Discussione: Ebbene si era il 94
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Vecchio 24 dicembre 20, 19:54   #13 (permalink)  Top
CarloRoma63
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Originalmente inviato da cecco Visualizza messaggio
Nessuno penserebbe di andare a fare la spesa con una F1 no??? O di fare Roma Milano con un SR71 vero???
E' l'evoluzione e nella coppa america c'è sempre stata ed è sempre stata portata agli estremi ( dai primi alberi in acciaio alle prime barche in alluminio -una addirittura in alluminio al magnesio che finì la campagna per un pelo prima di distruggersi corrosa dalle correnti galvaniche- plastic fantastic il primo 12 metri in vetroresina, il catamarONE di big bad Dennis contro lo skiffONE neozelandese e alla fine i catamarani volanti della scorsa edizione) sia progettuali che giudiziari è quello il gioco.
Impressionanti comunque quelle astronavi che viaggiano a 3 volte la velocità del vento (e anche di più... in poggiata superavano i 40 nodi ) grazie soprattutto ai foil ma anche alla randa alare (non ha centine ma pare che con le stecche siano riusciti ad ottenere il risultato comunque e magari risparmiando peso e complessità) e poi si ricominciano a vedere le manovre di match race e la necessità di far tattica su un campo ben complesso.
Ciao,
chi scrive è un velista "vecchio stampo". Ho 57 anni e vado in barca da quando ne avevo 8, passando dall'Optimist al 470, poi sul Fireball, sul J24 ed infine sul Classe A....
Faccio questa premessa per far capire il mio pensiero, cosa c'è di bello e cosa di brutto nelle ultime due edizioni di AC, quelle con barche sui foil. Si, io considero le AC75 di adesso molto simili agli AC72 della precedente edizione, visto che in entrambi i casi si tratta di scafi volanti, la cui forma impatta in modo molto limitato sulle prestazioni. Certo, gli AC75 sono l'evoluzione degli AC72, ma la sostanza è la stessa: una vela su un foil che gli permette velocità tali da ridurre una regata ad una perenne "bolina apparente" e con pochissimo impatto dell'uomo sulle sue prestazioni.

L'evoluzione tecnologica c'è sempre stata ed è (quasi) sempre la benvenuta. Adesso vado su un Classe A, barca notoriamente all'avanguardia sia per le soluzioni tecnologiche che per i materiali. Fino all'avvento dei foil era la barca più veloce entro i 18 piedi di lunghezza e solo il Tornado o l'HC21 potevano tenergli testa e ciò non mi è mia dispiaciuto, figuriamoci se mi dispiace vedere barche che fanno 50 nodi con 20 nodi di vento...

Il problema è però il concetto di "regata", ovvero la competizione tra uomini che portano barche uguali tra loro (o, in caso di barche diverse, rese uguali grazie al meccanismo dei tempi compensati). Nelle regate che tutti conosciamo il fattore umano è fondamentale ed i campioni vincono anche su delle bagnarole. Il fattore umano prevede che si sappia portare la barca, che se sappia manovrare (compresi i cambi vele), che si sappia fare la tattica prima della regata ed anche durante. La tattica non è solo quella per affrontare al meglio il campo di regata, capire dove il vento è migliore, ma anche saper reagire rapidamente e nel modo giusto alle variazioni delle condizioni ed alle azioni degli avversari. Chi non ricorda le battaglie di virate nelle boline o le coperture sotto spi nelle precedenti AC? Quando le velocità sono "basse" c'è una grande convenienza nel fare il bordo migliore, nell'essere liberi di vento o nell'andare a coprire l'avversario. Quando le velocità aumentano cambia tutto, si predilige essere veloci anche in condizioni svantaggiose piuttosto che perdere 100 metri per virare e fare il bordo giusto. Quando poi la velocità ti rende impossibile pensare ad un cambio di vele, che comunque prevede di perdere velocità per alcuni secondi, o rende impensabile di cambiare leggermente l'angolo di bolina per sfilarti da una copertura, etc., allora non è più regatare ma diventa fare una pura gara di velocità, ove il mezzo più veloce (e non il timoniere più bravo) diventa l'elemento fondamentale per vincere.
E' come paragonare la F1 con i Rally. Già adesso nella F1 la macchina conta molto di più del pilota rispetto alle gare di Rally. Immaginate cosa succederebbe se sulle F1 ci fossero il controllo della trazione, della frenata, lo Start automatico ed altri automatismi che permetterebbero di avere auto più veloci ma che non richiederebbero più dei bravi piloti, voi pensereste ancora "evviva il progresso tecnologico"?

Carlo
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