Discussione: Piante Alari
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Vecchio 17 maggio 07, 01:36   #25 (permalink)  Top
Sergio_Pers
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Originalmente inviato da twentynine
Vado a sensazione:
credo che lo strato limite si comporti indipendentemente dalle dimensioni, ma dipendentemente dalle velocità.
Quindi andando sempre a sensazione ritengo che aumenti il suo spessore al diminuire della velocità...ovvio quindi che in un f3k ce ne dobbiamo occupare per bene.
Le mie sensazioni sono sostenute anche (in parte...credo) dal fatto che Drela insiste a parlare di "wetted area", ossia l'area bagnata dal flusso dell'ala, come cosa da diminuire a tutti i costi e giustificare la scelta di piloni alari senza ampie carenature.
Rif---> http://www.f3k-italia.it/pdf-files/d...g%20pylons.pdf

Ok...i due discorsi sembrano scollegati...però forse non è proprio così...

Per quanto riguarda la superficie...dobbiamo ricordarci che nessuno strumento è perfetto...così come le finiture a specchio di certe ali...che probabilmente non fanno altro che aumentare le possibilità di inconvenienti.
Mi convinco ogni giorno di più che una superficie satinata (nell'ordine di grandezza di una vernice opaca) non puo' essere altro che un efficientissimo turbolatore...boh!

@ Sergio: Se hai i dettagli....

Comuque qualcuno durante una gara l'ha detto che uno dei prossimi modelli che farà sarà ricoperto di penne.
Sarebbe interessante riprenderlo durante passaggi a diverse velocità
Quanti e quali uccelli intendi spennare? occhio che quelle delle galline non son buone !!

Ritornando al semi-serio.

Quelle prove in galleria sono state fatte con varie superfici
Lucide al cromo
Finitura a mano
Granuli da 0,01 a 0,025 mm
e hanno dato risultati invariati fino a 500 KNR.

A suo tempo le ali in poli ricoperte che facevo, avevano la superficie esterna dove si sentiva al tatto la trama della fibra.
Nel volo veleggiato si comportavano come altre rifinite a specchio, in velocita' ai piloni ( 150 km/h circa ) erano rallentate.Confermando quanto sopra

Probabilmente quella rugosita' non aveva influenza apprezzabile, salvo forse il salvarmi da bolle indesiderate.
Ed e' questo che forse avveniva , trasformava lo strato limite da laminare in turbolento, pagando un po' di resistenza di attrito, ma guadagnando in quella di forma ( strato limite piu' aderente alla superficie anche se di spessore maggiore )

Ma sono mie ipotesi....

Sergio
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