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Vecchio 21 febbraio 19, 17:57   #14 (permalink)  Top
CarloRoma63
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Originalmente inviato da marcodef Visualizza messaggio
Concordo con tutto quello che dici ma non ho capito cosa intendi con questa frase... la Ri cosa c’entra col fatto che il sistema sia “autoregolante”?



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Sappiamo che le Ri sono, in prima approssimazione, inversamente proporzionali alla capacità della cella e che esistono sia durante la scarica che durante la carica. Sono in parte dovute alla sezione dei conduttori e delle armature ed in parte allo stato dell'elettrolita.

Due celle in parallelo "autoregolano" la corrente assorbita proprio in virtù delle rispettive Ri, a cui si applica la differenza tra la tensione dell'alimentatore e quella della cella (misurata a vuoto). In un picco di corrente proveniente dall'esterno, che quindi avviene in un momento in cui le due celle sono allo stesso livello di carica e quindi alla stessa tensione di cella, la corrente di picco viene ripartita esclusivamente in proporzione inversa alle Ri (essendo la tensione ad esse applicate la stessa). Solo nel lungo termine invece l'autoregolazione avviene per aumento della tensione della cella, che determina una minor tensione ai capi della Ri e quindi una minore corrente assorbita.

Il mio "timore" è che se abbiamo una cella difettosa, e con questo termine non intendo solo una cella esaurita ma che potrebbe avere qualsiasi altro tipo di problema, la regola che vuole che una cella piccola abbia una Ri grande potrebbe non essere sempre vera e quindi svanisce l'effetto di "autolimitazione" a fronte di un picco di cui parlavo prima. E' vero che nulla vieta ad una cella grande di avere lo stesso problema, ma probabilmente quest'ultima sarà più resistente a sovraccariche, specialmente se di breve periodo, rispetto ad una piccola. Un picco di corrente si può avere nel momento in cui si collegano i pacchi in parallelo, se le tensioni delle celle non sono sufficientemente simili, oppure per il danneggiarsi o isolarsi di una delle celle durante la carica.

Anche in assenza di problemi è solo la Ri a ripartire il picco di corrente di inizio carica. Immagina di mettere in parallelo due celle: una da 5000 mAh vecchia e "stanca", quindi con una Ri relativamente alta rispetto al teorico, ed una cella da 500 mAh nuova e di ottima fattura, quindi con una Ri sostanzialmente più bassa rispetto al teorico.Per semplicità supponiamo le due celle allo stesso livello di carica.
Immagina di fornire corrente al parallelo. Nei primi secondi, la corrente viene ripartita solo in funzione della Ri (ricordiamo che la tensione ai capi della Ri è uguale, essendo uguali sia la tensione delle celle che quella dell'alimentatore) e questo potrebbe portare nella cella più piccola ad un picco, della durata di qualche secondo, molto superiore a quello per cui la cella è costruita e potrebbe, magari in modo impercettibile, anche danneggiarla.

Carlo
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