Discussione: Persichello e dintorni
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Vecchio 29 agosto 20, 12:01   #4595 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Originalmente inviato da Ehstìkatzi Visualizza messaggio
Il vero problema è l'opinione pubblica che ha posizioni, mi sia consentito dire con fare maschilista, uterine, dettate cioè dalla pancia e non dalla ragione. Se si volesse guardare con occhi esenti da false verità cosa stanno combinando le nutrie nelle nostre campagne non si protesterebbe ogni volta che un sindaco emette un'ordinanza per provare a contenere la loro proliferazione. Se poi ci si rendesse conto che problemi di questo tipo non si risolvono comune per comune, ma che richiedono un'azione almeno a livello regionale, questo potrebbe sicuramente essere un passo nella giusta direzione. Anche a livello regionale siamo comunque malmessi, già qualche anno fa mi è capitato di vedere uno di quei manifesti regionali con immagini di flora e fauna tipiche della zona, ebbene tra la fauna c'erano anche le nutrie che, come tutti sanno, non sono certamente autoctone. In compenso, pur avendo vissuto per i miei primi 10 anni libero di girare per campi in cui l'erba veniva falciata a mano, non ho mai visto, come ora, tanti animali e uccelli che conoscevo solo per nome. Volpi, scoiattoli, picchi, aironi, barbagianni, poiane, falchetti e altri che non vedevo da allora.
Guarda, da noi i cinghiali forse fanno anche più danni di tutte le altre specie autoctone e aliene introdotte, ma non si può dire perchè altrimenti i cacciatori si presentano schioppo spianato in tutte le sedi delle amministrazioni locali.
Anzi, gli fa comodo che ci sia incremento incontrollato della specie così, ciclicamente, le tanto vituperate amministrazioni locali (qualunque ente siano, anche quelli definiti normalmente inutili che, per l'occasione, dovendo autorizzare la cosa, diventano improvvisamente utili) sono costrette ad indire le maxibattute di contenimento della specie e loro possono fare "fuoco a volontà".
Nel mentre però, adesso stanno diventando un "problema primario" quei quattro sparuti lupi che, dopo cento anni, dopo aver risalito tutto l'appennino centrale e tosco-emiliano, sono finalmente timidamente scesi e stati avvistati fin quasi alle rive del Po.
Mah...
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