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Vecchio 01 luglio 11, 15:24   #20 (permalink)  Top
claudio v
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Ciao Renato,
ho guardato il tuo sito e in particolare il Moro e faccio riferimento a quanto scrivi qui
ITA-25 Moro Di Venezia (di Renato Chiesa)

in particolare :

Citazione:
Sarei tanto tentato di realizzare questo modello perchè le sue prestazioni in acqua potrebbero essere molto interessanti: lunghezza al galleggiamento di 980mm, baglio al galleggiamento di 198mm e pescaggio di 49mm. Ma la grande differenza rispetto alle moderne ACC è un'invidiabile stabilità di forma!!! Su questo modello sarebbe l'ideale progettare una deriva retrattile di 50mm e testare in acqua le differenze.
Vorrei farti alcune domande, ma prima anticipo qualche considerazione.
In passato, dato che non uso programmi dedicati alle barche per disegnare gli scafi, avevo fatto delle stime qualitative della stabilita` di forma e del calcolo dell’altezza metacentrica media sul volume dello scafo, ma non molto approfonditi perche` il calcolo e` un po’ macchinoso e non avevo trovato particolari semplificazioni per fare esami approfonditi in breve tempo.

Quindi, limitando lo studio ai fattori qualitativi, mi era parso che la stabilita` di forma sui modelli, sia “poco influente” per almeno 2 motivi macroscopici.
1) Sui nostri modelli e` montata (in proporzione) un deriva molto piu` lunga delle vere imbarcazioni e quindi l’aumento in % de braccio di leva del momento raddrizzante con lo spostamento del laterale del baricentro del volume immerso e` “ piccolo” anche aumentando abbastanza il baglio.

2) L’influenza della stabilita` di forma e` data dal rapporto tra la superficie velica e il volume immerso e, sulle barche “vere” monoscafo funziona molto bene su dislocamenti pesanti (cioe` poche vele e molto peso) e molto male su dislocamenti leggeri, cioe` molte vele e poco peso.

Inoltre la stabilita` di forma aumenta fino ad un certo angolo sbandamento laterale per poi diminuire, rendendo “instabile“ la barca oltre un certo angolo: infatti anche alcune barche “vere “ classe IOR avevano avuto problemi di stabilita` e un comportamento “marino” pericoloso perche`, andando ad esplorare i limiti della stazza per ottimizzare le prestazioni, avevano prevalentemente stabilita` di forma con dislocamenti relativamente leggeri e “molte vele”.

Dato che i nostri modelli sono sempre e comunque nella categoria “molte vele-poco peso” e non abbiamo affatto un gran controllo sull’angolo di sbandamento laterale, non avevo approfondito piu` di tanto la cosa con calcoli vari limitandomi a esami qualitativi non molto approfonditi in quanto non la ritenevo cosi` interessante per gli scopi del progetto Urca for Record.

Poi ho avuto una TS2, una delle IOM piu` larghe e l’ho utilizzata per una paio di anni per capire un po’ come funzionavano le IOM.
La considerazione finale confermava piu` o meno gli esami qualitativi fatti anni prima: nonostante la larghezza, non era affatto piu` “stabile” di bolina ne` teneva piu` vento con il medesimo armo delle altre: semplicemente, fino ad un certo punto inclinava di meno e, superato quel punto e messo lo spigolo scafo-coperta in acqua diventava instabile e conveniva ridurre le vele, prima ancora che con barche piu` strette.
Di poppa non sembrava avere particolari vantaggi e, invece, di lasco, pareva avere qualcosa in piu` della media.

In effetti il tuo Moro con i suoi 29 cm di baglio max e` molto largo e l’altezza metacentrica corrispondente elevata e forse, giocando sulle ottimizzazioni, si puo` trovare qualceh miglioramento tangibile... E qui vengo al dunque delle domande.

Tu proponi di poter accorciare al deriva di 50 mm e averne forse qualche vantaggio da testare: ne deduco che hai fatto dei calcoli o hai provato con qualche programma piu` “navale” dei miei la variazione della posizione del volume a barca sbandata legato all’altezza metacentrica e il corrispondente guadagno di momento raddrizzante/braccio di leva tra centro volume immerso scafo e centro bulbo.
Che programma hai usato?
Hai trovato qualche formula semplificata attendibile che risolva in maniera rapida e con una precisione decente il problema?
Quanto momento raddrizzante si guadagna con quella forma e quel dislocamento in base ai tuoi calcoli?

Ti ringrazio anticipatamente dei chiarimenti che mi vorrai dare.
Saluti.
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