Discussione: Semovente M40 Tamiya
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 12 giugno 17, 15:36   #7 (permalink)  Top
Mariodoxe
UserPlus
 
L'avatar di Mariodoxe
 
Data registr.: 07-10-2007
Residenza: VENEZIA
Messaggi: 2.354
Mi son dimenticato di inserire una breve descrizione del mezzo. Eccola
Il semovente da 75/18 fu un semovente d'artiglieria corazzato progettato dalla Fiat-Ansaldo a partire dal 1938 come dotazione per le unità corazzate del Regio Esercito, nel quadro del programma di potenziamento deciso dallo Stato maggiore dell'Esercito italiano proprio in quell'anno. In base alle esperienze maturate nella guerra di Spagna, si registrò un iniziale interesse per lo studio e la sperimentazione di unità d'artiglieria meccanizzata, dato che i carri armati italiani tipo L3 fino ad allora disponibili erano insufficienti ai bisogni della guerra moderna, e il cannone controcarro da 47 mm era scarsamente mobile.

Tali considerazioni indussero a sperimentare un primo esemplare di cannone semovente calibro 47 mm, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale e le successive campagne di Polonia e Francia, fecero mobilitare l'esercito verso un più massiccio utilizzo di tale arma, cercando allo stesso tempo di colmare rapidamente il divario con gli altri eserciti. Si passò così alla realizzazione di un semovente equipaggiato con un più potente pezzo da 75 mm, utilizzando gli scafi dei carri M (prima M13/40 poi M14/41) allora in piena produzione. Questi cannoni d'assalto furono inizialmente concepiti come unità di accompagnamento alla fanteria e di appoggio ai carri armati nel contesto delle grandi unità corazzate ma, essendosi rivelati formidabili unità caccia carri, divennero indispensabili per controbattere l'azione dei corazzati nemici e soprattutto dei sempre più potenti carri di costruzione statunitense, che per primi utilizzarono cannoni da 75 mm.

Nonostante ciò le prime ordinazioni furono esigue, e solo i risultati favorevoli ottenuti in Libia nella primavera del 1942, condussero ad una evoluzione della dottrina in seno all'esercito, che fino ad allora considerava l'artiglieria corazzata solo come un miglioramento dell'artiglieria da campagna. Ma questo cambiamento non riuscì a portare ad un'immediata riconversione delle linee di montaggio, e la graduale trasformazione degli scafi dei carri in scafi per i semoventi poté avviarsi solo nel 1943, quando ormai le sorti del conflitto erano decise.
Ecco come appariva all'epoca in Africa. Nello sfondo Rommel



lo spioncino del conducente è occupato da ricambi dei pattini.

diversamente qui in Albania lo spioncino è aperto



Intanto ho terminato la parte traente





Ora debbo dipingere i cingoli. Devo riscontrare che il loro montaggio è molto ben spiegato nelle istruzioni




Per quanto riguarda lo spioncino o il periscopio vedrò cosa fare al momento.
Ciao
Mariodoxe
Mariodoxe non è collegato   Rispondi citando