anche io usavo la pasta saldante ma poi un tecnico mi disse che non serve perchè il flussante è contenuto nello stagno stesso e che a lungo andare la saldatura con la pasta poteva portare cosneguenze non buone sulla saldatura stessa e da allora non l'ho usata più

Citazione:
Originalmente inviato da Blekmacigno Per le saldature dei fili vi consiglio di:
controllare che i fili non abbiano una patina (anche leggera) di ossido... nel caso pulirli con un pò di carta abrasiva fine.
Poi spellare la guaina di poco, meno di quanto si prevede ne serva (il calore tende a scoprire il filo), attorcigliare i microfili con le dita in modo da rendere il tutto più rigido e compatto, poi immergere la punta del filo in pasta disossidante... ne basta pochissimo.
Fatto ciò bisogna poggiare la punta del saldatore (pulita, basta usare uno straccetto umido) sia sul filo che sullo stagno contemporaneamente in modo da scaldare filo e stagno e attendere un attimo che lo stagno fuso si infiltri tra i microfili del nostro cavetto..lo farà grazie alla pasta disossidante che abbiamo aggiunto...
Dopo di che la saldatura, sia sulle basette dei circuiti stampati, sia tra filo e filo o connettori vari, sarà molto pià semplice e soprattutto duratura.
Sui terminali dei connettori vale la stessa procedura, poi basterà saldare aggiungendo poco (o nulla) stagno.
Piu difficile a dirsi che a farsi... almeno dopo un minimo di prove... |