E hai ragione!!! Però le probabilità che il problema sia un arco voltaico sono veramente poche. E' solo da tenere in considerazione! Un po' di ottimismo!!! :) Ciao!!! Francesco |
Sì, il negozio è sulla parallela dietro la GB. Per tornare sul tecnico: le locomotive "in alternata" funzionano come le loco in continua, solo che hanno un ponte raddrizzatore e un dispositivo in grado di invertire la polarità sul motore (o il sistema elettromagnetico o il decoder). Se la locomotiva non ha più il commutatore elettromagnetico, dovrebbe già avere un decoder, altrimenti si può installare un ESU. Riguardo al difetto: se il decoder scalda quando la loco rallenta, c'è un sovraccarico. O il motore sforza o è causa del sovraccarico. |
2 Allegato/i Citazione:
Dunque la locomotiva non ha più il commutatore elettromagnetico ma non mi pare abbia nemmeno il decoder. La schedina é quella in foto, che guardandola bene ha qualche saldatura qua e la non delle migliori (non so se é anche così con le locomotive, ma con gli elicotteri siamo pignolissimi quanto alle saldature di componenti elettronici per ovvi motivi). |
Oh mamma, questa mi mancava.... In effetti fa la commutazione con il relé.... Citazione:
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Certo, correggimi che sbaglio, che quello non é una scheda decoder! Ma proprio non saprei che cosa hanno combinato in Märklin: difatti con il numero di serie, numero sulla scatola o anche libretto pezzi di ricambio, vedo che ha il commutatore "meccanico", mentre questa schedina sembra non esistere da nessuna parte :) mAHHH |
No, no, non sbagli! È la soluzione adottata prima del digitale ma devo ammettere che non me ne erano mai capitate tra le mani. Comunque come elettronica dovrebbe essere abbastanza triviale, fondamentalmente fa commutare il relè in presenza di una tensione più elevata del normale e raddrizza la corrente alternata. Altro non dovrebbe fare. A meno che uno dei diodi non sia difettoso non dovrebbe essere in grado di far rallentare la locomotiva.... ma sono tutte congetture. |
Scusa Daniele, ma a questo punto divento curioso. E scusate se mi intrometto con una cosa un po' diversa. Supponiamo teoricamente di fare questa operazione. 1 - prendere una locomotiva Marklin a corrente alternata 2- togliere pattino, commutatore di marcia, ecc. 3- rendere le ruote isolate 4- collegare il motore a delle prese di corrente bipolari alle ruote 5- fare camminare la locomotiva in un plastico analogico in corrente continua Mi auguro vivamente che mi confermi che ho detto cinque esplosive scemenze :blink:. Grazie!!!! :shutup: |
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Figurati, non devi scusarti. Io non sono espertissimo come walser, ho buone conoscenze ma non ottime. Aspettiamo un suo eventuale intervento. AD ogni modo, secondo il mio punto di vista, funziona. In fin dei conti correttamente viene indicato che i motori märklin sono in DC. Due cavi, due carboncini e polo positivo e polo negativo. Quindi, a rigor di logica, dovrebbe funzionare. Daniele |
Citazione:
Comunque utilizzano tutti motori in continua. |
Grazie Daniele W. per la Tua grande competenza. E grazie a Daniele per la Tua grande cortesia ed esperienza! Si impara sempre di più!!! :approved: Ciao!!!! :):) Francesco |
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