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La categoria F3a e' passata dalla padella nella brace. La precedente gestione Fiam l'aveva ridotta a " Categoria per gestione fini politici " con conseguenti ripercussioni generali. Il periodo di passaggio all'AEcI ha visto " galleggiare ", come liquame organico, personaggi che, legati a doppio filo con la precedente gestione, erano stati capaci di rifarsi una " verginita' " e, nel nome dell'interesse di categoria, della competenza e della disponibilita', uniti al rinnegare come nemici acerrimi coloro con i quali avevano intrallazzato fino a pochi mesi prima, riuscirono a diventare i " Fiorillo " ( anche di stazza e di accento dialettale) della F3a.
E' semplicemente ignobile cio' che avviene nella categoria, gestita ormai solo a fini personali. L'ultimo comunicato del caposquadra, scritto tra l'altro con un italiano a dir poco umiliante, riporta solo una decisione che danneggia un competitor di sicuro valore, avvantaggiando un altro di valore certamente inferiore. Nessun argomento tecnico, se mai chi ha redatto il certificato fosse stato in grado di analizzare, e' stato portato a sostegno di tale decisione.
E' sicuramente umiliante anche il silenzio dei piloti, raggruppati come pecore a partecipare, facendo solo numero, a gare che servono alla " facciata ", sapendo in partenza che tale concorrente arrivera' prima dell'altro, almeno in campo italiano...all'estero, poi, e' altra cosa.
Alla fine molti si chiedono: ma i " Fiorillo " della F3a come credono di essere considerati nell'ambiente, sui campi e al di fuori? Delle persone rispettabili?
Che senso ha costruirsi un campionato ed una convocazione in Nazionale senza meriti, sapendo che ci sono piloti certamente piu' meritevoli?
Ma queste domande rimarranno senza risposta, solo persone che hanno " DIGNITA' " potrebbero rispondere...I " Fiorillo " della situazione la loro " dignita' " non l'hanno mai ne' posseduta ne' conosciuta.
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