Modello per iniziare Durante i mesi di chiusura stretta del lock down ho avuto il tempo per meditare su diversi progetti aeromodellistici.Ad uno tengo in modo particolare, perché da qche anno ci pensavo, e cioè un modello che avesse le caratteristiche per permettere di iniziare a qualunque neofita, di qualunque età...e in particolare vuole permettere anche ai piu' giovani l'ingresso fattivo nel mondo dell'aeromodellismo. Se un ragazzo dagli otto anni in su fosse interessato all'hobby, al giorno d'oggi sarebbe praticamente impossibilitato. Il progetto che voglio esplicitare in questa discussione deve provvedere a tale carenza. Nel 2020 questa limitazione, ritengo che sia inconcepibile. |
Le caratteristiche di base si potranno anche discutere strada facendo, sebbene ritengo di aver già identificato i parametri fondamentali che tale modello dovrebbe avere, anzi avrei già iniziato un abbozzo di costruzione ma a scanso di equivoci e' bene che si cominci a intavolare e indi rizzare la questione... Ritengo che il modello in questione debba essere di una economia assoluta, cioè deve costare poco e con un budget di una decina di euro deve essere completato... Probabilmente anche cinque... Il componente più costoso di tutta la costruzione e' l'impianto radio. Quello (per ora) non si può costruire e non ci sono alternative a costo zero, quindi chi e' interessato ad iniziare con l'aeromodellismo, in qualche modo deve procurarsi un radiocomando che sia un minimo affidabile.Con questo si intende che deve essere per quanto economico e 'antico', un sistema concepito ad uso modellistico.Cioè se si smonta la macchinina radiocomandata che vendono dal cinese, non ci si può fare un modello che vola all'aperto per motivi di affidabilità e soprattutto di sicurezza per gli altri. |
mi sembra una bella iniziativa. Aggiungo che il fattore economico è importante non solo per l'acquisto del modello ma anche per evitare scoraggiamenti dopo le prime (inevitabili) difficotlà e danni. Onestamente, però, la vedo dura completare il modello col budget che hai indicato, soprattutto se questo fa riferimento all'elettronica |
Porto qui la mia esperienza personale di "volatore" (aeromodellista mi sembra eccessivo), completamente autodidatta, per questioni (purtroppo) di necessità. Ho cominciato con un aeroplanino con due motori che girava riducendo la velocità ora dell'uno, ora dell'altro motore. Poi ho comprato un super Simona che non ha mai volato a causa delle batterie NiMH e della mia inesistente esperienza, in compenso si è rotto e l'ho cannibalizzato. Da lì sono approdato allo tzagi di Altervista che ho costruito da me. Infine quel modello mi hanno detto di farlo volare con il vento. Da allora non uso più né motori, né regolatori e tantomeno eliche con un risparmio notevole sulla gestione dei modelli. Per me uno dei più validi modelli per imparare è proprio lo tzagi in quanto, anche comprato, costa sui 30€, per motivi di struttura ha l'elica spingente, più difficile da rompere, può essere usato sia in pianura che in pendio, e con l'elica lo porti sempre a casa, in più utilizza solo 2 servi, e può dare "musate" da morire, ma volerà sempre. |
Il modello che pensavo, per certi versi somiglia molto, e cioè non usa motori o propulsione (per adesso..) e dovrebbe essere di costruzione veloce e facile. Da realizzare con materiali che si possono procurare in ogni paese o città, senza dover ordinare per posta, o dover fare trasferte chilometriche, sebbene non proprio nobilissimi. E' un aliante dalle dimensioni contenute perché una delle prerogative e' la comodità di trasporto, in uno zaino o in una scatola, così da non dipendere dall'automobile.Sale in quota con catapulta elastica di fattura casalinga, e dato il peso ridotto, che dovrebbe rimanere sotto i 250 g potrebbe essere volabile in un campetto, anche poco fuori mano di ogni centro abitato, ed essere al 'sicuro' da normative e strane bizze burocratiche. Lo configurazione, non usuale, prende spunto da uno dei mezzi volanti di un famoso cartone animato degli anni 90 di Miyazaki e cioè la storia di Nausicaa. Quello che realmente mi interes sava era il gigante da trasporto senzacoda dell'impero meltoniano ma mettendo insieme i vari parametri, esce fuori la corvetta volante a configurazione tandem canard, per cui questa é la confi gurazione di riferimento. Il canard ad oggi e' l'unica strut tura aeronautica in cui quando si cabra, si aumenta la portanza del sistema...In tutti gli altri casi, la variazione dell'angolo di attacco si paga con la sottrazione di parte della forza sostentatrice. La geometria delle ali in tandem consente riduzione dell'apertura alare (senza troppo sacrificare l'allungamento) cosicché si possa realizzare l'ala in un solo pezzo ed essendo uguali, il maggior impegno per la costruzione e' minimo. Inoltre nulla vieta di aumentare o raddoppiare le dimensioni, ma ci sarà da parlarne...:) |
Grazie a tutti i benvenuti che intervengono e a chi ci mette esperienze e soprattutto critiche che auspicabilmente saranno costruttive e aiuteranno una migliore evoluzione del progetto. Non credo che esista ancora il modello perfetto, per cui ogni scelta ha i pro e i contro... Questo vuole essere anche un esperimento, per verificare la fattibilità di un idea al limite tra gioco e modellismo, ogni tanto bisogna pure sdrammatizzare... ..e c'e' da trattare di tante cose.. B) |
Pibros... ...negli anni '90 ebbi occasione di far volare questo piccolo delta in depron, si realizza con poco, basta un foglio, colla e nastro adesivo... forse potrebbe essere adatto allo scopo... https://www.google.com/search?q=pibr...ih=522&dpr=1.5 https://m.youtube.com/watch?v=BmOlUdeV9u8 |
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In questo periodo sono un po' preso anche dai lavori agricoli e nelle ore diurne non riesco di essere molto presente su forum, telefono, pc, ma pian piano ne stiamo avendo ragione (..anche perché tra lavoro, lock down, viaggi e trasferte, sono stato 5 mesi fuori di casa...) Tornando al modello: 1) correzione : Non e' impero meltoniano ma impero Tolmekiano... 2) la configurazione con ala a delta l'avevo valutata, ma ci si vola..? L'efficienza dell'ala a delta non e' elevatissima..e si può compensare riducendo il carico alare (che l'ala a delta già lo vuole basso..) Per cui verrebbe un po' grandicello per portarselo appresso in bici (o monopattino...ma per ora sti monopattini non convincono..) Se si porta con catapulta elastica un piccolo delta di una settantina di cm di apertura/ lunghezza, alla quota di una cinquantina di metri di altezza, c'e' la speranza di termicare..?..La sensazione e' che comunque ti viene giu'... |
Vediamo le singole istanze... La questione del cartone animato e' solo per riferimento, per capire a grandi linee la configurazione. La storia vera e' più articolata, e cioè, una quindicina di anni fa, leggendo enciclopedie e riviste di aeronautica, constatai che i proget tisti degli aerei della prima guerra mondiale erano personaggi di età compresa tra i venti e i trenta anni. E realizzai che questi signori per l'intento bellico, avevano valutato più o meno tutte le configurazioni aeronautiche...tranne quella che per me sarebbe stata vincente su tutte, e cioè quella del tandem canard. Il canard non mi sta particolarmente simpatico, ed ha i suoi problemi, ma se si mettono le due ali uguali, (sulla carta) ne può uscire qualcosa di buono... Soprattutto nel periodo e con la tecnologia del '15-'18...ma proprio per la non empatia con quella confi gurazione, mi sono portato il dubbio per tutto questo tempo... Nel mentre, l'anno passato mi coinvolsi con la questione dei micro modelli (c'e' una discussione 'ultimo modello mandato in volo'..) in cui valutai anche la questione tandem canard, che non ho menzionato li perché erano solo conti rimasti sulla carta, che però portarono ad una fruttuosa ricerca, e cioè un vero precedente nella storia della aeronautica. In pratica, ho trovato un aliante realizzato con tale configurazione che ha vinto anche una competizione! Googlare : Peyret tandem canard... (..provato di allegare immagine ma il cell non consente...) |
Non esce nulla...vediamo se va: peyret tandem glider - Google zoeken https://i.ytimg.com/vi/cjOk_Pochno/maxresdefault.jpg O ancora: https://i.pinimg.com/564x/46/cf/ff/4...nes-tandem.jpg Oppure: https://upload.wikimedia.org/wikiped...ndem_3-view_L% |
Mi ha anche convinto della possibile validità della geometria questo filmato: https://m.youtube.com/watch?v=0qOWzW3-uMs nonostante nel modello soggetto siano presenti evidenti ingenuità di progetto, e cioè, la coda pleonastica, il motore in punta, le ali tronche all'estremità, e il pasticcio della gestione delle parti mobili e comandi. Ultimo, ma non meno importante la questione dell'aviazione del futuro...riferita a come si prevede la geometria degli aeromobili per un futuro prossimo di fronte ad un cospicuo aumento della domanda dei voli, e alla pratica impossibilità di 'allargare' la carreggiata di piste, infrastrutture e aerostazioni degli aeroporti del pianeta. La configurazione tandem canard potrebbe essere la soluzione più realistica e conveniente a tale gravoso obiettivo. |
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all'elettronica. Per quella ci vuole un impianto radio ad uso modellistico...al limite anche la radio in AM del nonno, ma due servi da 9 grammi. Si può giocare un po' con i pesi vari e le batterie, ma questa roba la si deve trovare... Oltre all'economia penso che sia cruciale anche la rapidità di costruzione..:) |
Interessante. La voglia di fare svolta in settori diversi. Me la devo studiare con la calma dovuta alla mia giovane< età ..................... Piero Muzio |
Dal un certo punto di vista stiamo trattando i vari aspetti della questione... [I]Perché questa configurazione?[I] R-Per tutti i motivi di sopra... Aggiungo inoltre, che avevo molto meditato tra ala a delta e configur. standard, ma la tandem canard mi e' sembrata la più idonea...vedremo se funziona e cosa ne esce fuori... Poi nulla vieta di esplicitare altri progetti.. Perché un aliante...? Per tante ragioni...semplicità, costo, efficacia, addestramento. Ogni aereo e' un aliante...alcuni planano meglio o altri peggio...ma se vuoi volare prima o poi devi planare...:D Nel mondo dell'aviazione la stra grande maggioranza dei piloti, ha iniziato pilotando alianti. Il motivo più forte, per me, é che ho riscontrato che c'e' ignoranza al riguardo, sia modellistica che 'sociale' (mentre nell'aviazione 'reale' trovo grande rispetto per il volo a vela) e bisogna sopperire a questa cattiva educazione. Chi inizia deve assimilare la vera reale situazione della nostra con dizione di 'terrestri', non solo come abitanti della superficie del pianeta, ma anche come esseri che popolano il fondo di un mare fatto di aria. L'atmosfera e' un vero e proprio oceano di cui noi stazioniamo sul fondale.La cosa che più ci interessa e' che l'aerotermofluidodinamica di questo fondale può permettere il volo a vela quasi indefinitamente, se si conoscono abbastanza anche qualità e capacità di base del mezzo che stiamo pilotando. Quindi l'importanza del volo librato e' che permette grandi risultati e soddisfazioni, anche in economia ma c'è da applicarsi un po' ed essere consapevoli dell'ambiente in cui si 'gioca' e di come funziona il 'giocattolo' :) |
Vediamo le caratteristiche basilari del 'robo'... Apertura alare= 60 cm Lunghezza= 50 cm Superficie alare (totale)=12 dm2 (e' omessa la superficie inglobata nella 'fusoliera') Allungamento= 6 (e poco piu'...) Peso in ordine di volo= 200-250 gr. ..Non viene grandissimo...e' voluto per semplificare e trasportare le ali in un solo pezzo. Per la trasportabilita' e previsto che si porti ala anteriore, ala posteriore, 'fusoliera', piu' Tx, la catapulta elastica e il picchetto+martello, (..ma forse basta un sasso pesante se si va in un campetto..forse si puo' attaccare a un albero...:unsure:) Mi sembra che non scrive piu' in rima...per ora pare che va... |
Ma che sappia io esiste già lo Tzagi, polistirolo e scoatch |
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Claudio |
Ok, grazie per gli interventi e suggerimenti...Ho il Lidl glider (da un annetto..) ma non l'ho ancora provato..lo presi solo perche' trovato in sconto...:D..(ma perche' e' considerato scarsuccio..?..) Per il modello del link, come per lo Tzagi, sicuramente sono valide proposte o alternative, modellisticamente sicuramente migliori, ma l'obiettivo e' di far provare il volo modellistico praticamente a tutti, in modo realistico, evitando le abberrazioni attualmente in corso... Ovvio che per un modellista addicted l'oggetto di questo thread e' praticamente 'trascurabile'...in laboratorio ci si ha il mondo, in confronto. Ma se non c'e' un 'laboratorio' da cui attingere legni, legnetti, colla, materiali, etc...se non si ha uno spazio delegato al modellismo...se non puoi ordinare dalla Cina...se si trascorre del tempo lontano dal laboratorio...se mamma/babbo/nonno non ti si pesano piu' di tanto, o se si vuole cavarsela da se...se non c'e' il cassetto con motori/esc/bec/servi/caricabatterie/lipo/etc.. ...se non ti puoi portare appresso il modello..se non hai mai avuto una radio o non la vuoi comprare o rischiare quella da cinquecento euro...piu' varie ed eventuali...se si abita in un paesino (di cui l'Italia e' praticamente costituita..) ...se non si ha modo di girare/andare per chilometri ad un campo volo o associazione... Come fai a volare/giocare un po'...? Per me l'oggetto (..ipotetico...:D..) di questa discussione risolve questo problema...praticare il volo costruendomi il mezzo, dovunque mi rechi per un tempo superiore a due/tre giorni, e recarmi a volare con un monopattino o una bicicletta... Puo' coincidere con le necessita' di chi si appresta all'arte, vuole vedere com'e', poi decidera' se prendere la radio 10 canali, o vendersi quella da 50 euro che e' il minimo sindacale... Non aspettiamoci prestazioni, estetica o voli fantagalattici...per ora auspichiamo la fattibilita' della cosa...:) |
Buongiorno Giocavik, mi piace l'iniziativa e la ricerca per un modello basico a basso costo che offra una soddisfazione da subito per invogliare a proseguire. Il "neofita", a queste condizioni, è già quasi preso, ha già la voglia di provare ed è giusto che possa tentare senza impegnarsi molto; quello verrà con il tempo. Per la mia piccola esperienza mi vengono alcune considerazioni: - il modello a delta ha una scarsa propensione al veleggiamento in aria calma (efficienza) e potrebbe frustrare un po' le aspettative ma forse è il più facile alla fionda; - il modello ad ala volante tipo tzagi è molto più propenso al veleggiamento ma mi sembra un po' impegnativo alla fionda, forse richiede già in'esperianza che cozza con il soggetto di riferimento; - la formula dell'ala in tandem non l'ho mai provata ma mi sembra effettivamente promettente, di contro, io credo, richiede la necessità di avere l'ala a profilo e quindi un taglio del polistirolo che poco si attaglia al neofita. Su questa costruzione occorrerebbe proprio fare qualche prova per realizzare facilmente le ali a profilo. Il più facile da trovare nei materiali è il cartoncino ma stare in 250 grammi forse sarà dura. Magari un longherone in cartone ripiegato con una lastra di depron curvata sopra... Questo fine settimana osserverò criticamente il mio garage per capire come si può fare l'ala con i materiali normalmente a disposizione e ti farò sapere. Continuerò a seguirti, è un'iniziativa interessante. Maurizio |
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https://www.google.com/search?q=depr...nt=firefox-b-d Claudio |
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L'ala non mi da pensieri... Andrebbe fatta di polistirolo spesso 1 cm che si dovrebbe trovare per un paio di € in ogni paese dal ferramenta o negozio di edilizia.Se non c'è si può dirottare su polistirene da 16 o 20 mm (due cm) ma c'e' da lavorarci un po' su. Penso che una lastra piana sagomata sia idonea.Ci metto due stecconi di bambù (o betulla) sul dorso come longherone e ricoprire di nastro da pacchi colorato o trasparente Per il cartoncino, pensavo di farci la fusoliera, anzi la sto facen do con i tubi di cartone dei rotoloni da cucina...viene bene, ma i gratta capi sono per la giunzione delle ali e per l'accessibilità all'interno... |
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Claudio |
Ok, gli ho dato un'occhiata...Il 'rompiscatole' e' interessante, ma alla fine e' un modello decisamente convenzionale, con materiale diverso dal solito. In genere non si usa, ma potrebbe essere didattico condividere anche i problemi e compromessi per la progettazione: Per l'ala in Depron sarebbe piu' conveniente da usare ma non e' diffuso come il polistirolo in fogli da cantiere. Ovvio che chi vuole e ce l'ha se la puo' fare di Depron, o chi ha l'archetto se lo sagoma o si taglia i fogli dello spessore che vuole e poi se la compone. Fare l'ala in Depron con profilo kfm sembra banale, prima o poi proveremo... Venendo alla 'fusoliera' in questione, mi piaceva tenerla semplice ma nel contempo dalle linee pulite, ed anche per motivi di resistenza alle sollecitazioni in salita e agli insulti in atterraggio cercavo di non praticare aperture se non il minimo sindacale, anzi tenendo la struttura tubolare uniforme, sarebbe immensamente piu' resistente e longeva che farvi le aperture.In fase iniziale avevo previsto di incassare le ali, ognuna in uno scasso in fusoliera, ma ho trovato una soluzione alternativa che sembra migliore. Bucare sotto le ali, non permette di alloggiarvi direttamente sotto, per motivi di baricentro, e bisognerebbe raddoppiare le fiancate per irrobustire, il che 'sporcherebbe' l'aerodinamica, quindi sarebbe di relativa utilita'. Gli scassi, inoltre costringono a ravvicinare le ali tra loro, che pero' e' uno dei problemi annosi della formula canard o tandem, cioe' l'interferenza aerodinamica tra le ali. Il baricentro cosi' com'e' sembra in posizione perfetta...ma per metterci l'elettronica, che consiste in ricevente e batteria, dovrei praticare un'apertura al centro che e' la zona piu' sollecitata.(i servi li prevedo ognuno sulla sua ala, l'anteriore cabra e muove entrambe le parti mobili, quello posteriore gli alettoni...l'optimum sarebbe metterli coricati sopra, ma quello degli alettoni viene un po' antifisiologico aggiustare il movimento) Ci ho le foto che sono in arrivo, non appena riesco di convincere la sezione informatica... |
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Ci ero arrivato...col polistirolo, che sara' da ricoprire di carta e vinilica, ma gli elastici messi in quel modo non sono accettabili...ci deve essere una soluzione migliore... |
..post errato... |
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Claudio |
1 Allegato/i Vediamo se la carica... (..comunque e' stato faticoso fargliela intendere...e in parte fa sempre quel che gli pare a lui...) Cosa e' uscito da un'oretta di lavoro... |
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Claudio |
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