Citazione:
Originalmente inviato da pikemax  L'anima deve vedere come asset marchio e posizionamento, il marchio e' notissimo e storico, il posizionamento molto forte in Europa, nel resto del mondo non saprei e chi la compra deve avere una nuova e propria strategia, del catalogo attuale non so cosa e quanto sia redditizio mentenere in futuro.
Il valore aggounto del marchio lo valuterei cosi.....stesso articolo da Hobbyking o marchiato Graupner lo posso vendere a prezzo piu alto in cambio del servizio e garanzia che da il marchio? Se si di quanto? Ora come ora direi di poco, 15/20% al massimo.
Non so se basta a pagare ammortamento del marchio e spese per mantenere qui il minimo di personale per il servizio.
Ormai ci siamo abituati a Hobbyking e non so come finisce.. |
Sai cos'è la "hubris", Massimo?
LA SINDROME HUBRIS, PARTICOLARE DISTURBO DELLA PERSONALIT Psicologia in pi decine di articoli sull'argomento
Le tragedie greche ruotano spesso intorno a personaggi accecati dalla hubris e questa è la malattia che si è portata via Graupner. A ciò aggiungi una struttura più simile ad un ente inutile italiano che ad un'azienda moderna, piena di parassiti equamente distribuiti dal vertice alla base. Lo sapevo da anni che sarebbe finita così perché quando uno si convince di essere "über alles" è matematico che prima o poi finisca "unter alles". Credo che vi siano diverse aziende interessate al marchio, ma nessuna così stupida da volerselo prendere con tutto il carico di zavorra, soprattutto umana. Immagino che il processo di liquidazione dell'azienda ora vada avanti e quando sarà il momento, chi vorrà e potrà agirà sicuramente.
Francamente, dal punto di vista umano mi dispiace per quelle persone (e ce n'erano) che in quell'azienda lavoravano seriamente e mi dispiace per Mauro Cecchin, che poco più di un anno fa con grande entusiasmo si era candidato a loro Agente per l'Italia, ma al di là di questo, purtroppo, era un destino segnato.
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