Discussione: Motore JC EVO 60cc
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Vecchio 09 novembre 12, 01:05   #6 (permalink)  Top
il_biplano
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Alla fine la curiosità di toccare con mano ha prevalso; acquistato in un negozio online di Qingdao in RPC da dove è partito il giorno 2 ed è arrivato in mano mia il giorno 5 .
Lo avrei acquistato volentieri anche in Italia, se solo qualcuno lo avesse avuto; ma purtroppo come già detto, viene commercializzato in Spagna, Francia, UK e Germania, oppure in USA e paesi del sud America…quindi tanto valeva acquistarlo nel paese d’origine




Apriamo la scatola…


La scatola si presenta molto curata sia esternamente che nella scelta dell’imballaggio; spugne sagomate ospitano il motore ed i suoi accessori.
Una volta in mano il motore sfodera sicuramente uno dei look più aggressivi che abbia visto su di un made in Cina; non arriviamo sicuramente ai livelli dei nostrani Mintor, ma siamo due spanne sopra qualunque DL, DLE e derivati.



La dotazione di serie non è male: un bel barilotto lucidato anziché sabbiato, ma assolutamente analogo a quello dei DLE; una candela finalmente marchiata, sebbene sempre cinese, dell’azienda che fornisce l’accensione elettronica: la RCEXL ! Completano il quadro il solito “mounting template”, ovvero la dima per i fori di ancoraggio ed il libretto (libretto e non foglio) istruzioni in sola lingua inglese; due blocca spinette, un paio di adesivi RCEXL.
Quanto al fissaggio, precisiamo subito che non è compatibile con DLE55: gli interassi sono 86x60 contro gli 80x67 del DLE.




Apriamo il gruppo termico…


Internamente troviamo un pistone monofascia, molto sfiancato diametro 45, come quello del DLE55. La biella marchiata JC lo unisce all’albero di corsa 38mm; le stesse misure dello ZDZ60 . Un abbondante velo di olio chiaro, protegge tutte le parti interne, molto pulite senza residui di lavorazione.



Lascia un po’ di perplessità il cilindro: da un motore così, mi sarei aspettato un po’ di appoggio in più per il pistone, ed invece i travasi occupano circa il 75% della circonferenza; ad impressionare sono quelli principali che hanno un volume davvero enorme. Due “unghiate” al lato opposto della luce di scarico, molto strette, quasi messe li tanto per fare scena, tolgono quel briciolo di contatto che invece poteva garantire maggiore durata al pistone…mah! Solo le ore di funzionamento potranno dare una risposta a questo presuntuoso giudizio….
Le superfici dei travasi e della camera di scoppio sono ben levigate; il riporto superficiale del cilindro e la sagoma delle luci che vi si affacciano invece, non si discosta molto da quanto già visto nei DL 50: ci sono, ma è meglio non guardarle !
Anche la finitura del raccordo dei travasi nei carter è un po' grossolana.
L’ammissione adotta lo stesso gruppo lamellare dei DLE55 anche se il carburatore Walbro, non è lo stesso: se dovesse darmi noie, lo rimpiazzerei con quello del DLE. Purtroppo non è inclusa la squadretta in vetronite di prolunga per il comando del gas; bisogna realizzarla in proprio.



La viti a corredo, sebbene ottimamente realizzate con i filetti rullati in modo impeccabile, riportano le stampigliature in testa indecifrabili anche sotto la lente; nel dubbio, quelle di ritegno dell’elica saranno rimpiazzate da viteria nostrana 8.8.
A questo punto non mi resta che trovare il tempo di piazzarlo al banco e sentire intanto come gira !


Alla prossima.

Il_biplano
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