Se permettete non facciamo così i "moralisti".
Io penso che indipendentemente dal successo avuto dal "periodico", e penso che nessuno lo possa negare, autori ed editori stessi, potrebbe semplicemente essere che proprio quest'ultimi, si siano semplicemente stufati dalla "fatica".
Io lo troverei comunque molto umano e sacrosanto.
Scusate l'esempio fuori luogo ma allora, se uno è soddisfatto del proprio lavoro/professione, non dovrebbe mai andare in pensione se non per sopraggiunti problemi psico-fisici oggettivi.
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