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Digitale - consigli ad un dilettante Sono appena arrivato nel forum perché finalmente, dopo molto tempo, ho un piccolo spazio (3 x 1,5 mt) per realizzare il mio sogno: costruire un plastico ferroviario!!!! Le mie ultime esperienze dirette con il ferromodellismo risalgono alla fine degli anni 70 (ero giovano allora sob!!!!), mi sono quindi tuffato in internet per recuperare il tempo perso. Avrei deciso di partire con uno start set digitale della Piko o della Roco, a tal proposito volevo avere alcuni chiarimenti. Leggo che la centralina Piko digi 1 può leggere le CV memorizzate sui decoder ma non è in grado di scriverne nuove. Questo che vuol dire che se compro delle nuove loco, quella dello start set presumo sarà già programmata dalla casa, devo trovare qualcuno che inserisca i valori necessari al funzionamento? Oppure i decoder hanno comunque memorizzati di parametri standard? La Roco multimaus invece è in grado di scrivere le CV ma non di leggere quelle già memorizzate. Questo che vuol dire che per le nuove loco devo procedere, prima di usarle, ad effettuare le opportune memorizzazioni e in questo caso devo inserire nel tracciato il binario di programmazione? Per il momento mi fermo qui mi scuso se ho posto domande banali e ringrazio tutti coloro che vorranno dedicarmi alcuni minuti del loro tempo. Ciao a tutti |
Ciao Fab benvenuto nel Forum!:D Premetto che in tutte le centraline serve necessariamente il binario di programmazione, se lo facessi in linea tutte le loco presenti sul tracciato prenderebbero quell'indirizzo, e comunque i segnali della programmazione delle CV andrebbero ad influenzare anche gli elementi di accessorio (scambi e segnali) che normalmente hanno anche loro il decoder, a meno che non li gestisti in analogico. Pariteticamente è anche possibile piazzare il binario di programmazione sull'impianto ma lo devi isolare completamente dal resto..... Tra Piko e Roco, ti consiglierei sicuramente Roco per i motivi che hai già elencato tu, ovviamente è di prezzo superiore, ma hai anche possibilità superiori....dicamo che per un bel lasso di tempo non avrai problemi nella gestione di loco ed accessori elettromagnetici su di un tracciato delle dimensioni che hai postato. In ultima analisi le centrali tipo Intellibox della Uherblock o la Ecos della Esu, sono ovviamente costose ed il loro acquisto va ponderato poi in base alle tue esigenze. Forse lo conosci già come sito ma te lo segnalo ugualmente, può esserti utile sulle tematiche digitali: DCCWorld.it DCCWorld.com - Indice Ciao ed ancora benvenuto! Carlo |
Citazione:
Credo che di cose da allora ne siano cambiate (prima fra tutte il digitale), ma fortunatamente la sostanza è sempre la stessa: divertirsi in modo sano! Per quanto riguarda il digitale, ecco il mio contributo, soprattutto per cercare di fare chiarezza. La centralina PIKO non è in grado di scrivere le CV, ma sicuramente di programmare gli indirizzi delle loco si, ci mancherebbe!! Quando mi compro una nuova loco e la digitalizzo con il decoder (o la compro digitalizzata), ci sono già tutte le impostazioni di fabbrica (TUTTE!). Quindi con la mia centralina Piko metto la loco da sola sul plastico e me la programmo sull'indirizzo che desidero. Con la Roco invece (senza però poter leggere i valori!!!) si può fare un po' di più, ovvero andare a scrivere altre CV ovvero altri valori che possono intervenire (e quindi modificare i valori preimpostati) della velocità minima, quella massima eccetera... Personalmente i valori di fabbrica mi bastano e mi avanzano (non sono esageratamente esigente sotto quell'aspetto), ma se servisse cambiarne uno, potrei senpre andare da qualsiasi amico con altre centraline, modificarli, e tornare a casa e usarli (modificati) con la mia Piko. Tra l'altro, dopo quasi 2 anni e dopo aver usato più volte la Roco di un amico... preferisco sempre di più la Piko: molto più semplice, diretta e comoda (senza filo) per non parlare dell'estrema facilità di gestione degli scambi digitalizzati. Tra l'altro la Piko produce un set digitale doppio veramente concorrenziale! Se devo essere sincero, l'unica differenza reale nei set digitali (Piko e Roco intendo) è la potenza del trasformatore incluso nel set. Per iniziare va benissimo già la potenza del Piko, ma il Roco parte già con un 36 VA. Ma con i soldi (tanti) che risparmi acquistando il sistema Piko, ci aggiungi poco più di 30 Euro e di compri il trasformatore più potente e sei a posto. Se poi in futuro ti ingrandisci ancora di più, con Piko puoi comprare un booster (il Digi2) a circa 60/70 euro, cosa che puoi ovviamente fare anche con Roco... ma la differenza di prezzo sarebbe la stessa di adesso (ovvero circa il doppio). Personalmente mi trovo benissimo con il Piko e se volessi (potessi eheheh) farei il "grande salto" solo con l'Intellibox della Uherblock o la Ecos della Esu, come ottimamente ti ha consigliato l'amico Carlo. Io ci aggiungo anche la Zimo... ma non avrò mai quei soldi da investire nel ferromodellismo :P Un saluto e buon divertimento (sia che sarà con Piko o con Roco sarai felicissimo!!!) |
Grazie per i primi suggerimenti. Il sito DCC World lo avevo già scoperto tramite il Forum e ne ho approfittato subito. Ho visto in internet anche lo start set Piko doppio che in effetti potrebbe essere un ottimo avvio per familiarizzare con digitale potendo contare su due convogli da far girare alternativamente con gestione in digitale anche dei due scambi (a proposito per motorizzare gli scambi Piko è sufficiente acquistare il motore codice 55271 o necessita anche il codice 55273 kit per scambi a incasso?). Lunica mia perplessità è che, tra i tanti dubbi su come realizzare il plastico, lunica certezza che avevo è quella di far girare solo convogli delle nostre ferrovie da fine anni sessanta in avanti (sono i treni sui quali ho avuto modo di viaggiare spesso essendo figlio di ferroviere). Mi ritroverei quindi con due loco tedesche (o austriache non ho approfondito) non proprio soddisfacenti. Chiedo un altro chiarimento sul binario di programazione: è necessario realizzarlo allinterno del tracciato con opportuni sezionamenti o può anche essere completamente staccato (tanto per intenderci 1-2 binari rettilinei ai quali collegare la centralina nel momento della programmazione). Grazie ancora e ciao a tutti |
Ciao, per il binario di programmazione lo puoi fare, come hai descritto tu, in alternativa, può essere, come faccio io, un pezzo di binario volante da collegare all'alimentazione e di conseguenza la centralina. Per i convogli, bhè la Piko fa qualche carro e forse qualche carrozza in livrea italiana e loco epoca V e VI, ma altrimenti ti devi necessariamente rivolgere presso altre case costruttrici, dalla Roco, Oscar, Vitrains, Rivarossi Hornby, te lo dice uno che usa materiale Marklin con tutte le limitazioni dell'italiano, nel mio caso converto le loco, prettamente Roco, nel sistema Marklin per avere delle loco italiane..... Ciao, Carlo |
Digitale - consigli ad un dilettante Ciao Fab63, sono alla mia prima esperienza su un forum di modellismo ferroviario. Dopo avere letto ed osservato un pò di forum mi sono "lanciato" solo perchè mi sono immedesimato molto in quello che hai scritto. Ho ricominciato a distanza di parecchi anni e mi sono ritrovato nel mondo del digitale. Fino ad ora ho fatto tutto da solo con il Digitale Piko e, siceramente, non mi dispiacerebbe confrontarmi con qualche neofita (oltretutto siamo entrambi a Roma) come me. E' l'inizio.....:wink:! A presto |
Dopo approfondita riflessione, seguendo il consiglio di Loreno, ho acquistato in settimana lo start set doppio della PIKO. Dovrebbe arrivarmi martedi o mercoledi della prossima settimana. Come dicevo il materiale rotabile non è proprio di mio gradimento, però così ho il vantaggio diavere un tracciato già abbastanza vario e soprattutto due convogli per cominciare a familiarizzare con il digitale (al momento per me un mostro spaventoso). Caro Manfra benvenuto anche a Te nel forum, anchio ho avuto molto timori prima di iscrivermi comunque adesso ci sono dentro e va bane così. Avremo sicuramente modo di scambiarci impressioni, opinioni e, perchè no, anche emozioni sul nostro amato hobby. Non vedo l'ora di allestire il io tracciato e non macherò di comunicarvi le mie prime impressioni. A presto e ciao a tutti. |
Digitale - consigli ad un dilettante Ciao fab63, anche io lo scorso anno ho cominciato con lo start set doppio digitale Piko. Poi ho comprato il Set (sempre Piko) dell'Ice 3. Poi altri binari, altre loko, scambi, binari, pulsantiere per scambi, ecc. ecc. Se hai bisogno di qualche consiglio, prova a chiedere mi farebbe piacere esserti d'aiuto. Buon lavoro con il tuo tracciato ed aggiornarci..... Manlio |
Allora rapido aggiornamento sulla situazione: finalmente ho montato il tracciato ed ho cominciato a prendere confidenza con la centralina. Devo dire che l'utilizzo è molto intuitivo e comunque gli indirizzi delle loco erano già memorizzati. Il materiale Piko l'ho trovato decisamente soddisfacente, in particolare le loco mi sembrano abbastanza ben rifinite (consideriamo sempre che stiamo parlando di materiale posizionato in una fascia decisamente contenuta di prezzo). L'unico piccolo neo mi sembra la marcia con i primi due step di velocità che è piuttosto balbettante. Poiché vorrei ampliare il tracciato, creare almeno un doppio ovale continuo per far viaggire contemporaneamente i due convogli, sai dirmi se su Roma esiste qualche negozio che vende binari Piko? Purtroppo ho qualche problema con lo spazio e prima di avventurami in acquisti massicci volevo provare 'dal vivo' le misure finali. In ultimo altre due domande: sei riuscito a capire cosa si può controllare con i tasti funzione f1-f4? hai già applicato a nuove loco il decoder? E' una cosa complicata? (tieni presente che io con un cacciavite in mano divento un pericolo pubblico::fiu:)? Grazie ed a presto Fabrizio |
Tracciato digitale Ciao, uso anch'io lo start set doppio Piko, a cui ho affiancato una splendida Rivarossi 753 Del Fungo Giera con locksound, però, prima di procedere all'acquisto del materiale Piko, hai già realizzato il progetto del tracciato ampliato? Ciò ti permetterebbe di conoscere esattamente le dimensioni finali del plastico e il numero esatto dei pezzi necessari alla sua realizzazione, numero di codice Piko compreso. Io ho usato con grande soddisfazione il software "RailModeller", (RailModeller) con possibilità di prova gratuita, che da pochi mesi offre anche il set dei binari Piko tra gli altri marchi. E' di una semplicità di utilizzo disarmante, crea anche il plastico 3D con un click. Così non dovrai andar per tentativi inutili quanto costosi, andare e venire dai negozi, montare e smontare etc. etc. Ciao e benvenuto nel club. Marcello:wink: |
Citazione:
Io ho trovato quest'altro invece che gira sui Pc Windows: Anyrail AnyRail - The easiest model railroad design software. non ti fa il 3d, ma è facilissimo e puoi salvare e stampare tutto, l'unico limite della versione di prova gratuita è che non puoi piazzare più di 50 pezzi. |
Grazie per il link, scarico il programma e provo a buttare giù quello che avevo in mente. Ciao. |
Oops... dimenticavo che non tutti hanno il Mac. Sorry!:fiu: |
C'è anche il programma scarm gratuito SCARM - Simple Computer Aided Railway Modeller - Programma freeware per la pianificazione e la progettazione di layout ferroviari in scala domande dcc -ma i telecomandi piko in che modo (come detto sopra perchè piu' pratici dei roco) comandano gli scambi ? - se si usa una centralina è possibile continuare ad usare i telecomandi? - col sistema piko quale è lo schema per utilizzare un alimentatore esterno piu' potente e quali sono le sue caratteristiche? (volendo utilizzare 4 loco) - mi potreste praticamente descrivere graficamente un impianto DCC con alimentazione delle loco e degli scambi grazie |
1 Allegato/i Come avrai potuto vedere anchio sono alle prime armi con il digitale per cui tento di risponderti in base alla breve esperienza che ho fatto sulla centralina Piko digit 1 (ho acquistato infatti uno start set digitale di questa marca). Per quanto riguarda gli scambi, argomento che mi interessa perché nel prossimo futuro ho intenzione di digitalizzarli anchio, la centralina Piko 1 gestisce un gruppo di quattro scambi su ognuno dei quattro canali di trasmissione identificati con i tasti A B C D. Una volta memorizzati gli indirizzi degli scambi si richiama il più basso su uno dei quattro canali ed automaticamente con i quattro tasti rosso/verdi si possono (partendo da sinistra a destra) gestire lo scambio richiamato ed i successi tre con lindirizzo progressivo più vicino. Faccio un esempio: se ho memorizzato quattro indirizzi di scambi numerandoli da 250 a 253 una volta richiamato sul canale A lo scambio con indirizzo 250 i primi due tasti rossoos/sulla sinistra comanderanno quello scambio ed i successivi, da destra a sinistra, gli scambi 251,252, e 253. Per quanto riguarda la possibilità di comandare più loco credo sia sufficiente acquistare un alimentatore più potente da 36 V. (articolo piko 55006) oppure aggiungere un booster piko 2 alla centralina piko 1, in questo caso però è necessario effettuare un sezionamento sul tracciato. Per lo schema e per tutto resto aspettiamo che qualcuno più esperto di noi ci dia un aiuto. Ciao Fabrizio |
Suggerimento per Possessori Centralina Piko Sono un soddisfatto possessore di centralina Piko Digi1 e Digi2, e mi permetto di elargire un suggerimento per la protezione delle stesse contro eventuali corto circuiti . Purtroppo quando succede, se non si è super-esperti in elettronica, l'alternativa è un nuovo acquisto (io ne ho bruciate 2 prima di correre ai ripari !!! :oops::oops::oops:). La soluzione che ho adottato io è la seguente: Saldare un fusibile su uno dei due fili che escono dalla centralina verso il binario... Semplice, geniale (peccato l'idea non sia stata mia) ed economico. Il fusibile deve essere di tipo "rapido", di almeno 1,5 A. Le centraline Piko dispongono già di un sistema di blocco in caso di corto circuito, ma è importante sapere che particolari condizioni (come quelle occorse a me a causa di fili connessi dove non avrebbero dovuto) possono mandarla a farsi friggere: il led che lampeggia quando c'è un corto non smette più di farlo, nemmeno quando si preme "Stop" sul comodo telecomando (TV? :lol:). Attenzione: Non è molto facile saldare i fili sui poli del fusibile. Occorre attenzione a non indugiare troppo con il saldatore, altrimenti il filamento interno fonde e addio fusibile. Non so dire che questo stratagemma possa essere valido anche per centraline di altre marche, ma non credo ci siano problemi: Il principio di funzionamento è identico per tutte. Piccola osservazione circa il tasto funzione F3. Ho scoperto (senza leggere le istruzioni) che esso rallenta la loco della metà degli step impostati in quel momento. In altre parole: la loco rallenta fino a metà della sua velocità del momento. Per ripristinare quest'ultima si ripreme il tasto F3 Rispondo parzialmente al quesito di Fab63 (a cosa servono i tasti F1-F4?). F3: Vedi sopra F1: Io lo sto usando per azionare il gancio digitale anteriore di Roco, installato sulla mia D245 F2: Io lo sto usando per azionare il gancio digitale posteriore di Roco, installato sulla mia D245 F4: Non lo so Spero di essere stato utile a qualcuno. Ciao a tutti da Giulio! |
Grazie Giulio ogni suggerimento è sempre utile, ancora non ho potuto provare la funzione del tasto f3 (tempo tiranno!!!) ma sicuramente la proverò nel week-end. Scusa la curiosità ma dove avevi infilato i cavi per mandare in corto la centralina? Infine un'ultima domanda: gestisci con il digitale anche gli scambi? A presto ciao. Fabrizio |
Ciao. Probabilmente sono stato poco chiaro: Non ho collegato male i cavi della centralina, ma ho collegato male quelli di un impianto per automatizzare l'arresto dei convogli in prossimità di un incrocio. La loco, una volta che transitava sul tratto interessato all'arresto, cominciava ad emettere un ronzio elettrico sempre più intenso fino a quando la centralina non andava in tilt! (Stranamente il decoder è rimasto intatto). Poi, oltre a trovare l'errore, ho applicato il fusibile, come suggerito da un mio amico elettrotecnico. Per quanto riguarda gli scambi: No, non li digitalizzo per una serie di motivi, primo tra i quali (probabilmente) l'ignoranza. Mi spiego: Non sapendo bene come funziona un impianto di scambi digitalizzati ma conoscendo bene il funzionamento in analogico, preferisco restare su quest'ultimo sistema. I miei dubbi in proposito sono: - Che vantaggio reale c'è ad azionare deviatoi in digitale quando, comunque, bisogna richiamarne l'indirizzo e poi comandarli (deviata oppure C/T)? Il procedimento non è lo stesso che in analogico? (Bisogna comunque individuare il pulsante o il selettore di ogni deviatoio e poi fornirgli il comando). - Oppure (supposizione esclusivamente mia non supportata da auspicabile raccolta informazioni) con il digitale è possibile selezionare con un solo comando un itinerario completo, evitando di dover cablare il tutto con diodi (come invece necessario per l'analogico)? A presto. Giulio |
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