Discussione: Elica intubata EDF
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Vecchio 20 settembre 19, 20:15   #31 (permalink)  Top
Ehstìkatzi
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Originalmente inviato da Xamar Visualizza messaggio
Spirito di osservazione aiuta. Copiare e analizzare è il metodo migliore per imparare e migliorare.

Ma qui, ci sono molto variabili da tenere in considerazione, è un gomitolo fatto di nodi, se uno cede, la matassa si scioglie e non ottieni quasi nulla.

Ho finito di studiarli la base per fare cfd con il CAD, in modo da poter mettere sotto analisi i risultati dei miei prodotti.

Ci sono 3 cose da tenere a mente

1. Capacità di disegno al cad
2. Sistema costruttivo
3. Conoscenza tecnica

Rispondo intanto al messaggio dove si diceva di farlo in un unico pezzo. No, non è la migliore soluzione del mio caso, perché con la stampante 3d a filo , le parti che non toccano a terra vengono male, si possono generare dei supporti di stampa, ma i risultati non sono mai efficienti come una stampa senza supporti. Per cui dividere alette da rotore è attualmente la migliore soluzione.

Includere un profilo naca e poi dare campanatura o modificare sulle 3 dimensioni il profilo non è una passeggiata. Penso che proverò a fare un paio di prototipi semplici usando il profilo suggerito.

Ma dai test fluidodinamici è uscito fuori che ho in sacco di perdite sopratutto per le forme poco aerodinamiche anche dopo la Fan.

A 5000 giri ho 0.6 g di spinta. Si formano dei piccoli vortici ma niente di che, ed è una pessima cosa. Non so perché ma gira pochissimo... il termine tecnico è pitch? Cioè il vortice fa una mezza rotazione e perde un sacco di potenza. Ho un risucchio pazzesco all'interno del rotore.

Devo fare una forma più aereodinamica che chiuda il motore e devo aggiungere una "spin" ? La punta dell'elica per intenderci.

Tutte queste cose le devo fare poi che ci dicano con viterie e alloggi reali, perché poi lo dovrò stampare.

Caspita XD.
Intanto dovresti farti due calcoli, usando le semplici formule ricavabili dall'articolo in prima pagina, per sapere quanto devi aspettarti teoricamente con le cose che hai a disposizione: diametro della ventola- potenza del motore- numero di giri.
Da questo dato, introducendo un basso rendimento, puoi risalire all'energia del flusso d'aria e quindi alla sua velocità assiale.
Trascurando le componenti rotazionali puoi impostare i triangoli di velocità in uscita e quelli in entrata, determinati questi ultimi in funzione del Cp max del profilo scelto. Fatto questo dovresti avere un disegno di massima della girante da cui mi pare essere ancora molto lontano assorbito come sei dalla possibilità di verificare virtualmente l'andamento del flusso e la comparsa di vortici, cose di cui dovresti preoccupare molto più avanti. A parte il labbro all'ingresso del condotto, di cui ti è già stato detto, è molto importante ai fini del rendimento che il gioco tra girante e condotto sia il più piccolo possibile, compatibilmente con le deformazioni dovute alla forza centrifuga. Non ti sei ancora portato coi piedi per terra, forza abbassa lo sguardo.
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