19 luglio 19 18:09

Ciao Gianky, non conosco i verricelli che citi (tipo il BRC802), ma gli RMG li uso da moltissimo e sono un ottimo prodotto.
I prezzi sono in AUD, quindi 271 AUD fanno circa 170 euro: a mio parere li valgono tutti.

Su un ten rater penso vada bene il tipo che citi, cioè il 285ES1, però, se pensi a un uso prolungato, a consumi bassi e un eventuale utilizzo anche in condizione di vento forte e/o una barca più grande, sceglierei il 285EL1 che è più ridotto, fa più giri e ha uan coppia maggiore... a discapito di uan velocità di avvolgimento un po' più bassa.
Alla velocità bassa, però, potrai sempre posrre rimedio mettendo un tamburo più grande (che ti farebbe perdere un po' di coppia) e ti riporterebbe a velocità di avvolgimento simili alla versione ES ma con una corsa possibile maggiore.
I vari tamburi sono qui: https://www.rmgsailwinch.com.au/rmg/categories/Drums/
Il tipo EL monta un 26, ma ci sono anche il 32 e il 42 mm.

Sulla tua barca, a mio parere, sarebbe utile avere un verricello per il fiocco e uno per la randa in modo da regolare il canale randa-fiocco in navigazione; però, per il fiocco, potrai tranquillamente usare un meno pregiato Hitec HS785 senza grossi problemi di potenza.

Pensi di finirla in tempo e venire a settembre sul Garda?

giankyfunky 19 luglio 19 19:49

Ciao, per quest'anno non penso proprio di riuscire a finirla, ma cercherò di venire a carpire qualche info in presa diretta......

Il verricello separato per il fiocco lo posso prevedere, ed ho visto che il prezzo dell RMG non cambia, quindi effettivamente conviene quello da 24 kg.......

Grazie come sempre.....

giankyfunky 19 luglio 19 22:37

Una curiosità: di solito si montano due verricelli separati, con due circuiti distinti oppure si può montare un servo a braccio che cambia il rapporto di apertura tra randa e fiocco.......non so se mi sono spiegato bene.......

claudio v 20 luglio 19 11:48

Ti sei spiegato più che bene. Su barche grosse ho sempre preferito i 2 verricelli separati in modo da poter avere più potenza disponibile per la randa, una maggior sicurezza in caso di problemi e soprattutto per poter manovrare meglio con le vele. Potendo "lascare" la randa per poggiare più rapidamente o controllare meglio una straorza sotto raffica.
Per farlo miscelo elettronicamente i 2 verricelli che vengono comandati in sincrono per il controllo normale e su un canale a parte(uso la leva del cabra picchia) posso lascare la randa e basta.
Lasciando la leva tutto torna alla impostazione di base e con il trim faccio le regolazioni fini.
Se poi hai bisogno di consulenza per la programmazione... Fatti sentire:wink:

Un sistema tipo trimmer con servo a braccio che lavora sul fiocco permette di regolare il canale ma non offre queste prerogative. Su una barca piccola può andare meglio soprattutto per il risparmio di peso.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 17:02.

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