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Vecchio 24 febbraio 20, 11:37   #1 (permalink)  Top
Angelo
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Stallo in virata degli alianti – vogliamo parlarne?

In un precedente thread:

https://www.baronerosso.it/forum/aer...lla-causa.html

Il discorso è scivolato inevitabilmente sul problema dell stallo in virata.
L’argomento interessa molto e non tutti hanno lo stesso parere.
E’ opportuno, quindi, aprire una discussione separata per lo specifico argomento.
Anche se lo stesso argomento è stato discusso, in altre parti del forum, rappresenta sempre, un argomento attuale e di grande importanza sia per la nostra attività sia per i piloti veri.
Ecco allora la proposta di una discussione separata.
Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi che sono intervenuti per i toni pacati e costruttivi.
Io, essendo Ingegnere, partecipo ai forum dedicati all’ingegneria.
Non vi dico le scintille e e le parole che volano (quelle non stallano: volano bene).

Per evitare di ripetere indico le argomentazioni più significative fin qui esposte (ovviamente non posso riportarle tutte):
Angelo
Io ho avuto un modello con una spiccata tendenza alla vite.
E' un modello raro Robbe ASK 23, bellissimo, quanto imprevedibile nella vite che si verificava all'improvviso ed in maniera sostenuta.
Ho provato a cambiare l'angolo di incidenza della coda, ho provato ad alzare leggermente lo 0 dei 2 alettoni, a variare il baricentro. Non sono mai riuscito ad eliminare quel difetto, fintato che il modello si è schiantato in vite, senza preavviso, in una virata larga e veloce, appena ho toccato il motore per riprendere quota.
Una vite velocissima e stretta senza possibilità di recupero con perdita istantanea di 15-20 m di quota.
Ho voluto quindi approfondire la cosa e c'è molto materiale sull'argomento. Ci sono filmati di alianti veri che si schiantano sulla pista dopo una virata.
Quell'istruttore faceva giustamente notare che la maggior parte di piloti, quando sentono lo stallo fanno istintivamente la cosa sbagliata: cioè cabrare perhè il muso cade e girare con gli alettoni.
Noi fortunatamente non corriamo quei rischi, ma è bene conoscere la dinamica in modo da applicare le correzioni giuste sui nostri modelli.


Il libro citato è il seguente:
http://www.gaid.it/files/Stick_and_rudder_compresso.pdf

Naraj
Permettetemi di ritornare su questo argomento.
Sono 60 anni che faccio modelli. Ho avuto modelli di riproduzione e ventole intubate, VVC e acrobatici, Alianti di diverso tipo (fino a 2,50 m) e alianti da pendio (quelli con il magnete sul muso).
Ritornando al nostro caso, mi è difficile immaginare il fenomeno descritto.
E' vero che in caso di virata l'ala interna ha meno velocità di quella opposta quindi meno portanza.
Quello che non mi torna è che abbassando l'alettone dell'ala interna questo provoca una resistenza (la provoca anche l'alettone dell'altra ala che si alza) e questo fenomeno ottiene un effetto contrario alla correzione voluta.
Comunque ammettendo il fenomeno, l'ala opposta, che ha maggiore velocità, dovrebbe annullare questo effetto negativo per la maggiore efficienza dell'alettone.


Personal Jesus
Non sei mai riuscito a risolvere i problemi di vite perchè forse questi erano causati da alto carico alare ed estremità strette del modello.
Queste due cose erano intrinseche al modello stesso perciò ben poco avresti potuto fare se non guidare sempre con i guanti di velluto.


Angelobev
Quello dell'Ask13 era un esempio per cercare di capire un evento, almeno al momento, di difficile comprensione. O sbaglio?

CarloRoma63
Angelo non ci ha ancora detto, o forse mi è sfuggito, qual'era l'assetto prima dell'evento.. Stava virando? stava andando dritto? Era a bassa velocità?
Credo che queste informazioni siano utili ad escludere alcune ipotesi.
Angelo non è collegato   Rispondi citando