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Vecchio 09 dicembre 20, 10:50   #1 (permalink)  Top
quenda
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Idrovolante tuttala con ventola a incidenza variabile

Ho intenzione di realizzare un idrovolante tuttala con ventola a incidenza variabile.

Per evitare, dopo aver passato tante ore a costruirlo, di trovarmi con un modello problematico in fase di decollo e ammaraggio, penso a una struttura semplice ed economica con i due galleggianti in depron e ala/derive in polistirene estruso ricoperto con tessuto di vetro leggero.

Ecco i primi disegni:












Come si vede, i due scarponi in depron sono fissati all’ala tramite due coppie di flange alleggerite che potrebbero essere in compensato di pioppo o samba da 3 mm..
Per sfruttare un probabile “Wing-in-ground effect”, ovvero il cuscino d’aria che “potrebbe” generarsi sotto l’ala, le due flange saranno ricoperte in Oracover per non far sfuggire l’aria attraverso le feritoie di alleggerimento.

Le flange saranno saldamente incollate all’intradosso dell’ala mentre i galleggianti potranno essere smontati e al loro posto sarà possibile installare due coppie di ruote.
In questo modo potrei collaudare il modello sull’asfalto per verificare la posizione del baricentro e il comportamento generale.
Comunque decollare con le ruote in quella posizione non sarà facile a meno di non raggiungere una velocità piuttosto alta prima della rotazione.

L’idea della ventola anteriore deriva dalla difficoltà pratica di installare una o due eliche davanti al baricentro del modello.
Inoltre, dato che nessuno concorda su quale debba essere l’asse di spinta della ventola, ho pensato a un sistema per variarne l’incidenza in volo con la trasmittente.
La cosa non è neanche tanto complicata e richiede solo un servo che con un piccolo rinvio faccia ruotare la ventola di +/- 4° circa.

Sarà IMPORTANTISSIMO che in fase di decollo e ammaraggio gli spruzzi d’acqua generati dai galleggianti NON vadano dentro alla ventola in quanto la girante verrebbe sicuramente a danneggiarsi in modo grave.

Spiego a grandi linee come sono arrivato all’idea di questo idrovolante-tuttala.
Dopo aver fatto vari calcoli per una semi-riproduzione del leggendario Beriev-Bartini VVA14 nella versione con 4 motori (https://9gag.com/gag/aLD6YBA), mi sono arreso alla realtà e ho abbandonato l’idea.
Infatti a meno di non costruire un bestione lungo oltre 2 metri con 4 ventole da 90 mm., il carico alare (anche “barando” sulle dimensioni dell’ala) sarebbe stato inaccettabile e dato che sono stanco di perdere centinaia di ore su modelli che costano un occhio e volano male (tipo XC-142…), ho deciso di lasciar perdere.

Comunque l’idea di un aereo-catamarano mi era rimasta in testa e iniziai a fare qualche disegno utilizzando la pianta alare dell’Horten III. Purtroppo, con un tale allungamento, l’ammaraggio deve avvenire con l’ala in assetto PERFETTAMENTE orizzontale, in quanto se un’estremità tocca l’acqua il disastro è garantito.
Decisi quindi di allontanare il più possibile l’ala dalla linea di galleggiamento e di usare una pianta alare meno elegante ma con minore allungamento, simile a quella dello Swift II dell’amico Fausto, che vola benissimo anche a velocità ridotta.
In sostanza è una specie di grosso ZAGI con due grandi derive poste alla fine dei galleggianti.

Una volta deciso quali profili e svergolamento utilizzare, tagliare le ali in estruso con il filo a caldo non dovrebbe essere molto impegnativo dato che si parla di 2 semiali lunghe 70 cm..

Prima però ho intenzione di costruire i due semplici scarponi in depron da 6 mm. e di provare a farli galleggiare magari appoggiando su di essi una tavola in in polistirolo grezzo con la corretta pianta alare ma senza profilo, per capire dove si trova esattamente la linea di galleggiamento.

Nella discussione “Scelta profilo tip“…

https://www.baronerosso.it/forum/aer...ml#post5212172

…l’amico Personal Jesus mi suggerisce uno svergolamento totale tra profilo alla radice e all’estremità di -8,5°…..non è poco ma diciamo che mi adeguo!

Riguardo alla posizione del centro di gravità, dico che con l’Arado 555 e il DFS-40 ho capito che un tuttala motorizzato deve essere bilanciato in modo diverso rispetto allo stesso modello inteso come aliante e quindi il baricentro lo metterò al 22% della CMA (325 mm. dalla punta dell’ala).

Rivolgo quindi una domanda a Personal Jesus e ovviamente anche a gli altri esperti: vedo con Airfoiltools.com che il profilo CLARK YH ha uno spessore massimo dell’ 11,9%; potreste consigliarmi un profilo con un maggiore spessore…..diciamo del 13 ÷ 14%?

Un ala di grande spessore mi da maggiore sicurezza riguardo all’incollaggio delle flange che in pratica corrono il rischio di strapparsi in fase di ammaraggio.

Ettore

P.S: Purtroppo non riesco ad aprire il file Scarpone volante.xfl con la mia versione di Adobe Flash CS5.

P.S. 2: il nome “Scarpone Volante/Flying Boot” suggerito da Personal Jesus mi pare ottimo.

Ultima modifica di quenda : 09 dicembre 20 alle ore 10:57
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