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Vecchio 05 febbraio 19, 19:53   #104 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Secondo me il problema più grosso di noi aeromodellisti (e con questo termine intendo chi fa aerei ed elicotteri), mi dispiace dirlo senza nessuna vena polemica, è che dovrebbero essere proprio i "dronisti" a difenderci per primi e spiegare alle autorità che gli aeromodelli non sono sostanzialmente droni e che non debbano centrare proprio nulla con il regolamento a questi ultimi riservato.

Ora, io capisco benissimo che sia già difficile difendere i propri diritti e interessi particolari, figuriamoci prendersi carico anche quelli degli altri ma finchè i "dronisti" non vorranno risolvere questa "ambiguità" (se mai lo faranno e da un lato lo capirei anche, perchè "dovrebbero" farlo?) noi modellisti saremmo sempre sotto il tiro incrociato di autorità da una parte e "interessi" dei "dronisti" dall'altra.

E per "drone", dai diciamocelo, lo sappiamo tutti che stiamo parlando di multicotteri che sostanzialmente hanno a bordo sistemi di ripresa e sfruttano altri sistemi di stabilizzazione e autopilotaggio che su un aeromodello a stento si vedranno mai.

In altre parole un drone, per sua costituzione intrinseca e meccanica del volo sfruttata, si presterà sempre a "volare" in zone e con versatilità che lo porrà più a rischio di un aeromodello (alias potrà avere sempre la possibilità di volare molto più a ridosso e vicino a cose e persone di qualsiasi aeromodello).

Per non parlare del fatto che, droni da velocità e gara a parte, quanto tempo ci metto ad imparare a "pilotare" un "drone" (potenzialmente zero secondi se vado a settare propriamente tutti i sistemi fin dall'inizio) e impartirgli comandi?
Quanto tempo invece di metto ad imparare a pilotare un aeromodello? (Che da un lato potrebbe voler dire che un aeromodello è più pericoloso ma da un altro vuole anche dire che se non sono così pirla me ne vado ben lontano da cose e persone a farlo volare e mi astengo anche da avvicinarmi ad aeroporti o aerovie di transito).

Ripeto, non me vogliano ma la contraddizione primaria sull'applicabilità del regolamento con tutte le esclusioni che ne derivano dovrebbero prima venire da chi opera "seriamente" mezzi a pilotaggio remoto piuttosto che dagli aeromodellisti che loro malgrado devono ogni giorni di più difendere con unghie e denti le ormai "teoriche e residue" (di fatto per fortuna non sono così teoriche e residue) possibilità di far volare i propri modelli in santa pace.
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