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Vecchio 20 febbraio 19, 18:25   #11 (permalink)  Top
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il parallelo lo ritengo pericoloso,se ti sfugge che un pacco e carico e uno scarico
ci sarebbe un travaso pericoloso di molti amper.
state attenti.
ciao
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Vecchio 21 febbraio 19, 16:16   #12 (permalink)  Top
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il parallelo lo ritengo pericoloso,se ti sfugge che un pacco e carico e uno scarico
ci sarebbe un travaso pericoloso di molti amper.
state attenti.
ciao
Concordo. Un controllo preventivo delle singole celle con il tester o con il lipo saver è d'obbligo.
Concordo anche con la procedura di collegare prima tutte le spine di potenza ed attendere un minuto prima di collegare le spine di bilanciamento.

Ritengo che la differenza massima di tensione tra celle non deve essere superiore a 0,1 V per cella (quindi 0,3 V per una 3S). Non ho dati sperimentali, ma non sarei tranquillo a mettere brutalmente in parallelo due pacchi con una differenza di tensione maggiore, specialmente se composti di molte celle (c'è maggior rischio che una delle celle sia parecchio sbilanciata) senza eseguire la misura delle singole celle.

Andrei cauto anche sulla possibilità di mettere in parallelo celle di capacità molto diversa. Se è vero che la teoria ben espressa da Marcodef ci dice che se tutto funziona come deve non ci sono problemi, io sarei preoccupato nel sapere che una cella da 5000 mAh potrebbe scaricarsi violentemente su una cella da soli 500 mAh difettosa, che quindi non rispetta necessariamente la regola che la Ri è inversamente proporzionale alla capacità e che quindi il sistema è autoregolante. Quindi, OK per celle diverse ma con moderazione.

Insomma, meglio essere più prudenti che rischiare di andare a fuoco.

Carlo
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Ultima modifica di CarloRoma63 : 21 febbraio 19 alle ore 16:22
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Vecchio 21 febbraio 19, 17:10   #13 (permalink)  Top
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io sarei preoccupato nel sapere che una cella da 5000 mAh potrebbe scaricarsi violentemente su una cella da soli 500 mAh difettosa, che quindi non rispetta necessariamente la regola che la Ri è inversamente proporzionale alla capacità e che quindi il sistema è autoregolante.

Concordo con tutto quello che dici ma non ho capito cosa intendi con questa frase... la Ri cosa c’entra col fatto che il sistema sia “autoregolante”?



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Vecchio 21 febbraio 19, 17:57   #14 (permalink)  Top
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Concordo con tutto quello che dici ma non ho capito cosa intendi con questa frase... la Ri cosa c’entra col fatto che il sistema sia “autoregolante”?



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Sappiamo che le Ri sono, in prima approssimazione, inversamente proporzionali alla capacità della cella e che esistono sia durante la scarica che durante la carica. Sono in parte dovute alla sezione dei conduttori e delle armature ed in parte allo stato dell'elettrolita.

Due celle in parallelo "autoregolano" la corrente assorbita proprio in virtù delle rispettive Ri, a cui si applica la differenza tra la tensione dell'alimentatore e quella della cella (misurata a vuoto). In un picco di corrente proveniente dall'esterno, che quindi avviene in un momento in cui le due celle sono allo stesso livello di carica e quindi alla stessa tensione di cella, la corrente di picco viene ripartita esclusivamente in proporzione inversa alle Ri (essendo la tensione ad esse applicate la stessa). Solo nel lungo termine invece l'autoregolazione avviene per aumento della tensione della cella, che determina una minor tensione ai capi della Ri e quindi una minore corrente assorbita.

Il mio "timore" è che se abbiamo una cella difettosa, e con questo termine non intendo solo una cella esaurita ma che potrebbe avere qualsiasi altro tipo di problema, la regola che vuole che una cella piccola abbia una Ri grande potrebbe non essere sempre vera e quindi svanisce l'effetto di "autolimitazione" a fronte di un picco di cui parlavo prima. E' vero che nulla vieta ad una cella grande di avere lo stesso problema, ma probabilmente quest'ultima sarà più resistente a sovraccariche, specialmente se di breve periodo, rispetto ad una piccola. Un picco di corrente si può avere nel momento in cui si collegano i pacchi in parallelo, se le tensioni delle celle non sono sufficientemente simili, oppure per il danneggiarsi o isolarsi di una delle celle durante la carica.

Anche in assenza di problemi è solo la Ri a ripartire il picco di corrente di inizio carica. Immagina di mettere in parallelo due celle: una da 5000 mAh vecchia e "stanca", quindi con una Ri relativamente alta rispetto al teorico, ed una cella da 500 mAh nuova e di ottima fattura, quindi con una Ri sostanzialmente più bassa rispetto al teorico.Per semplicità supponiamo le due celle allo stesso livello di carica.
Immagina di fornire corrente al parallelo. Nei primi secondi, la corrente viene ripartita solo in funzione della Ri (ricordiamo che la tensione ai capi della Ri è uguale, essendo uguali sia la tensione delle celle che quella dell'alimentatore) e questo potrebbe portare nella cella più piccola ad un picco, della durata di qualche secondo, molto superiore a quello per cui la cella è costruita e potrebbe, magari in modo impercettibile, anche danneggiarla.

Carlo
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Vecchio 21 febbraio 19, 18:47   #15 (permalink)  Top
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Sappiamo che le Ri sono, in prima approssimazione, inversamente proporzionali alla capacità della cella e che esistono sia durante la scarica che durante la carica. Sono in parte dovute alla sezione dei conduttori e delle armature ed in parte allo stato dell'elettrolita.



Due celle in parallelo "autoregolano" la corrente assorbita proprio in virtù delle rispettive Ri, a cui si applica la differenza tra la tensione dell'alimentatore e quella della cella (misurata a vuoto). In un picco di corrente proveniente dall'esterno, che quindi avviene in un momento in cui le due celle sono allo stesso livello di carica e quindi alla stessa tensione di cella, la corrente di picco viene ripartita esclusivamente in proporzione inversa alle Ri (essendo la tensione ad esse applicate la stessa). Solo nel lungo termine invece l'autoregolazione avviene per aumento della tensione della cella, che determina una minor tensione ai capi della Ri e quindi una minore corrente assorbita.



Il mio "timore" è che se abbiamo una cella difettosa, e con questo termine non intendo solo una cella esaurita ma che potrebbe avere qualsiasi altro tipo di problema, la regola che vuole che una cella piccola abbia una Ri grande potrebbe non essere sempre vera e quindi svanisce l'effetto di "autolimitazione" a fronte di un picco di cui parlavo prima. E' vero che nulla vieta ad una cella grande di avere lo stesso problema, ma probabilmente quest'ultima sarà più resistente a sovraccariche, specialmente se di breve periodo, rispetto ad una piccola. Un picco di corrente si può avere nel momento in cui si collegano i pacchi in parallelo, se le tensioni delle celle non sono sufficientemente simili, oppure per il danneggiarsi o isolarsi di una delle celle durante la carica.



Anche in assenza di problemi è solo la Ri a ripartire il picco di corrente di inizio carica. Immagina di mettere in parallelo due celle: una da 5000 mAh vecchia e "stanca", quindi con una Ri relativamente alta rispetto al teorico, ed una cella da 500 mAh nuova e di ottima fattura, quindi con una Ri sostanzialmente più bassa rispetto al teorico.Per semplicità supponiamo le due celle allo stesso livello di carica.

Immagina di fornire corrente al parallelo. Nei primi secondi, la corrente viene ripartita solo in funzione della Ri (ricordiamo che la tensione ai capi della Ri è uguale, essendo uguali sia la tensione delle celle che quella dell'alimentatore) e questo potrebbe portare nella cella più piccola ad un picco, della durata di qualche secondo, molto superiore a quello per cui la cella è costruita e potrebbe, magari in modo impercettibile, anche danneggiarla.



Carlo


Mah

Io rimango della mia idea, la Ri entra in gioco solo nel momento in cui colleghiamo i pacchi e le celle in parallelo e regola la corrente che circola nel transitorio fino a quando non raggiungano la stessa tensione.

Una volta che sono in parallelo, cioè alla stessa tensione, la resistenza interna non c’entra più nulla e le correnti si ripartiscono in funzione della loro capacità e basta.

Se la ripartizione delle correnti dipendesse dalla Ri allora i pacchi in parallelo non si potrebbero ricaricare.

Se una cella ha un guasto allora siamo nei guai... e questo è il rischio della ricarica in parallelo. Ora il 99% delle failure delle batterie corrispondono ad una perdita di capacità , il che ci salva perché se ho ragione io quella cella assorbirà meno corrente. Dal momento che tutti i trapani elettrici, le auto elettriche, i computer portatili etc... hanno celle in parallelo e non esplodono ogni giorno mi fa pensare che forse è possibile


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Basterebbe chiedersi perché le LiPO si possono ricaricare in parallelo e le NiMH e NiCd no.

Rispondere a questa domanda toglierebbe ogni dubbio sulle Ri


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Vecchio 21 febbraio 19, 21:01   #17 (permalink)  Top
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Mah

Io rimango della mia idea, la Ri entra in gioco solo nel momento in cui colleghiamo i pacchi e le celle in parallelo e regola la corrente che circola nel transitorio fino a quando non raggiungano la stessa tensione.

Una volta che sono in parallelo, cioè alla stessa tensione, la resistenza interna non c’entra più nulla e le correnti si ripartiscono in funzione della loro capacità e basta.

Se la ripartizione delle correnti dipendesse dalla Ri allora i pacchi in parallelo non si potrebbero ricaricare.

Se una cella ha un guasto allora siamo nei guai... e questo è il rischio della ricarica in parallelo. Ora il 99% delle failure delle batterie corrispondono ad una perdita di capacità , il che ci salva perché se ho ragione io quella cella assorbirà meno corrente. Dal momento che tutti i trapani elettrici, le auto elettriche, i computer portatili etc... hanno celle in parallelo e non esplodono ogni giorno mi fa pensare che forse è possibile


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questi paralleli nascono e muoiono dalla loro costruzione,e sono sempre in parallelo,non e la stessa cosa mettere due pacchi che hanno cicli di vita diversi.
non so se mi sono spiegato bene.
e aggiungo alla esaustiva spiegazione di carloroma che la Ri cambia molto anche in base ai C delle batterie.piu C Ri piu bassa.
quindi il parallelo se proprio lo volete fare,fatelo con pacchi lipo uguali e con stessa vita utile,se diversamente a vostro rischio e pericolo.
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Vecchio 21 febbraio 19, 21:05   #18 (permalink)  Top
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Basterebbe chiedersi perché le LiPO si possono ricaricare in parallelo e le NiMH e NiCd no.

Rispondere a questa domanda toglierebbe ogni dubbio sulle Ri


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questa mai saputa,e quindi la prendo con le pinze.
anche se non ne ho mai avuta la neccessita',mai provato.
tu lo hai mai provato?
pensandoci un attimo forse il problema e che sfalsa la ricarica e il carica batterie non riesce a gestirle.
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Vecchio 21 febbraio 19, 21:37   #19 (permalink)  Top
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questi paralleli nascono e muoiono dalla loro costruzione,e sono sempre in parallelo,non e la stessa cosa mettere due pacchi che hanno cicli di vita diversi.
non so se mi sono spiegato bene.
e aggiungo alla esaustiva spiegazione di carloroma che la Ri cambia molto anche in base ai C delle batterie.piu C Ri piu bassa.
quindi il parallelo se proprio lo volete fare,fatelo con pacchi lipo uguali e con stessa vita utile,se diversamente a vostro rischio e pericolo.
Non e' quello il discorso, il senso e' che se esistono milioni di pacchi in circolazione con celle in parallelo qualche volta una cella fallira'? e perche' non esplode tutto?
il mio discorso e' che non esplode perche', prima di tutto, la resistenza interna non c'entra nulla con le ripartizione di corrente in un parallelo di batterie (o di condensatori se fosse piu' facile immaginarselo), quindi se una cella si deteriora essa perdera' capacita' ergo assorbira' meno corrente e meno carica.

poi quei pacchi hanno anche delle protezioni ma il sistema e' intrinsecamente stabile, la ripartizione delle correnti non dipende dalla resistenza interna, in linea teorica mai, in pratica molto poco.

Sul fatto che bisogna portare molta attenzione sono d'accordo, molto, ma i disastri avvengono quando si collegano le celle tra loro, durante la ricarica e' molto piu' sicuro perche' il sistema fisico e' stabile e bilanciato... poi secondo il mio modesto parere (e questo e' un parere, quello che ho detto prima no :-) sono fatti):e' piu' sicuro caricare qualche pacco in parallelo essendo sempre presenti, che caricarne uno alla volta ma abbandonare il tutto per andare a mangiare la pasta..
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Vecchio 21 febbraio 19, 21:37   #20 (permalink)  Top
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questa mai saputa,e quindi la prendo con le pinze.
anche se non ne ho mai avuta la neccessita',mai provato.
tu lo hai mai provato?
pensandoci un attimo forse il problema e che sfalsa la ricarica e il carica batterie non riesce a gestirle.
se ci pensi il motivo e' davvero ovvio...
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