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Vituperio 26 marzo 12 15:29

Citazione:

Originalmente inviato da Marcello52 (Messaggio 3115238)
Ciao, uso anch'io lo start set doppio Piko, a cui ho affiancato una splendida Rivarossi 753 Del Fungo Giera con locksound, però, prima di procedere all'acquisto del materiale Piko, hai già realizzato il progetto del tracciato ampliato? Ciò ti permetterebbe di conoscere esattamente le dimensioni finali del plastico e il numero esatto dei pezzi necessari alla sua realizzazione, numero di codice Piko compreso. Io ho usato con grande soddisfazione il software "RailModeller", (RailModeller) con possibilità di prova gratuita, che da pochi mesi offre anche il set dei binari Piko tra gli altri marchi. E' di una semplicità di utilizzo disarmante, crea anche il plastico 3D con un click. Così non dovrai andar per tentativi inutili quanto costosi, andare e venire dai negozi, montare e smontare etc. etc.
Ciao e benvenuto nel club.
Marcello:wink:

Rail modeller è per Mac...
Io ho trovato quest'altro invece che gira sui Pc Windows: Anyrail

AnyRail™ - The easiest model railroad design software.
non ti fa il 3d, ma è facilissimo e puoi salvare e stampare tutto, l'unico limite della versione di prova gratuita è che non puoi piazzare più di 50 pezzi.

fab63 27 marzo 12 20:39

Grazie per il link, scarico il programma e provo a buttare giù quello che avevo in mente.
Ciao.

Marcello52 29 marzo 12 17:14

Oops... dimenticavo che non tutti hanno il Mac. Sorry!:fiu:

pippu 31 marzo 12 07:46

C'è anche il programma scarm gratuito

SCARM - Simple Computer Aided Railway Modeller - Programma freeware per la pianificazione e la progettazione di layout ferroviari in scala


domande dcc

-ma i telecomandi piko in che modo (come detto sopra perchè piu' pratici dei roco) comandano gli scambi ?

- se si usa una centralina è possibile continuare ad usare i telecomandi?

- col sistema piko quale è lo schema per utilizzare un alimentatore esterno piu'
potente e quali sono le sue caratteristiche? (volendo utilizzare 4 loco)

- mi potreste praticamente descrivere graficamente un impianto DCC con alimentazione delle loco e degli scambi

grazie

fab63 31 marzo 12 15:12

1 Allegato/i
Come avrai potuto vedere anch’io sono alle prime armi con il digitale per cui tento di risponderti in base alla breve esperienza che ho fatto sulla centralina Piko digit 1 (ho acquistato infatti uno start set digitale di questa marca).

Per quanto riguarda gli scambi, argomento che mi interessa perché nel prossimo futuro ho intenzione di digitalizzarli anch’io, la centralina Piko 1 gestisce un gruppo di quattro scambi su ognuno dei quattro canali di trasmissione identificati con i tasti A –B – C – D. Una volta memorizzati gli indirizzi degli scambi si richiama il più basso su uno dei quattro canali ed automaticamente con i quattro tasti rosso/verdi si possono (partendo da sinistra a destra) gestire lo scambio richiamato ed i successi tre con l’indirizzo progressivo più vicino. Faccio un esempio: se ho memorizzato quattro indirizzi di scambi numerandoli da 250 a 253 una volta richiamato sul canale A lo scambio con indirizzo 250 i primi due tasti rossoos/sulla sinistra comanderanno quello scambio ed i successivi, da destra a sinistra, gli scambi 251,252, e 253. Per quanto riguarda la possibilità di comandare più loco credo sia sufficiente acquistare un alimentatore più potente da 36 V. (articolo piko 55006) oppure aggiungere un booster piko 2 alla centralina piko 1, in questo caso però è necessario effettuare un sezionamento sul tracciato.
Per lo schema e per tutto resto aspettiamo che qualcuno più esperto di noi ci dia un aiuto.

Ciao
Fabrizio

Albjal 12 aprile 12 16:14

Suggerimento per Possessori Centralina Piko
 
Sono un soddisfatto possessore di centralina Piko Digi1 e Digi2, e mi permetto di elargire un suggerimento per la protezione delle stesse contro eventuali corto circuiti . Purtroppo quando succede, se non si è super-esperti in elettronica, l'alternativa è un nuovo acquisto (io ne ho bruciate 2 prima di correre ai ripari !!! :oops::oops::oops:).
La soluzione che ho adottato io è la seguente:
Saldare un fusibile su uno dei due fili che escono dalla centralina verso il binario... Semplice, geniale (peccato l'idea non sia stata mia) ed economico. Il fusibile deve essere di tipo "rapido", di almeno 1,5 A.
Le centraline Piko dispongono già di un sistema di blocco in caso di corto circuito, ma è importante sapere che particolari condizioni (come quelle occorse a me a causa di fili connessi dove non avrebbero dovuto) possono mandarla a farsi friggere: il led che lampeggia quando c'è un corto non smette più di farlo, nemmeno quando si preme "Stop" sul comodo telecomando (TV? :lol:).
Attenzione: Non è molto facile saldare i fili sui poli del fusibile. Occorre attenzione a non indugiare troppo con il saldatore, altrimenti il filamento interno fonde e addio fusibile.

Non so dire che questo stratagemma possa essere valido anche per centraline di altre marche, ma non credo ci siano problemi: Il principio di funzionamento è identico per tutte.

Piccola osservazione circa il tasto funzione F3. Ho scoperto (senza leggere le istruzioni) che esso rallenta la loco della metà degli step impostati in quel momento. In altre parole: la loco rallenta fino a metà della sua velocità del momento. Per ripristinare quest'ultima si ripreme il tasto F3

Rispondo parzialmente al quesito di Fab63 (a cosa servono i tasti F1-F4?).
F3: Vedi sopra
F1: Io lo sto usando per azionare il gancio digitale anteriore di Roco, installato sulla mia D245
F2: Io lo sto usando per azionare il gancio digitale posteriore di Roco, installato sulla mia D245
F4: Non lo so

Spero di essere stato utile a qualcuno.
Ciao a tutti da Giulio!

fab63 13 aprile 12 21:42

Grazie Giulio
ogni suggerimento è sempre utile, ancora non ho potuto provare la funzione del tasto f3 (tempo tiranno!!!) ma sicuramente la proverò nel week-end.
Scusa la curiosità ma dove avevi infilato i cavi per mandare in corto la centralina?
Infine un'ultima domanda: gestisci con il digitale anche gli scambi?

A presto ciao.
Fabrizio

Albjal 16 aprile 12 12:57

Ciao.
Probabilmente sono stato poco chiaro: Non ho collegato male i cavi della centralina, ma ho collegato male quelli di un impianto per automatizzare l'arresto dei convogli in prossimità di un incrocio. La loco, una volta che transitava sul tratto interessato all'arresto, cominciava ad emettere un ronzio elettrico sempre più intenso fino a quando la centralina non andava in tilt! (Stranamente il decoder è rimasto intatto). Poi, oltre a trovare l'errore, ho applicato il fusibile, come suggerito da un mio amico elettrotecnico.

Per quanto riguarda gli scambi: No, non li digitalizzo per una serie di motivi, primo tra i quali (probabilmente) l'ignoranza. Mi spiego: Non sapendo bene come funziona un impianto di scambi digitalizzati ma conoscendo bene il funzionamento in analogico, preferisco restare su quest'ultimo sistema.
I miei dubbi in proposito sono:
- Che vantaggio reale c'è ad azionare deviatoi in digitale quando, comunque, bisogna richiamarne l'indirizzo e poi comandarli (deviata oppure C/T)? Il procedimento non è lo stesso che in analogico? (Bisogna comunque individuare il pulsante o il selettore di ogni deviatoio e poi fornirgli il comando).
- Oppure (supposizione esclusivamente mia non supportata da auspicabile raccolta informazioni) con il digitale è possibile selezionare con un solo comando un itinerario completo, evitando di dover cablare il tutto con diodi (come invece necessario per l'analogico)?
A presto. Giulio


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