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Vecchio 21 maggio 12, 17:45   #16 (permalink)  Top
manuelmodelli
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Francamente non credo sia proprio così... o perlomeno ci sono alcuni effetti collaterali della massa ridotta di cui tenere conto.

Una barchetta che pesi 180 grammi ha una inerzia bassissima e questo rende sia la scuffia "fulminea" sia difficoltosa la virata: una footy di 400 grammi che vira controvento, a causa della bassa velocità iniziale, deve essere veloce a passare sul bordo successivo per non piantarsi controvento e rimanerci, specie se c'è un po' d'onda.
Se pensiamo che un pluriscafo a causa del coefficiente prismatico elevato e della forma dei 2 scafi è molto più lento in virata e poi gli dimezziamo il peso e quindi l'inerzia rispetto alla footy di 400 grammi... temo che le conseguenze siano presumibili

Poi bisognerebbe tenere conto del momento raddrizzante ridotto disponibile con soli 180 grammi di multiscafo largo 30 cm.
Supponendo di fare un cat, nel momento in cui uno scafo sia completamente sollevato non arriveremmo a 90 grammi (il rig, sbandando, si porta un po' sottovento e quindi il suo peso andrebbe non conteggiato interamente).

Possiamo pensare che, se è largo 30 cm e lo scafo sopravento completo di tutto pesa 70 grammi, avremo nella situazione più favorevole 70 grammi x 25 cm.
Il momento raddrizzante max disponibile sarà 1750 grammi*cm.
Facendo il parallelo con una footy convenzionale che peschi 22 cm con 250 grammi di bulbo vediamo quanto momento raddrizzante avremmo con la barca sbandata 45 gradi.

peso bulbo equiv * braccio raddrizzate * cos45° = 225 * 22 cos 45° = 3500 grammi*cm

Quindi la nostra convenzionale footy sbandata a 45 gradi ha il doppio del momento raddrizzante del cat di 180 grammi, il che significa che il nostro cat potrà avere poco più della metà della superficie velica della footy convenzionale da 400 grammi.

Di conseguenza il rapporto peso-potenza è circa uguale, e, se tutto va bene, forse va uguale al monoscafo, ma con tutti i problemi di un multiscafo.

In più, dato che l'effetto scala funziona sempre e peggiora sempre al diminuire di pesi e dimensioni, si può prevedere matematicamente che il multi footy da 180 grammi andrà quasi di sicuro peggio della barchetta convenzionale nella più rosea e improbabile delle situazioni in cui riesca a navigare stabilmente su uno scafo.

Se invece si facesse un footy multiscafo da 4-500 grammi forse le cose andrebbero un po' meglio: fatto con sezioni che non ricordano in nulla un AC45 (quadre) ma a V molto stretta si potrebbe rendere progressiva sia la riduzione della sezione bagnata sia l'uscita dello scafo sopravento (quindi la variazione del momento raddrizzante) e avere forse una controllabilità decente della scuffia in laterale.

Però, queste sono appunto... ipotesi perchè la controllabilità dello sbandamento di un oggetto così piccolo e leggero è sicuramente precaria.

Chiaramente aumentando le dimensioni e i pesi tutto migliora e in effetti dai video dei cat da 65 cm si vede che perlomeno funzionano, quindi se proprio si vuole fare piccolo, credo che quello da 65 cm sia un buon compromesso per avere poco ingombro, spesa ragionevole e possibilità di riuscita.
Non ultimo esiste già una classe fatta così per cui ci sono termini di paragone con cui confrontarsi e disegni esistenti in rete.
Ciao
Ciao Claudio,

tutte considerazioni interessanti, le terrò in evidenza prima di mettere mano alla nuova costruzione.

La scelta per gli scafi da 65 cm sarebbe certamente la più intelligente per diversi motivi, primo esiste già una classe di multi da 65 cm, perciò sono disponibili misure certe dalle quali partire per avere una barca con un buon centraggio in pertenza, secondo questa misura risulta la più adatta per una barca performante rispetto a quelle più piccole.

Comunque dal momento che ho già fatto due scafetti e che sono già impermeabilizzati per il momento andrò avanti con questi, serviranno a fare un confronto sul campo con il futuro da 65 cm.
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