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Vecchio 20 gennaio 19, 21:10   #1 (permalink)  Top
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termopila

Vorrei alimentare tre led ultravioletti conl calore di una stufa a legna.
Dovrebbe essere possibile mettendo delle teemocoppie in serie; giunzione calda a contatto col mantello della stufa (circa 100 °C) e la giunzione fredda su un dissipatore a T ambiente.
Qualcuno ha idee?
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Vecchio 20 gennaio 19, 22:09   #2 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da ermete Visualizza messaggio
Vorrei alimentare tre led ultravioletti conl calore di una stufa a legna.
Dovrebbe essere possibile mettendo delle teemocoppie in serie; giunzione calda a contatto col mantello della stufa (circa 100 °C) e la giunzione fredda su un dissipatore a T ambiente.
Qualcuno ha idee?
Si, utilizza delle celle TEG, sono l'opposto di quelle di Peltier, generano corrente in funzione della differenza di temperatura presente fra le due facce, effetto Seebek.

Ho realizzato un prototipo industriale 3 anni fa per dei test di efficienza.





Con quel tubo con aria intorno ai 400°C e temperatura acqua di raffreddamento a circa 70°C producevo circa 700 Watt.

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Vecchio 21 gennaio 19, 21:17   #3 (permalink)  Top
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Se qualcuno fosse interessato questo il link ad un azienda : https://thermoelectric-generator.com/ il cui sito contiene molte informazioni interessanti, i loro prodotti sono ottimi (esperienza diretta).

Se serve qualche informazione in più sono disponibile a fornirla nel rispetto di alcuni vincoli che ho sottoscritto con un mio cliente.

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Vecchio 21 gennaio 19, 22:31   #4 (permalink)  Top
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Grazie Nonino, sempre pronto e presente.
Ho cercato dispositivi adeguati ma ho trovato la solita cella Peltier, fatta andare al contrario che andrebbe anche bene se non che il delta T ce l'ho a una quarantina di cm di distanza, tra il mantello interno della stufa e la superficie esterna del rivestimento.
Pensavo di realizzare una decina di coppie di fili di metalli differenti saldati in serie (a zigzag) per ottenere una ddp sufficiente. Fatta una prova con cinque coppie in serie di fili Fe-Cu con la giunzione calda (isolata in resina) immersa in acqua bollente e quella fredda a T ambiente, ma al tester non ho misurato niente.
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Vecchio 21 gennaio 19, 23:02   #5 (permalink)  Top
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Le termocoppie venivano usate in passato sui ponti radio prima dell'eolico e funzionavano con buciatori gas ma avevano dei rendimenti infimi, nel tuo caso dovresti montare i moduli TEG con il lato caldo a contatto del mantello della stufa e poi usare un heat-pipe (come quello usato sulle motherboard dei PC) fra quello freddo ed un bel dissipatore a temperatura ambiente posto a distanza.

Fra il lato caldo del TEG e la parete del riscaldatore è bene interporre una pellicola di grafite che aumenta la superficie di contatto e migliora il trasferimento del calore, inoltre conviene isolare le due facce del TEG con del Aerogel.

Tieni presente che il dissipatore si scalderà anche fino a 50..60°C, le celle di Peltier usate al contrario rendono assai meno che le Seebek, avendo in casa un discreto numero di TEG avanzati dal progetto a tempo perso mi sto dilettando a fare prove per un utilizzo domestico con una cucina economica a legna che ho in baita....

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Vecchio 22 gennaio 19, 21:28   #6 (permalink)  Top
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A questo punto ti pregherei di indicarmi dove trovare una cella TEG adatta alle mie modestissime esigenze!
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