Ciao, Enrico.
Ne esiste un tipo, solo bianca, quasi identica alla Modelspan pesante, con aggiunti , all'interno, dei microfili di Mylar (o similare). Si applica sempre alla stessa maniera (collante nitro, coccoina,...ecc. Noi, ai tempi che furono, usavamo anche destrina e caseina) ma si tende col ferro caldo, badando che non prenda "brutte pieghe" (la struttura).
Una volta tesa, si impermeabilizza col collante cellulosico diluito. Con questo nuovo tipo, le strutture non si "svergolano" più. E' molto usata dai costruttori di Old Timer. Occorre prestare attenzione al "verso" di montaggio, perchè le microfibre sono unidirezionali (quindi non a trama incrociata).
E' molto resistente.

EH EH EH l'ultima riga l' ho scritta per te, sapevo che ti avrei scosso ehehehehe :D So cosa vuol dire avere della Modelspan nera eh eh eh eh per un modellista di razza eh eh eh
Ciao Stefano
Vero vero acetone, ma da noi c'è una ditta che fa una colla cellulosica lekler o giù di li a base di nitro, ed andava benissimo anche come turapori con un po di talco.

Ciao Franco, si l'ho vista tempo fa su qualche tempo fa. Io la modelspan continuo ad usarla ne ho ancora un po' di quella colorata tipo "leggero", credo che fosse distribuita da aeropiccola. L'ho comprata almeno 15 anni fa da Brigliadori :D

E.

Magnifica, la nera.
In cantina conservo gelosamente alcuni ritagli del foglio col quale rivestii la fusoliera di un elastico Junior con cui (...nel 1956?, 1957? Non ricordo bene...) vinsi la Coppa Rossi a Milano, la Coppa Savena a Bologna e quarto alla Coppa Reno, sempre a Bologna.
Che bei tempi, quelli, ragazzi!

Si... ma quanti di voi si ricordano che il collante cellulosico si faceva in casa facendo sciogliere in acetone ritagli di radiografie?..... (anni 50 e giù di lì) B)

Secondo me, Brigliadori nel suo fantastico retrobottega c'è l'ha ancora, il più è riuscire ad avere un prezzo congruo! :D

E.

Mi hanno raccontato di pellicole grattate e sciolte nell'acetone. Sono troppo giovane per averle vissute! :rolleyes:

E.

Si, noi lo si faceva coi ritagli di pellicole fotografiche alle quali si raschiava per benino tutta l'emulsione e una volta tagliuzzate, si mettevano a bagno, per l'appunto, in acetone. Uno di noi (uno dei "grandi") lavorava in un laboratorio fotografico, per cui........

Me l'ha racontata Mandolesi quello del negozio. Ho letto anche che si aggiungeva della canfora al diluente nitro per evitare l'effetto nebbia

E.

Bravo :D questo particolare mi era sfuggito, grazie per avermelo fatto ricordare.
Mi ricordo che quando aiutavo mio padre in questa operazione (avevo si e no 6 anni) il momento di miscelare la canfora era il più piacevole perchè l'odore della stessa mi piaceva moltissimo :rolleyes: