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Vecchio 30 maggio 19, 20:47   #455 (permalink)  Top
joe_falchetto64
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Originalmente inviato da Kat Sitwoy Visualizza messaggio
Con Buona pace di chi aveva interesse a fare di tutta l'erba un fascio fra droni e aeromodelli onde favorire i primi a danno dei secondi, in data odierna LA COMMISSIONE EUROPEA SI E' ESPRESSA A FAVORE DELL'AEROMODELLISMO. Qui di seguito, il comunicato della DMFV (la federazione aeromodellistica tedesca):

Il 28 febbraio 2019, la Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento UE, che tra l'altro mira a regolamentare l’utilizzo degli aeromodelli in tutta Europa. Dopo mesi d'incertezza, è stata presa una decisione a favore dell'aeromodellismo. In sostanza, tutti i punti sono stati scritti nel documento ora approvato come la DMFV in collaborazione con i parlamentari europei, la Swiss Model Airways Association ed il Ministero federale dei trasporti e dell'infrastruttura digitale hanno più volte richiesto. Ciò garantisce che i membri dell'Unione EUROPEA non debbano temere alcuna restrizione all'esercizio DELL’AEROMODELLISMO e che L’AEROMODELLISMO SPORTIVO potrà essere praticato senza ostacoli a livello europeo in futuro.

Nel regolamento finale, le questioni relative agli aeromodelli sono state formulate in una recente conversazione tra l'EASA e gli esperti dell'Agenzia e della Commissione europea, nonché i rappresentanti delle associazioni aeromodellistiche europee, compresa la DMFV:

Gli aeromodelli NON DEVONO conformarsi alle definizioni ed ai limiti dei permessi operativi della cosiddetta "categoria specifica" dei droni.
In generale le disposizioni sull'età sono state attenuate e l'UE NON SPECIFICA un'età minima se si desidera volare come parte di un'associazione o sotto la guida di un pilota esperto.
I club aeromodellistici dovrebbero, su richiesta, ricevere licenze operative dalle loro autorità nazionali che concedono agli aeromodelli le stesse opportunità e libertà "come parte della loro organizzazione".
Ci sarà un periodo di transizione di tre anni.
Il volo in pendio deve essere espressamente consentito in tutta Europa come parte della "Categoria aperta", vale a dire anche senza il permesso di esercizio speciale di un'associazione.
Il presidente di DMFV Hans Schwägerl ha dichiarato: "Come associazione, abbiamo contribuito al fatto che la Commissione europea abbia preso una decisione a favore dell’aeromodellismo sportivo attraverso la nostra buona cooperazione con vari parlamentari europei ed il Ministero federale dei trasporti e dell'infrastruttura digitale. Non è solo un risultato speciale che gli aeromodelli siano considerati una categoria separata, ma anche il fatto che volare nei club sarà ancora possibile come nel quadro abituale. Sono cadute tutte le incertezze riguardanti il futuro del volo in pendio, il cui esercizio ormai però, grazie alla classificazione come "categoria aperta" non avrà ostacoli. Questo risultato più che soddisfacente per noi aeromodellisti sportivi è dovuto in particolare a Markus Ferber della CSU, nonché a Gabriele Preuß e Knut Fleckenstein dell'SPD, che non solo hanno preso sul serio i nostri interessi fin dall'inizio, ma li hanno anche rappresentati davanti ai loro colleghi in parlamento. Vorrei ringraziarvi personalmente ancora una volta per questo."

Link: https://translate.google.fr/translat...nS7RVPrZfRcyvY
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E qui ci starebbe bene un affettuoso: "Piajatevela 'nder... !" a molti di coloro che hanno "animato" questa discussione, ma dato che sono un signore, vi auguro la buonanotte.
Mi scuso ma questo post mi pare possa avere delle inesattezze. Gli aeromodelli ed i droni non esistono più : esistono gli UA, come ho detto nel mio post precedente. Le regole sono quindi comuni, a meno che l’aeromodellista non ricada nelle tre condizioni di eccezione. E’ ovvio però che la necessità di avere le famose autorizzazioni pone una responsabilità non indifferente al legale rappresentante di club ed associazioni, che diventa oggettivamente responsabile nei confronti della autorità aeronautica per la corretta osservanza dei limiti prescritti dalla autorizzazione. I solitari che non vanno a volare al campo, invece, non hanno scampo: età minima 16 anni, volare in Open, categoria C4, con transponder, registrazione, tasse, bolli e quant’altro compreso e-learning e test online; sarebbe invece il caso di verificare la volontà di ENAC di esercitare la propria autonomia all’interno della regolamentazione nazionale per stemperare queste previsioni.
Un saluto.
Vincenzo.
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